Elfo_SV ha scritto:I pannelli, se di ottima fattura, mediamente durano 10-15 anni, nel 2025 come lo smaltiamo tutto il silicio esausto che c'è dentro?
Non che io sia contro l'energia solare però non credo sia la soluzione definitiva
No, come già detto da qualcuno durano ben più del conto energia stesso.
Possono durare tranquillamente anche 30 anni, con una leggere inflessione di efficienza di conversione.
Il silicio "esausto" si smaltisce come tanti altri materiali che smaltiamo tutti i giorni, a meno che non si tratti di pannelli con celle a multigiunzione di un particolare tipo che possono inquinare, ma si sta già seguendo un'altra strada.
Il resto sono telai di metallo, cavi, cassette di giunzione e materiale elettrico già comunque presente in quantità enorme in qualunque impienato elettrico attuale.
E' pacifico che non è la soluzione, ma è parte di essa, credo se ne sia parlato fino alla noia.
Le tecnologie di conversione vanno utilizzate in modo complementare l'una con l'altra finchè non si potrà utilizzarne una (o anche più) che garantisca comunque la soluzione del problema.
Vinz ha scritto:Io sto insistendo un po' con i miei che hanno un bellissimo tetto invisibile (nel senso che e' basso e c'e' un muretto attorno che lo sovrasta) sopra casa, ben esposto al sole, e soprattutto in Calabria, dove il sole non manca. Hanno le orecchie dure e vedono le nuove tecnologie come aliene, in pratica fin quando non li installera' il 99,9% delle persone che conoscono, saranno scettici.
Io ho un dubbio pero', avranno bisogno di manutenzione?
Personalmente abitando in condominio non posso farci nulla, ma nel mio piccolo qualche pannellino in giardino l'ho installato, che mi tiene alimentata una videocamerina esterna, giusto ieri pero' mi si e' fritta la batteria nonostante il circuito dovrebbe salvaguardarle. Gia' il sostituire la batteria ha un costo che probabilmente non ammortizzerei in un anno di consumo con la telecamerina in questione collegata direttamente alla rete elettrica.
Resto quindi un po' dubbioso sui costi reali e totali di gestione.
Manutenzione? praticamente nulla. Si puliscono da soli quando piove (si suppone che siano stati installati con un'inclinazione minima) e comunque sono sufficienti acqua e detergente (si pure quelli ad alta biodegradabilità

)
L'impianto elettrico è come ogni altro impianto elettrico. Se qualcosa si danneggia, si sostituisce, altrimenti va sereno per tanti anni senza problemi.
Su altri problemi sollevati in merito alla produzione dei pannelli, un errore comune è quello di fare semplici stime economiche della sola filiera o anche della fase finale, di smaltimento, escludendo tutto ciò che deriva da quei costi che non vengono internalizzati e che sistematicamente sembra che non passino sul mercato.
Ovvio che la produzione inquina, ma il solo fatto di non produrre rifiuti durante l'utilizzo elimina una voce di costo.
In merito al nucleare, credo ormai siano stati spiegati fino allo sfinimento i problemi derivanti dalla gestione delle scorie.
Quindi nei costi e nelle voci di inquinamento mettiamoci pure quelli dovuti alla produzione. Sommati a quelli "invisibili" (le esternalità), credo che il fotovoltaico possa uscirne vincente, soprattutto perchè soluzione pratica e immediata.
Nel caso del nucleare stanno ancora a pettinare le bambole, fermo restando quanto tempo ci voglia per renderne operativa anche una sola. In quell'arco di tempo, bè ecco avete il risultato citato in questo articolo, che di parte o no, riporta un dato concreto riguardo la potenza installata complessiva. Tutto questo mentre di una centrale nucleare non è stato messo giù nemmeno un cavo e forse nemmeno una planimetria o, prima ancora, una valutazione di impatto ambientale. Bye bye
