oggi la dedico a me....

[GerardoC]

Mi dispiace tantissimo.

Un abbraccio

Gerardo

[phoenix]

Phoenix dolce prepuzio umano sto cenando...non posso piangere come un bambino di 6 anni a tavola...

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scusa..... cmq non è che uno è meno uomo se piange per qualcuno che amava e che gli manca .... anzi...

[CONNER]

uffi...
...e non dico altro...

[gidea75]

... Torno sempre a casa dopo mezzanotte e ogni sera, ogni volta che apro la porta e me la chiudo alle spalle, ci metto sempre un istante a rendermi conto che Lady non c'è più da mesi e non mi viene più incontro per uscire, con quella sua faccia: "beh? ti pare questa l'ora di tornare?" ... Lady era la nostra signora, la nostra vecchietta, un bellissimo dalmata, regalato a Sara sedici anni fa per vincere la sua paura dei cani e con lei cresciuta, io l'ho conosciuta solo quattro anni fa. Durante questi quattro anni di convivenza tante, troppe sono le cose da ricordare. La sua presenza in giro per casa, scandita dal "tic - tic - tic" delle sue unghie sul parquet. Le sue ronfate galattiche, la maniacale puntualità con cui ci ricordava che era arrivata l'ora della pappa. Era impossibile poi lasciare una tavola apparecchiata dopo la cena, lei avrebbe continuato a girare attorno finché non fosse stato tutto pulito e ordinato. Con gli avanzi nella sua ciotola, ovviamente ...
Per quanto fosse magnifica di aspetto, purtroppo anche per lei il tempo è passato, ha accumulato acciacchi e negli ultimi tempi era peggiorata molto. Ci vedeva sempre meno, faticava ad alzarsi e a stare in piedi, non poteva più fare le scale che tanto le piacevano e se scivolava sul pavimento, non ce la faceva più a tirarsi su da sola. Non sono servite le mille attenzioni e le cure dei veterinari, il suo tempo stava correndo più veloce della gioia che ci regalava la sua compagnia. Quel giorno che l'ho vista l'ultima volta era un pomeriggio di marzo e c'era una luce strana in casa ... girava avanti e indietro come era solita fare e a un certo punto si è messa di fronte a Sara, lei si è abbassata e si sono guardate faccia a faccia ... con quei suoi occhioni le ha detto: "E' ora, devo andare" ... poi l'ho portata fuori, un ultimo giretto e poi sulla macchina dei suoceri (sempre presa in braccio perché non ce la faceva più a saltare dentro ... ) per il suo ultimo viaggio. Mi ha guardato dal finestrino e da lì ho iniziato a piangere come un bambino, un fiume di lacrime che neanche mi ricordavo di poter avere. Ricordo i singhiozzi e le urla soffocate sul cuscino ... Adesso riposa, in quel giardino in mezzo alle montagne, in mezzo a quegli odori che tanto agitavano il suo tartufo. Riposa e su di lei sono cresciuti i lillà . Se ci passo vicino, sono sicuro, mi sente e si gira... Ciao Lady, ci manchi tanto ...

[phoenix]

le posso capire dato che ho dovuto far addormentare la mia figlia pelosa e fusona stringendola a me 5 anni fa, ma l'ho portata a casetta sua e ora sta in un angolo del parco che posso vedere dalla mia finestra e quasi tutti i giorni passo a trovarla quando scendo con la cana e le racconto le mie cose finendo immancabilmente con un "mi manchi".... come vedi sei in compagnia.... un beso

[pike]

Phoenix dolce prepuzio umano sto cenando...non posso piangere come un bambino di 6 anni a tavola...

Certo che puoi le emozioni fanno parte della nostra vita.

[4attack]

Mi dispiace tanto

Per quanto mi riguarda sono 5 anni ormai che il mio gattone rosso è scomparso.
Era pazzo.
Era diventato famoso nel mio parco per i voli: gli piaceva saltare dai balconi di casa mia atterrando tra vecchine sconvolte.
Da quando aveva fatto un anno aveva deciso che l'appartamento non era una dimesione adatta alla sua personalità. Scappava la mattina lanciandosi dal balcone appena l'ultimo uscendo di casa chiudeva la porta e tornava quando sentiva tornare qualcuno.
Ci abbiamo messo sei mesi per scoprire il suo bisogno di libertà.
Abbiamo deciso di non negargliela perchè il suo istinto era troppo forte.
Tutti poi lo adoravano nel parco, era bellissimo, per cui scendeva la mattina per tornare ore pasti e la sera per dormire. Con me, ai piedi del letto.
Nessuna carezza se non le proponeva lui e guai a prenderlo in braccio, c'era il rischio di uscirne sfigurati.
Forse per questo le volte che saliva sulle mie gambe per appollaiarsi e fare le fusa, mi sembravano così incredibili.
Per raccontare un 10% di quello che ha combinato mi ci vorrebbero 10 pagine: dalle volte che saliva sulle macchine per andare in giro (adorava stare sui tettucci) a quella volta che ha seguito tutta la via crucis, dietro al crocefisso ai danni, migliaia, ed i guai che ha combinato....
In euro ci sarà costato come un auto.
Poi è scomparso. Non è tornato a cena non è tornato a dormire.
Io spero sempre che abbia scelto di essere completamente libero.