Nessuno ne parla, ma qui siamo nei casini

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killeradicator
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Re: Nessuno ne parla, ma qui siamo nei casini

Messaggio da killeradicator » mar gen 24, 2012 12:09 pm

mah, a me interessano le PROPOSTE non le proteste.

sono d'accordissimo sul fatto che in Italia ci sia MOLTO lavoro da fare, ma non è prendendosela con QUESTO governo (non credo che le riforme siano una sorpresa per nessuno, sono 15 anni che andiamo verso questa destinazione) a priori che si risolve il problema.
O perlomeno, sarebbe interessante sentire le proposte e le alternative che mettono sul tavolo.

sono invece d'accordo sul fatto che le voci di tutti andrebbero ascoltate, anche dai media, e che non è possibile dover bloccare delle autostrade per finire sui giornali.

L'idea di bloccare il parlamento invece è molto più valida che non bloccare le strade.... rompere le palle a chi non può rispondere è facile, mettersi in gioco per ciò in cui si crede davanti all'autorità è molto più difficile (come minimo bisogna contravvenire a una dozzina di leggi per parcheggiare un TIR davanti al parlamento e andarsene) ma è la cosa giusta da fare se si vuole essere presi sul serio.

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Re: Nessuno ne parla, ma qui siamo nei casini

Messaggio da killeradicator » mar gen 24, 2012 12:43 pm

toh, un articolo interessante che condivido in pieno:
http://www.repubblica.it/motori/attuali ... -28662455/" onclick="window.open(this.href);return false;

cito due frasi:
La federazione che riunisce oltre il 90% delle associazioni dei camionisti è contraria alla serrata dopo la trattativa condotta con il governo. Ma nel nostro Paese ci sono sette punti nevralgici che si possono bloccare con pochissimi Tir.
Secondo l'Unatras i camionisti hanno già ottenuto tutto quello che potevano, ossia nello specifico il governo ha riconosciuto la necessità di mantenere i fondi per l'autotrasporto, i costi della sicurezza, la trimestralizzazione sulle accise dei carburanti, hanno accettato poi di rivedere profondamente la normativa sui divieti di circolazione che potrebbero addirittura diminuire di 30 giorni

beh.... STICAXXI!!

in pratica siamo ostaggio di poche decine di persone.
ps: welles io sto parlando della protesta dei TIR, non di tutto quello che sta accadendo in Italia.

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Re: Nessuno ne parla, ma qui siamo nei casini

Messaggio da TkMatt » mar gen 24, 2012 1:02 pm

welles83 ha scritto:Sentite la storia ce l'ho insegna, tutte le rivoluzioni sono violente, solo cosi le cose potrebbero cambiare. Basta fare sacrifici e vedere politici e gente ricca crogiolarsi nel loro benessere. IO MI SONO ROTTO I scroti.

hai ragione ma un tentativo serio bisognerebbe farlo.

5-10 milioni di persone a roma, pacificamente, attorno al parlamento. Si chiacchiera, si parla, si discute e si blocca la città, auto blu e politici compresi. Questa gente deve capire che è la nazione italia a voler cambiare. Solo allora faranno qualcosa

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Re: Nessuno ne parla, ma qui siamo nei casini

Messaggio da Maurizio » mar gen 24, 2012 4:09 pm

TkMatt ha scritto:

5-10 milioni di persone a roma, pacificamente, attorno al parlamento. Si chiacchiera, si parla, si discute e si blocca la città, auto blu e politici compresi. Questa gente deve capire che è la nazione italia a voler cambiare. Solo allora faranno qualcosa
Io credo, invece, che QUELLI capiscono meglio, se invece di milioni di pacifisti gli si presenta sotto casa uno che non ha più nulla da perdere con un'arma in mano. :testacalda:

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R: Nessuno ne parla, ma qui siamo nei casini

Messaggio da welles83 » mar gen 24, 2012 4:20 pm

Domani a Palermo ci sarà una manifestazione alla regione secondo mio papà ci saranno parecchi casini, vorrebbero assaltare la regione. Cmq qui in Sicilia non è un malcontento solo degli autotrasportatori, stanno scendendo nelle piazze un po tutti

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Re: Nessuno ne parla, ma qui siamo nei casini

Messaggio da Tequi » mar gen 24, 2012 4:33 pm

TgCOM ha scritto: Protesta Tir, manifestante uccisoConfcommercio: "Presto spesa a rischio"
12:45 - “Il sospetto che ci sia qualcosa d’altro oltre alla semplice protesta del trasporto è molto elevato perché non si spiegherebbe altrimenti questa situazione esasperata”. Doriano Bendotti della Fai (Federazione autotrasporti italiani, che non aderisce alla protesta) è in costante contatto con imprenditori e autotrasportatori lungo l’Italia e sta così monitorando la situazione. A lui e a diversi colleghi c'è qualcosa che non quadra.
C’è qualcosa che non torna in questa protesta?

“Mi sono arrivate delle telefonate dalla zona del Piemonte. A Castelnuovo Scrivia per esempio gli autisti mi hanno detto: 'Ci hanno fermato ai posti di blocco e c’erano gruppi che non erano del Nord'. A questi ovviamente non è stata chiesta la carta d’identità ma pare fossero siciliani”.

Strano, vero?

“Sì, sono segnalazioni di comportamenti strani, non in linea con un atteggiamento di rispetto per tutti che c’è sempre stato. Perché di fermi nella storia dell’autotrasporto ce ne sono sempre stati ma atteggiamenti esasperati e di questa natura non si erano mai visti. E il vero dramma è che stiamo discutendo tra colleghi".

Come mai molte associazioni non aderiscono alla protesta?

“Le maggiori associazioni non aderiscono a questo sciopero non perché insensibili ai problemi del trasporto ma perché le richieste fatte al governo stanno piano piano per essere attuate, con interventi concreti”.

Perché allora la protesta continua?

“Infatti la cosa è assurda, forse c’è una volontà assoluta di protagonismo da parte di un’associazione minoritaria".

Basta questo a spiegare tutti i disagi?

"Un effetto a valanga come quello che sta succedendo per un’associazione appunto minoritaria non sarebbe stato possibile se non ci fosse qualcosa d’altro sotto... Ecco perché vengono sospetti quando i colleghi mi telefonano e mi dicono: “Qui ci sono i turchi che mi fermano per strada, qui i siciliani a Castelnuovo Scrivia, insomma c’è qualcosa che non torna”.

E’ vero che alcuni autotrasportatori sono stati minacciati?

“Sì, le aziende che non hanno aderito allo sciopero ci segnalano delle situazioni che riguardano i loro autisti: per esempio una mi ha appena chiamato dicendo di avere un autista bloccato a Napoli, gli hanno tagliato le gomme per non farlo transitare”.
Se le cose stanno veramente in questi termini i signori autotrasportatori che stanno scioperando andrebbero rimossi con la forza.
"Ottenere cento vittorie su cento battaglie non è il massimo dell’abilità: vincere il nemico senza bisogno di combattere, quello è il trionfo massimo."

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