DoubleJack ha scritto:Da possessore di una Sv del '99 sono stato anche io vittima del regolatore assassino (quello che una volta uccide la batteria e l'altra uccide mezzo impianto elettrico).
E da fortunello quale sono ho avuto ben DUE regolatori bruciati in un anno.
Il primo era già bruciato quando portai a casa la moto (pirla io a non verificare).
Sparava 17V al minimo; a tremila giri era a 21V.
Lo cambiai di corsa con quello di un burgman (il famoso regolatore compatibile, novantanove euro più spese su internet)
E dopo sei mesi mi trovai con una tensione al minimo di 13.5V, senza utilizzatori, che SCENDEVA a 11V arrivando sui 4k giri.
Nel primo caso il risultato era batteria ai limiti dell'esplosione (mi è andata bene che mi sono accorto del problema prima che l'elettrolita evaporasse del tutto, quindi ho salvato anche la batteria oltre che la centralina di accensione).
Nel secondo caso avevo degli enormi problemi di avvio dopo ogni uscita, a meno che non lasciassi la moto al minimo per un minuto prima di spegnerla.
Quest'inverno, tra i mille lavori fatti per sistemare la moto dopo i maltrattamenti subiti dall'ex proprietario (un *gran co*lione* che militava su questo forum), ho sistemato anche il regolatore.
Nei mesi autunnali ho girato in lungo e in largo i forum di vari appassionati in lingua anglofona, cercando soluzioni che non fossero palliativi a questo problema.
Risparmio le spiegazioni tecniche (non sono competente in fatto di elettronica), ma il problema dei regolatori *comuni* (inclusi quelli installati di serie sulle SV) è che regolano l'energia generata dall'alternatore trasformando in calore quella in eccesso.
Per i motivi che conosciamo, sulle SV 99-03 si bruciano più o meno tutti.
Poi ci sono altri regolatori, che funzionano in maniera diversa.
I regolatori MOSFET producono sì calore, ma svariate volte meno dei classici Shunt.
Non volendo spostare lo scatolotto fuori dal suo alloggiamento né installare ventole o altro, ho preferito imbarcarmi nell'adattamento di un regolatore Mosfet all'impianto dell'Sv.
Purtroppo non ho fatto foto del lavoro… cercherò di essere il più chiaro possibile.
Se volete cercare su internet un regolatore mosfet, sappiate che shindengen li produce come regolatori OEM per molte case (tra cui Yamaha, Kawasaki e Honda).
Per farla breve, qualunque regolatore Shindengen che abbia la sigla modello (stampigliata sul regolatore) che inizia per FH è un regolatore Mosfet.
Nell'acquisto bisogna stare ovviamente attenti alle dimensioni del regolatore.
In alcuni casi sarà necessario tagliare le alette del dissipatore per riuscire a montarlo dentro al codino della Sv.
Piccola precisazione sul numero fili in uscita dal regolatore:
Ci sono regolatori con solo due fili in uscita, regolatori con tre fili (come il mio), con quattro e con cinque fili.
Fate conto che siano due o quattro non cambia nulla. Due sono negativi e due positivi. Si saldano e morta lì.
Il terzo (o quinto) filo è quasi sempre qualcosa che comanda un accessorio, come nel mio caso.
Eventuale documentazione tecnica la si trova, comunque.
Nel mio caso la scelta (per carenza dei regolatori della R1, che per output e dimensioni sono i più quotati) è ricaduta su quello di una zx6r del 2007, Shindengen FH016AA.
Costo sulla Baia -> 39 euro spedito.
Una volta arrivato, ho fatto delle verifiche a banco per assicurarmi che non fosse GIA' brasato.
I valori ottenuti con la funzione "test diodo" del mio tester erano credibili, così sono passato alla seconda fase:
ricostruire il connettore OEM per utilizzare il cablaggio già presente.
Il regolatore della Zx6r ha sei fili.
Tre in ingresso dall'alternatore
Tre in uscita (due di sezione interessante e uno piccolo).
Quello piccolo serve, sulla Kawasaki, per comandare l'accensione automatica dei fari quando il voltaggio in uscita è sopra una certa soglia.
Visto che a me non serviva, l'ho tagliato e nastrato, lasciandolo poi sotto la guaina, tra gli altri due cavi che vanno alla batteria.
A questo punto ho recuperato una manciata di faston, una pinza per crimpare, stagno e un saldatore da elettronica.
Una volta preparati i faston (con abbondante carteggiata della zona in cui avrei saldato i cavi), li ho crimpati e ho proceduto a saldare i terminali (i faston solo crimpati non sono affidabili, e se un terminale molla sul più bello, possiamo solo contare sulla riserva di corrente della batteria per tornare a casa).
Una volta saldati i terminali ho rimontato i connettori veri e propri e ho completato i collegamenti.
Non nego che accendere la moto e trovarmi con 14.5V costanti, al minimo, è stato MOLTO bello.
Al salire dei giri il voltaggio resta stabile, avvicinandosi alla massima tensione accettata dalla batteria (15V).
Con tutti gli utilizzatori accesi la tensione non scende mai sotto i 13.7V.
La cosa interessante è che i regolatori Mosfet, a quanto ho letto a destra e a manca, sono praticamente eterni.
Diciamo che con quanto sopra conto di aver risolto il problema per gli anni a venire
Spese:
Regolatore FH016AA 39 eur
Una ventina di faston 2 eur
Totale 41eur
Mettiamoci BEN 9 eur di materiale di consumo (corrente, stagno, nastro isolante, sigarette) ed arriviamo a cinquanta euro.
Allafacciazza degli strozzini che vendono i regolatori argentini che si brasano in due settimane ad un centone.
Per correttezza ringrazio i ragazzi di Svrider.com, con menzione speciale per "D'Ecosse" che ha spiegato in più thread il tutto.
Consiglio di fare riferimento al loro forum tecnico e di importare eventuali soluzioni a problematiche ricorrente, come sto facendo io.
Se avete bisogno di assistenza o se avete delle correzioni da fare, scrivete pure.
In cambio ingenti quantità di birra (e pane+salame) sono a disposizione per aiutare eventuali bresciani/veronesi/trentini che abbiano problemi coi loro regolatori e non sappiano che pesci pigliare.
p.s.
Ai mod valutare se inserire questa spiegazione tra gli articoli tecnici o renderla "sticky" qui sul forum, visto che è buona per *qualunque* moto.