dip ha scritto: ↑lun nov 14, 2022 12:46 am
Pike mi perdonerà se inizio io la disamina sulla stagione 2023, ma la stagione 2022 si è conclusa, e coi test di Valencia dichiarerei già iniziata le stagione 2023.
La sua mancanza di rispetto verrà punita. La condanna è un obbligo a vita a non avvicinarsi più di 30 cm da una moto con motore a scoppio. Inclusa la tua. Credo non vi sia tortura più grande per un motociclista.
dip ha scritto: ↑lun nov 14, 2022 12:46 am
Mi impegno fin da ora a non tirare in ballo piloti non in sella!
In realtà sarebbe carino parlarne, quantomeno per i non ritirati. Gli arrivi da Moto2 del 2022 hanno fatto abbastanza meh, Diggia incluso. Alcuni ne han avuto motivo (Impact Binder è stato sulla moto peggiore del mondiale), altri a mio parere erano già stati mandati a ramengo a metà anno (i due di Tech3). Ovviamente se sei spagnolo una sella arriva (vedremo se Raul Fernandez su Aprilia performerà meglio) mentre se non lo sei un calcio in cu... Superbike. Raul in ogni caso ha performato meglio di Remy nonostante sia stato fuori per 2 gare (+40% dei punti). Io ritengo che ancora in MotoGP debbano arrivare tutte le conseguenze post "operazione spegialeh" e anche il 2023 sarà... complesso.
Restando sui piloti...
pike ha scritto: ↑mar nov 08, 2022 2:36 pm
Nei primi 5 mesi del 2023 HRC dovrà convincere Marquez di potergli dare una moto da mondiale. Altrimenti Marc è in uscita, e sapete già dove potrebbe andare...
questa frase è stata resa falsa da Paolo Ciabatti.
Paolo Ciabatti ha scritto:Avremo un Márquez tra le nostre fila, Álex, e sono molto contento dei piloti che abbiamo, con tutto il rispetto del mondo per Fabio Quartararo e Marc. Noi abbiamo già in casa i piloti del futuro.
e pensando quadrimensionalmente, ho la percezione che in Ducati non vogliano un Rossi ter o un Lorenzo bis: un pilota che arriva con il peso dato dal contratto di essere performante e che può far passare "è colpa di Ducati se non ho vinto ancora". Penso che siano consapevoli di non saper gestire questo tipo di piloti (o deciso di non volerlo fare, in sostanza non cambia la cosa) e di continuare quanto successo negli ultimi 5 anni. Incensare un eletto, pretendere il risultato. Se non arriva, poter scegliere se incensarne un altro (in casa o da far crescere) o confermare l'eletto dell'anno prima. A Borgo Panigale sono nella rara condizione di poter tenere campionato e piloti per i (cisiamocapiti) visto che hanno un terzo della griglia e una moto da titolo. Se la cosa non v'aggrada, ringraziate i tre costruttori giapponesi,
è tutto merito loro.
dip ha scritto: ↑mar nov 08, 2022 12:11 am
Ducati, un progetto buonissimo per tutti, ma così delicato che non è per tutti tutte le gare.
Nicola Materazzi definì la scelta del quadriturbo sulla Bugatti EB110 "Rendere difficile il facile passando attraverso l'inutile". Io non posso dire che la Desmosedici "Dall'Igna Edition" sia una pessima moto, ma di fatto è una moto che tramite la complessità ha migliorato le sue prestazioni. Turning ed agilità sono stati indotti tramite lo spreco di potenza sulle ali perchè con l'attuale modello di sviluppo della MotoGP, fare telaio e sospensioni in grado di essere d'accordo con il motore non sembra possibile. Forse un giorno si tornerà a poter fare i test, ma è più probabile che finisca prima la MotoGP.
Bezzecchi ha messo però un importante accento in questa frase
https://www.formulapassion.it/motorspor ... 39428.html
Marco Bezzecchi ha scritto:È innegabile che la moto faccia paura ma la vera differenza è che ne abbiamo di più in pista. È questo il grande vantaggio, più ancora di avere semplicemente un motore potente e una competitività elevata all’ennesima potenza. In MotoGP tutte le moto sono valide e ognuna ha i suoi punti di forza, ma noi rispetto agli altri abbiamo in più la possibilità di studiare e guardare una notevole molteplicità di dati.
Ducati con otto moto in pista e con gli ingegneri propri nei box altrui ha
almeno il doppio dei dati quest'anno rispetto ad Honda e Yamaha; Iwata il prossimo anno avrà un quarto dei dati, con due sole moto.
Ducati è nella condizione di poter fare test durante i weekend di gara, sparpagliando componenti tra tre team e raccogliendo info sugli stessi. Secondo qualcuno Martin si è trovato a "sparire" dalle posizioni di vetta perchè gli han rifilato un'altra forcella; tornando alla precedente, stranamente Martin è tornato "piuttosto forte". Pezzo sperimentale da sgrossare? Sono solo ipotesi ed illazioni.
dip ha scritto: ↑mar nov 08, 2022 12:11 am
Aprilia ha fatto brillare Aleix e risorgere Maverick. Per poi farli sparire nel finale di stagione.
Per me Aprilia ha fermato le spese del 2022 per spostare budget verso il 2023 e lo ha fatto quando ha avuto in mano RNF, cioè qualcuno che pagasse per quelle moto. Assen secondo me è stata la sliding door, il momento in cui almeno a livello dirigenziale Aprilia ha detto "ok, abbiamo portato a casa quanto occorre, non si pesta più sul gas"; team e piloti avevano ancora inerzia, ma ad un certo punto non è più bastata per restare davanti ad altre Ducati, fino a retrocedere nelle ultime 4 gare.
dip ha scritto: ↑mar nov 08, 2022 12:11 am
Honda, bacchettata da MM perché carente di affidabilità ( espresso con altre parole, più crude!)
Honda ha un problema di sviluppo da anni, un problema che Marquez ha coperto dal 2017 in poi. La moto è costantemente peggiorata come prestazioni, al punto tale che una volta sparito Marc son quasi spariti i podi e certamente sparite le vittorie. Ingegneri? Pilota tester? Qualità di dati raccolti? Qualità di comunicazione?
Honda oggi deve fare quanto Yamaha ha fatto nel 2003/2004: trasformare le indicazioni di un pilota in un metodo di sviluppo per fare una moto performante ed adatta ad abbastanza piloti. Perchè tutti quelli che dicono "fate una moto su Marquez" si scordano che in 3-4 anni Marc Marquez probabilmente non correrà più per il titolo o forse non correrà affatto. Poi c'è sempre la domanda de "cosa cavolo succederà in MotoGP", ma finiremo troppo al largo...
Honda vuole vincere? Honda vuole restare in MotoGP?
dip ha scritto: ↑mar nov 08, 2022 12:11 am
Yamaha deve cambiare progettisti
Yamaha deve dimostrare a Quartararo di voler restare in MotoGP e di voler vincere.
A meno di pretattica fatta da Iwata, memore di quanto successo nel 2004 quando tennero le carte coperte sul valore della nuova M1, Yamaha si trova nella duplice brutta situazione di avere il minor numero di moto in griglia rispetto ai concorrenti (Yamaha 2023 is Suzuki or Aprilia 2022) con l'aggravante di avere un possibile plurivincitore di titoli ai box. Se si trattasse di una gara di scalata, non solo parte più in basso di 400mt di altitudine, ma è pure zavorrata.
I 5 mesi (di stagione, non dell'anno) restano, ma sono raddoppiate le condizioni da soddisfare perchè Fabio resti in blu. E le frasi di Ciabatti, almeno ad ora, tolgono Ducati come destinazione per la sua fuga.
KTM è il più grosso punto interrogativo. Hanno fatto ottimi exploit (3 podi per Binder, 2 vittorie per Oliveira) ma hanno anche pescato jolly. Può semplicemente essere che la pattuglia Ducati sia andata complessivamente più forte e li abbia spinti più in basso. Si racconta di un Pol Espargarò entusiasta della moto, almeno nelle reazioni emotive (non può rilasciare dichiarazioni in quanto ancora sotto contratto con HRC e relativi sponsor), vorrei ricordare che Pol è stato entusiasta della RC213V di inizio anno, quindi "meh".
Ad ora, KTM sembra avere il miglior collaudatore tra i costruttori, anche se nei risultati sembra scritto che Michele Pirro is the best. Ma ha anche 35 anni ormai.
A metà novembre 2022, Il 2023 sembra l'anno che dirà se i giapponesi vogliono restare in MotoGP o no. Perchè battere un connazionale, specialmente in giappone, è qualcosa per cui competere, anche rubando soldi con gli sponsor.