Sniper, log fallito.
Di Mandello, allo stand Guzzi, ce n'erano solo due, su una pedana rialzata e ad accesso vietato ... come dire ... guardare e non toccare!
Vista dal vivo non è affatto malvagia, diciamo che quello che non mi piace è che muso e serbatoio sono molto lunghi, sembra quasi una Diavel meno esasperata. L'abitabilità, giudicata da fuori, sembra più che adeguata per corporature normali (con Sgualfone sopra, anche la NT1100 sembrava una SMART due posti...).
In generale, una esposizione sottotono, cinque soli padiglioni ed assenze che hanno tolto all'esposizione diciamo almeno un terzo (forse più) del suo appeal.
Mi riferisco a BMW, Ducati, KTM/Husqvarna, Harley-Davidson.
Alcuni degli stand più grandi contingentavano gli ingressi, con code che facevano desistere dall'intento anche solo a guardarle; parlo di Yamaha (assolutamente inavvicinabile), Triumph (come Yamaha), Aprilia/Guzzi/Vespa (dove siamo riusciti ad imbucarci solo perchè siamo arrivati quando stavano iniziando a recintare lo stand).
Peccato, perchè il chiulo su una XSR900 o su una Trident lo avrei messo volentieri, tanto per capire se è il genere di moto che mi potrebbe piacere.
Suzuki: a parte il simbolico premio per la miglior fauna femminile (con la più bella livrea di tutta EICMA), direi che fa abbastanza tristezza. L'unica moto che salvo come degna di nota è la nuova GSX-S 1000 GT: in sella a quella moto sembra di essere in sella ad una Rolls-Royce con un tocco di sportività, veramente una gran bella moto che regge tranquillamente il paragone con le migliori sport touring (es. Ninja 1000SX Tourer).
Anche la Katana, che non è certo una novità, ha un certo appeal, e la posizione in sella mi piace.
Per il resto, ripeto, solo una gran tristezza: nulla di nuovo sotto il sol (levante), perchè di certo non si possono definire novità le GSX-S 950/1000, almeno dal punto di vista tecnologico/meccanico.
Kawasaki: un gran bello stand, molto completo, che spaziava dal cross all'off/road alla strada alla pista.
Avevo grandi aspettative per la Z900 SE, perchè il look mi piace moltissimo, e le caratteristiche tecniche non devo certo raccontarvele. In realtà sono rimasto parecchio deluso dalla seduta in sella: le mie prime parole a Sgualfone sono state "ma sono seduto su uno scivolo???" tanto ha un assetto caricato sull'anteriore. Sembrava che stessi sempre sul punto di cadere in avanti, e mi posso immaginare che dopo un po' di tempo in sella (a meno di avere addominali d'acciaio e stringere come un forsennato il serbatoio con le gambe) si finirebbe con un gran male ai polsi, fin troppo caricati.
Invece, quella la cui seduta mi ha sorpreso molto favorevolmente, è stata la Z900 RS SE: avevo provato due anni fa, sempre ad EICMA, a sedermi sulla versione base e non mi era piaciuta granchè, perchè con il serbatoio così bombato costringeva a stare in sella in posizione quasi "ginecologica", mentre invece, riprovata oggi, mi sono trovato comodissimo con le gambe e nè troppo caricato in avanti, nè troppo dritto con la schiena, in una posizione che è (per me) quella ottimale. Se poi a questo aggiungiamo quello spettacolare colore blu notte metallico, ed un contenuto tecnologico di prim'ordine con un design retrò molto affascinante, diciamo che è davvero una moto spettacolare.
Aprilia: il mio interesse era tutto per la "piccola" Tuono 660, che dal punto di vista estetico e tecnologico rappresenta davvero una moto spettacolare in quel segmento. Devo dire però che come Naked ha una posizione in sella piuttosto esasperata, non ai livelli della Z900, ma comunque non certo così piacevole come quella della mia SV o anche solo del Monster 821, per fare un paragone.
Honda: non ero realmente interessato ad alcuna delle moto esposte, però per curiosità ho voluto provare a sedermi in sella ad una CBR-1000-RR-R, tanto per capire quale sia la posizione di guida di una supersportiva "esasperata".
Devo dire che è qualcosa di sconvolgente: posso immaginare che per una buona mezz'ora sia un divertimento ai limiti della libidine guidare una moto in quella posizione, ma sono altrettanto sicuro che dopo mezz'ora in sella ad una simile bestia avrei già voglia di cacciarla giù da un dirupo ... la schiena è piegata in avanti all'inverosimile, al punto da sentire i muscoli lombari fare stretching, e le braccia sono estese in avanti e verso il basso come se dovessero afferrare le caviglie del pilota che ci precede. Giuro che ammiro quelli che comprano una supersportiva e la guidano per tutto il giorno divertendosi.
Ultimissima nota "pro Sniper": vai a vedere il concessionario Voge più vicino. Vista dal vero la Trofeo 300 AC è davvero interessante, tutto sommato ben rifinita, look retrò piacevole, peso molto contenuto e seduta che consente tranquillamente di poggiare i piedi a terra con tutta la pianta anche ad una donna.
Unico vero punto debole (almeno a guardarla con attenzione ma senza averla provata) è la forcella: gli steli da 35mm della forcella rovesciata sembrano davvero molto sottili, e come faceva giustamente notare Sgualfone con steli così sottili è probabilmente impossibile montarci dentro delle cartucce nel caso si dimostrasse troppo scarsa.
Moto meccanicamente in ordine, come appena tagliandata.
Come negli scacchi pensare avanti, almeno cinque mosse.
E abbigliamento protettivo completo, sempre!