Dolcificanti naturali e non cosa ne sapete/pensate?
Re: Dolcificanti naturali e non cosa ne sapete/pensate?
prendo il caffè amaro. Come la vita
a parte gli scherzi... zucchero "normale", è quello che mi viene più comodo quando devo fare dei dolci seguendo le ricette 
Crescere...e rimanere bambini sempre:-)
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ultravox1977
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Re: Dolcificanti naturali e non cosa ne sapete/pensate?
A casa uso solo il miele di fiori d'arancio per dolcificare. Al bar lo zucchero di canna. Personalmente cerco solo zuccheri a lento assorbimento....insomma che inducano un più basso picco glicemico. Poi ovvio che con cibi preconfeionati chissà cosa mi ingurgito. Confido nella capacità di adattamento a tutti questi veleni e cerco il più possibile di limitare la quantità.
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Re: Dolcificanti naturali e non cosa ne sapete/pensate?
la vita e' amara proprio perche' non ci mettiamo lo zuccheroJacob ha scritto:prendo il caffè amaro. Come la vitaa parte gli scherzi... zucchero "normale", è quello che mi viene più comodo quando devo fare dei dolci seguendo le ricette
E' vietata la dizione "bianco" nei prodotti sottoposti al trattamento di azzurraggio (si veda Legge 31.3.1980, art. 6).
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Re: Dolcificanti naturali e non cosa ne sapete/pensate?
la vita e' amara proprio perche' non ci mettiamo lo zuccheroJacob ha scritto:prendo il caffè amaro. Come la vitaa parte gli scherzi... zucchero "normale", è quello che mi viene più comodo quando devo fare dei dolci seguendo le ricette
E' vietata la dizione "bianco" nei prodotti sottoposti al trattamento di azzurraggio (si veda Legge 31.3.1980, art. 6).
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Re: Dolcificanti naturali e non cosa ne sapete/pensate?
beh, il miele ha un ig altissimo, meglio usare il fruttosio..ultravox1977 ha scritto:A casa uso solo il miele di fiori d'arancio per dolcificare. Al bar lo zucchero di canna. Personalmente cerco solo zuccheri a lento assorbimento....insomma che inducano un più basso picco glicemico. Poi ovvio che con cibi preconfeionati chissà cosa mi ingurgito. Confido nella capacità di adattamento a tutti questi veleni e cerco il più possibile di limitare la quantità.
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Re: Dolcificanti naturali e non cosa ne sapete/pensate?
Hai sicuramente ragione, ma io il paragone lo facevo tra lo zucchero bianco (saccarosio) e il miele. Il primo ha 70 di IG e il secondo 60. Comunque il fruttosio è il migliore sotto questo punto di vista ha tipo 20. L'ho provato ma non mi piacelowy ha scritto:beh, il miele ha un ig altissimo, meglio usare il fruttosio..ultravox1977 ha scritto:A casa uso solo il miele di fiori d'arancio per dolcificare. Al bar lo zucchero di canna. Personalmente cerco solo zuccheri a lento assorbimento....insomma che inducano un più basso picco glicemico. Poi ovvio che con cibi preconfeionati chissà cosa mi ingurgito. Confido nella capacità di adattamento a tutti questi veleni e cerco il più possibile di limitare la quantità.
Re: Dolcificanti naturali e non cosa ne sapete/pensate?
a me il sapore pare molto simile a quello dello zucchero...bisogna metterne meno però...
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Re: Dolcificanti naturali e non cosa ne sapete/pensate?
Domani mattina rifaccio un tentativo col fruttosio anche perchè castroni ultimamente sta un pò esagerando col prezzo del miele, 1 Kg quasi 9 euro....non è un pò troppo?enjoyash ha scritto:a me il sapore pare molto simile a quello dello zucchero...bisogna metterne meno però...
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Re: Dolcificanti naturali e non cosa ne sapete/pensate?
beh castroni è anche uno dei negozi più cari in assoluto...ultravox1977 ha scritto:Domani mattina rifaccio un tentativo col fruttosio anche perchè castroni ultimamente sta un pò esagerando col prezzo del miele, 1 Kg quasi 9 euro....non è un pò troppo?enjoyash ha scritto:a me il sapore pare molto simile a quello dello zucchero...bisogna metterne meno però...
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Re: Dolcificanti naturali e non cosa ne sapete/pensate?
E' vero dovrei limitarmi a prenderci il caffè macinato che è buonissimo. Poi sto facendo i punti perchè mi sogno un set di pentole....Essevuista Inside ha scritto:beh castroni è anche uno dei negozi più cari in assoluto...ultravox1977 ha scritto:Domani mattina rifaccio un tentativo col fruttosio anche perchè castroni ultimamente sta un pò esagerando col prezzo del miele, 1 Kg quasi 9 euro....non è un pò troppo?enjoyash ha scritto:a me il sapore pare molto simile a quello dello zucchero...bisogna metterne meno però...
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Re: Dolcificanti naturali e non cosa ne sapete/pensate?
il caffè è ottimo...non a caso fornisce un buon 70% dei bar di roma centro...
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Re: Dolcificanti naturali e non cosa ne sapete/pensate?
a proposito. mese scorso avevo anche preso uno scatolone di bustine di zucchero aromatizzato. per provarlo
nocciola, cioccolato, cannella ed altri
a dire il vero mi piaceva
pero' non so se una casualita', in piu' di un occasione dopo il caffe' mi son sentito, diciamo non male, ma con una sensazione strana associata a vomito
ho ancora la scatola.ma tra gli ingredienti non porta nulla solo un:
"zucchero, aromi."
e stop
comunque e' simpatico aromatizzare il caffe o caffellate, senza gli effetti collaterali
vediamo se trovo la foto
questa

magari e' stato un caso. o magari no
nocciola, cioccolato, cannella ed altri
a dire il vero mi piaceva
pero' non so se una casualita', in piu' di un occasione dopo il caffe' mi son sentito, diciamo non male, ma con una sensazione strana associata a vomito
ho ancora la scatola.ma tra gli ingredienti non porta nulla solo un:
"zucchero, aromi."
e stop
comunque e' simpatico aromatizzare il caffe o caffellate, senza gli effetti collaterali
vediamo se trovo la foto
questa
magari e' stato un caso. o magari no
Re: Dolcificanti naturali e non cosa ne sapete/pensate?
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Re: Dolcificanti naturali e non cosa ne sapete/pensate?
Ora sono un po' indaffarato, ma se vuoi qualche info in particolare dimmi pure, sono abbonato a riviste specializzate del settore alimentare e relativi ingredienti.
Sul'aspertame per esempio L'EFSA ha recentemente rivisto i risultati ottenuti nel 2010 sul probabile effetto cancerogeno.
Sul'aspertame per esempio L'EFSA ha recentemente rivisto i risultati ottenuti nel 2010 sul probabile effetto cancerogeno.
L'uomo che non coltiva l'abitudine di pensare perde il più grande piacere della vita.
Arianna e Gessica sono la mia patria del cuore.
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Re: Dolcificanti naturali e non cosa ne sapete/pensate?
se non erro si sospetta anche del cellulare...simick ha scritto:Credo Francesco che il "probabile" effetto cancerogeno del 2010, tanto probabile poi non lo era.uga78 ha scritto:Sul'aspertame per esempio L'EFSA ha recentemente rivisto i risultati ottenuti nel 2010 sul probabile effetto cancerogeno.
Sicuramente qualcuno ha tirato fuori un po' di soldini per "rivedere" detti risultati (non è una novità).
Personalmente ho iniziato ad usare zucchero di canna integrale, quello per capirci, che si può usare soltanto scalpellandoci sopra, e che ha un colore tendente al nero (il Mascobado).
Questa mia illusione che venga curato amorevolmente da un coltivatore filippino, che può, tramite il commercio equo e solidale, garantire una vita dignitosa a sè e alla propria famiglia, me lo fa gradire ancora di più.
Ma magari anche queste restano pie illusioni.
Aspartame, saccarina, e altre cagate del genere andrebbero lasciati perdere. Tutto ciò che "forse" provoca, che "si dice che" faccia, o che soltanto si "sospetta" che determini, non devono essere consumate per nessuna ragione.
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Re: Dolcificanti naturali e non cosa ne sapete/pensate?
enjoyash ha scritto:se non erro si sospetta anche del cellulare...simick ha scritto:Credo Francesco che il "probabile" effetto cancerogeno del 2010, tanto probabile poi non lo era.uga78 ha scritto:Sul'aspertame per esempio L'EFSA ha recentemente rivisto i risultati ottenuti nel 2010 sul probabile effetto cancerogeno.
Sicuramente qualcuno ha tirato fuori un po' di soldini per "rivedere" detti risultati (non è una novità).
Personalmente ho iniziato ad usare zucchero di canna integrale, quello per capirci, che si può usare soltanto scalpellandoci sopra, e che ha un colore tendente al nero (il Mascobado).
Questa mia illusione che venga curato amorevolmente da un coltivatore filippino, che può, tramite il commercio equo e solidale, garantire una vita dignitosa a sè e alla propria famiglia, me lo fa gradire ancora di più.
Ma magari anche queste restano pie illusioni.
Aspartame, saccarina, e altre cagate del genere andrebbero lasciati perdere. Tutto ciò che "forse" provoca, che "si dice che" faccia, o che soltanto si "sospetta" che determini, non devono essere consumate per nessuna ragione.

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Re: Dolcificanti naturali e non cosa ne sapete/pensate?
Allora puoi pure morire di fame!simick ha scritto:Credo Francesco che il "probabile" effetto cancerogeno del 2010, tanto probabile poi non lo era.uga78 ha scritto:Sul'aspertame per esempio L'EFSA ha recentemente rivisto i risultati ottenuti nel 2010 sul probabile effetto cancerogeno.
Sicuramente qualcuno ha tirato fuori un po' di soldini per "rivedere" detti risultati (non è una novità).
Personalmente ho iniziato ad usare zucchero di canna integrale, quello per capirci, che si può usare soltanto scalpellandoci sopra, e che ha un colore tendente al nero (il Mascobado).
Questa mia illusione che venga curato amorevolmente da un coltivatore filippino, che può, tramite il commercio equo e solidale, garantire una vita dignitosa a sè e alla propria famiglia, me lo fa gradire ancora di più.
Ma magari anche queste restano pie illusioni.
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[img]http://i42.tinypic.com/2uzt0d4.jpg[/img]
I goals del GlL@: 169 in Serie A (45 di testa...record!), 13 in Champions League, 11 in Coppa Italia, 5 in Coppa Uefa, 19 in Nazionale Maggiore, 15 in Under 21, 4 nella Nazionale Olimpica --> TOTALE 236 goals
Il palmares del GlL@: 1 Mondiale, 1 Europeo Under 21, 1 Champions League, 1 Mondiale per club, 1 Supercoppa Europea
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Re: Dolcificanti naturali e non cosa ne sapete/pensate?
18.01.2011
Aspartame cancerogeno? L’Efsa pronta valutare nuovamente rischi per la salute
Torna a infiammarsi la polemica sulle presunte proprietà cancerogene dell’aspartame, che oggi contrappone nuovamente estimatori e detrattori, dopo che ieri, come abbiamo riferito, sono stati resi noti i risultati di due studi che confermerebbero come questo dolcificante possa rappresentare un fattore di rischio per l’insorgenza di alcuni tipi di cancro.
Ma i produttori di sostanze contenenti aspartame non ci stanno e ribadiscono che questo dolcificante è uno dei prodotti più studiati e analizzati al mondo e che in più di una occasione organi ufficiali ne hanno ribadito la sicurezza.
Ma facciamo ordine: l’aspartame è un edulcorante il cui potere dolcificante è di 200 volte superiore a quello dello zucchero. Ne basta infatti una compressa dall’apporto calorico irrilevante (0,2 Kcal), per sostituire un cucchiaino di zucchero. E’ utilizzato come edulcorante da tavola in tutto il mondo, ma soprattutto a livello industriale in migliaia di prodotti a ridotto contenuto calorico: dalle bibite light ai chewing-gum, dai dolciumi dietetici alle barrette sostitutive dei pasti, dai succhi di frutta agli yogurt.
I dubbi sulla presunta cancerogenità dell’aspartame si sono posti all’attenzione dell’opinione pubblica da quando questa sostanza ha conquistato l’industria alimentare, diventando un ideale sostituto ipo-calorico dello zucchero, e venendo incontro alla domanda di milioni di consumatori sovrappeso che hanno bisogno di controllare l’apporto calorico giornaliero.
Tra gli anni ’70 e 80′ negli Stati Uniti si infiammò la polemica: alcuni studi avevano dimostrato la cancerogenità dell’aspartame nei topi da laboratorio, in particolare legata all’insorgenza di tumori al cervello, ma, dopo approfondimenti ed esitazioni, la Food and Drug Administration concesse l’autorizzazione all’uso della sostanza in tutti gli alimenti dichiarandone la non pericolosità. La vicenda però fu al centro di un complicato intrigo scientifico-politico-industriale che ebbe per protagonista la casa farmaceutica Searle: secondo i detrattori proprio le aderenze politiche della Searle avrebbero condizionato il parere finale della Fda, anche se in realtà le notizie sulla presunta cancerogenità dell’aspartame furono all’origine i speculazioni in borsa che danneggiarono le azioni della Searle, al punto che venne condotta una inchiesta per aggiotaggio.
Da allora tuttavia la FDA non ha fatto marcia indietro, esprimendosi più volte a favore dell’aspartame, e anche l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha confermato la assoluta sicurezza dell’aspartame per i consumatori, compresi i bambini, le donne incinte e o in fase di allattamento. L’EFSA ha fissato la dose giornaliera ammissibile in 40 mg per kg peso corporeo, un limite alto: in pratica una persona di 70 kg di peso corporeo potrebbe arrivare ad assumere addirittura fino a 155 compresse di aspartame ogni giorno.
L’Efsa si è espressa a favore dell’aspartame l’ultima volta nel 2009, nonostante studi autorevoli abbiano confermato i rischi legati alla sostanza nei topi da laboratorio: in Italia l’Istituto Fondazione Ramazzini di Bologna nel 2005 pubblicò uno studio che dimostrava il legame tra aspartame e l’insorgenza di linfomi e leucemie. Lo studio era stato condotto su 1800 ratti da laboratorio. Nel 2007 un altro studio del medesimo istituto giunse alle stesse conclusioni. Fino all’ultimo di cui abbiamo riferito ieri, in cui è stato rilevato un legame tra la sostanza e l’insorgenza di tumori al fegato e ai polmoni.
Alla luce di questa ricerca, l’Efsa ha deciso ora di rivalutare la questione. Una nota dell’Agenzia comunica infatti che il gruppo di esperti scientifici sugli additivi alimentari e le fonti di nutrienti aggiunti agli alimenti (gruppo Ans) nella sua prossima riunione, in calendario dall’1 al 3 febbraio discuterà, infatti, dello studio dell’Istituto Ramazzini di Bologna, pubblicato nell’edizione di dicembre dell’ American Journal of Industrial Medicine, in cui si evidenzia, nei topi che consumano il dolcificante tutta la vita ad alte dosi, un aumentato rischio di cancro al fegato e al polmone.
Gli esperti valuteranno la necessità o meno di lavori scientifici supplementari. “Da più di vent’anni – sottolinea però l’Efsa – questo edulcorante e i suoi derivati sono oggetto di approfondite ricerche, che comprendono studi sperimentali sugli animali, ricerche cliniche, studi sulle quantità assunte e studi epidemiologici. L’aspartame è anche oggetto di sorveglianza dopo l’immissione in commercio. E’ stato giudicato sicuro per il consumo umano, conclusione ribadita nel riesame condotto dal comitato scientifico dell’alimentazione umana (Scf) nel 2002″. L’Efsa ricorda il proprio parere del 2009 “sulla base di tutte le evidenze disponibili in quel momento, compreso lo studio Erf pubblicato nel 2007, non si riscontrava alcuna indicazione di potenziale genotossicità o carcinogenicità dell’aspartame e non si ravvisava alcun motivo per rivedere la dose giornaliera ammissibile per l’aspartame di 40 mg/Kg peso corporeo, già stabilita”. Staremo a vedere. Intanto, evitando il panico, il consiglio migliore resta quello di una scelta equilibrata. Una alimentazione il più naturale e il meno “industrializzata” possibile è sempre una scelta di buon senso. E’ eccessivo demonizzare l’aspartame, specie se se ne fa un uso occasionale, insensato però anche demonizzare un cucchiaino di zucchero messo nel caffè, nella consapevolezza che la riuscita di una dieta non dipende certo da questo.
Aspartame cancerogeno? L’Efsa pronta valutare nuovamente rischi per la salute
Torna a infiammarsi la polemica sulle presunte proprietà cancerogene dell’aspartame, che oggi contrappone nuovamente estimatori e detrattori, dopo che ieri, come abbiamo riferito, sono stati resi noti i risultati di due studi che confermerebbero come questo dolcificante possa rappresentare un fattore di rischio per l’insorgenza di alcuni tipi di cancro.
Ma i produttori di sostanze contenenti aspartame non ci stanno e ribadiscono che questo dolcificante è uno dei prodotti più studiati e analizzati al mondo e che in più di una occasione organi ufficiali ne hanno ribadito la sicurezza.
Ma facciamo ordine: l’aspartame è un edulcorante il cui potere dolcificante è di 200 volte superiore a quello dello zucchero. Ne basta infatti una compressa dall’apporto calorico irrilevante (0,2 Kcal), per sostituire un cucchiaino di zucchero. E’ utilizzato come edulcorante da tavola in tutto il mondo, ma soprattutto a livello industriale in migliaia di prodotti a ridotto contenuto calorico: dalle bibite light ai chewing-gum, dai dolciumi dietetici alle barrette sostitutive dei pasti, dai succhi di frutta agli yogurt.
I dubbi sulla presunta cancerogenità dell’aspartame si sono posti all’attenzione dell’opinione pubblica da quando questa sostanza ha conquistato l’industria alimentare, diventando un ideale sostituto ipo-calorico dello zucchero, e venendo incontro alla domanda di milioni di consumatori sovrappeso che hanno bisogno di controllare l’apporto calorico giornaliero.
Tra gli anni ’70 e 80′ negli Stati Uniti si infiammò la polemica: alcuni studi avevano dimostrato la cancerogenità dell’aspartame nei topi da laboratorio, in particolare legata all’insorgenza di tumori al cervello, ma, dopo approfondimenti ed esitazioni, la Food and Drug Administration concesse l’autorizzazione all’uso della sostanza in tutti gli alimenti dichiarandone la non pericolosità. La vicenda però fu al centro di un complicato intrigo scientifico-politico-industriale che ebbe per protagonista la casa farmaceutica Searle: secondo i detrattori proprio le aderenze politiche della Searle avrebbero condizionato il parere finale della Fda, anche se in realtà le notizie sulla presunta cancerogenità dell’aspartame furono all’origine i speculazioni in borsa che danneggiarono le azioni della Searle, al punto che venne condotta una inchiesta per aggiotaggio.
Da allora tuttavia la FDA non ha fatto marcia indietro, esprimendosi più volte a favore dell’aspartame, e anche l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha confermato la assoluta sicurezza dell’aspartame per i consumatori, compresi i bambini, le donne incinte e o in fase di allattamento. L’EFSA ha fissato la dose giornaliera ammissibile in 40 mg per kg peso corporeo, un limite alto: in pratica una persona di 70 kg di peso corporeo potrebbe arrivare ad assumere addirittura fino a 155 compresse di aspartame ogni giorno.
L’Efsa si è espressa a favore dell’aspartame l’ultima volta nel 2009, nonostante studi autorevoli abbiano confermato i rischi legati alla sostanza nei topi da laboratorio: in Italia l’Istituto Fondazione Ramazzini di Bologna nel 2005 pubblicò uno studio che dimostrava il legame tra aspartame e l’insorgenza di linfomi e leucemie. Lo studio era stato condotto su 1800 ratti da laboratorio. Nel 2007 un altro studio del medesimo istituto giunse alle stesse conclusioni. Fino all’ultimo di cui abbiamo riferito ieri, in cui è stato rilevato un legame tra la sostanza e l’insorgenza di tumori al fegato e ai polmoni.
Alla luce di questa ricerca, l’Efsa ha deciso ora di rivalutare la questione. Una nota dell’Agenzia comunica infatti che il gruppo di esperti scientifici sugli additivi alimentari e le fonti di nutrienti aggiunti agli alimenti (gruppo Ans) nella sua prossima riunione, in calendario dall’1 al 3 febbraio discuterà, infatti, dello studio dell’Istituto Ramazzini di Bologna, pubblicato nell’edizione di dicembre dell’ American Journal of Industrial Medicine, in cui si evidenzia, nei topi che consumano il dolcificante tutta la vita ad alte dosi, un aumentato rischio di cancro al fegato e al polmone.
Gli esperti valuteranno la necessità o meno di lavori scientifici supplementari. “Da più di vent’anni – sottolinea però l’Efsa – questo edulcorante e i suoi derivati sono oggetto di approfondite ricerche, che comprendono studi sperimentali sugli animali, ricerche cliniche, studi sulle quantità assunte e studi epidemiologici. L’aspartame è anche oggetto di sorveglianza dopo l’immissione in commercio. E’ stato giudicato sicuro per il consumo umano, conclusione ribadita nel riesame condotto dal comitato scientifico dell’alimentazione umana (Scf) nel 2002″. L’Efsa ricorda il proprio parere del 2009 “sulla base di tutte le evidenze disponibili in quel momento, compreso lo studio Erf pubblicato nel 2007, non si riscontrava alcuna indicazione di potenziale genotossicità o carcinogenicità dell’aspartame e non si ravvisava alcun motivo per rivedere la dose giornaliera ammissibile per l’aspartame di 40 mg/Kg peso corporeo, già stabilita”. Staremo a vedere. Intanto, evitando il panico, il consiglio migliore resta quello di una scelta equilibrata. Una alimentazione il più naturale e il meno “industrializzata” possibile è sempre una scelta di buon senso. E’ eccessivo demonizzare l’aspartame, specie se se ne fa un uso occasionale, insensato però anche demonizzare un cucchiaino di zucchero messo nel caffè, nella consapevolezza che la riuscita di una dieta non dipende certo da questo.
Re: Dolcificanti naturali e non cosa ne sapete/pensate?
I migliori secondo me sono i dolcificanti a base di stevia, che solo da poco tempo si trovano in Italia. Sono migliori perché: sono completamente naturali, sono ipocalorici e non alzano la glicemia, si possono usare per cucinare. Io ne uso uno che ho conosciuto lavorando all'estero, si chiama Natvia, http://www.natvia.com, è buono anche nel caffè. A quanto ne so adesso si trova (sia questa marca che altre) anche al supermercato.
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Re: Dolcificanti naturali e non cosa ne sapete/pensate?
Nemek ha scritto:Premetto che sono estremamente convinto che meno una cosa da mangiare è buona, meno fa male
Dipende dall'educazione culinaria, dalla finezza del palato e dalla definizione di buono.
Se uno assume una bevanda ad alto tenore di aspartame o acesulfame k (un botto di bevande in uk, per esempio) e mi dice che è buona, allora sono costretto a credere che ha quantomeno una lingua pigra mentre penso allo schifoso retrogusto amaro.
Per quanto riguarda la stevia non so come prenderla visto che non ha alcun potere nutrizionale: è così necessario sentire il dolce in bocca? Poi a meno che uno non abbia davvero seri problemi non penso che sia il cucchiaino di zucchero a fare la differenza.
Io uso miele o zucchero di canna.

Se mi dici YamaKa, allora per correttezza mi devi dire Konda, Kusqvarna, Kusaberg e che hai una bellissima Kornet. E il povero Haga, per correttezza?
http://www.flickr.com/photos/iomante/

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