...e poi d'un tratto rimani solo e le strade non si più..
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Re: R: ...e poi d'un tratto rimani solo e le strade non si p
Si ok ma giro di 200km curvosi esistono, e non sempre si deve andare a pranzo al ristorante.
Ognuno con i suoi soldi ci fa' quel che vuole, ma ce gente che modifica moto e spende mila euro e poi la tiene in garage e non la usa mai, per me quello e' ancor meno motociclista, e non lo capiro' mai, ma il mondo e' bello per vario. Io con un mutuo e un bimbo piccolo, le Mie uscite cerco comunque di farmele e non guadagno come in nababbo.
Valere e' potere
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Re: ...e poi d'un tratto rimani solo e le strade non si più.
secondo me la moto è come una sorta di hobby "individuale"
nel senso che è bello avere la compagnia per le uscite, ma bisogna innanzitutto godersela da sola
purtroppo ognuno ha i suoi impegni e la vita con il passare degli anni cambia per tutti (figli, casa etc..)
Io e morosa personalmente avevamo una "coppia fissa" marito e moglie con i quali eravamo "kulo e camicia"
-stesso ritmo di guida
-stessi gusti nel mangiare
-stessa passione per le moto
ma poi loro hanno avuto una bimba (bellissima) e ovviamte le cose per loro sono cambiate
spesso il sabato vado al solito bar frequentato da motciclisti di tutti i tipi (a 30km da casa mia) e frà un caffè e varie sigarette si chiacchera , si ride, si fà anche qualche uscita con gente conosciuta al momento
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Re: ...e poi d'un tratto rimani solo e le strade non si più.
Personalmente, credo che la moto sia un momento per stare con se stessi. Quando sono giù di corda, prendo la moto e vado a farmi un giro, piano, senza spingere, pennellando le curve. Penso ai c@zzi miei, mi faccio le mie sane frullate di cervello e come per magia tutto si sistema e capisco quel che devo capire. E torno a casa rigenerato.
Con gli amici, invece, tiro come on ossesso con la bava alla bocca e l'unica cosa che riesco a pensare è al ristorante, sperando che ci sia una bella bistecca con patatine e che dietro la curva non ci siano gli sbirri
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Re: ...e poi d'un tratto rimani solo e le strade non si più.
dico la mia dal basso dei miei 22 anni freschi freschi.
io studio ancora , se dio vuole questo è l 'ultimo anno.
di soldi ce n'è veramente pochi , a 18 anni il primo pensiero dei miei coetanei è stato prendere la macchina, mia madre quella santa donna per cercare di togliermi da sotto il kulo una moto ha fatto uno sforzo enorme e mi ha regalato la sua vecchia 600 che avrebbe dato dentro per prendere la macchina nuova, valutazione 700€ .
L'ho usata il tempo di riuscire a rivenderla e ho preso subito una moto .. direte voi cosa c'è di strano?
Beh io non conosco altri miei coetanei che hanno fatto questo "sacrificio" e purtroppo questo si riflette nei miei giri , oramai quasi sempre in solitaria e dal raggio di 200 300 km a uscita.
Ho provato a uscire con un altro gruppo qui dalle mie parti ma se non ti fermi a mangiare al ristorante non è un vero giro , e per le mie tasche era troppo.
Io parto da casa con un panino nello zaino , mi faccio qualche curva arrivo a destinazione. mangio godendomi il panorama e torno a casa sorridente
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Beh io non conosco altri miei coetanei che hanno fatto questo "sacrificio" e purtroppo questo si riflette nei miei giri , oramai quasi sempre in solitaria e dal raggio di 200 300 km a uscita.
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Re: R: ...e poi d'un tratto rimani solo e le strade non si p
Su questo concordo, capita che andando in compagnia i ritmi siamo più alti... Poi a tutto c'è un limite, se si va troppo oltre io mollo il gas e li lascio andare, ci vediamo al prossimo incrocio, anche se devo dire che ancora non mi è capitato, non esco con pazzi scriteriati.Hellraiser ha scritto:Personalmente, credo che la moto sia un momento per stare con se stessi. Quando sono giù di corda, prendo la moto e vado a farmi un giro, piano, senza spingere, pennellando le curve. Penso ai c@zzi miei, mi faccio le mie sane frullate di cervello e come per magia tutto si sistema e capisco quel che devo capire. E torno a casa rigenerato.
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Re: ...e poi d'un tratto rimani solo e le strade non si più.
Gian91 ha scritto:Io parto da casa con un panino nello zaino , mi faccio qualche curva arrivo a destinazione. mangio godendomi il panorama e torno a casa sorridente
Gia! pensa che noi abbiamo anche portato via la griglia usa e getta comprata alla LIDL, wurstel e pane e abbiamo fatto una mangiata godendoci i vari paesaggi dolomitici
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Re: R: ...e poi d'un tratto rimani solo e le strade non si p
A me poi personalmente frega poco o nulla. Chi c'e' o meno, non nego che in compagnia (dipende poi da chi) sia bello, ma per chi come me della moto ne ha fatto una filosofia di vita capirete bene che e' in contorno.
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Re: ...e poi d'un tratto rimani solo e le strade non si più.
il che conferma che le nuove generazioni alla moto non ci pensano più, e la mancanza di denaro non penso sia la motivazione principale... non è che quando avevo 16-18-20 anni tutti i miei amici fossero benestanti, anzi quasi tutti la moto se l'erano comprata e se la mantenevano lavorando sabato e domenica, poi bastava una enduro 600 di oltre 10 anni o stradali di 15-20 e via... alla fine a quell'età avevamo la moto in 7/8...nella mia classe del liceo ce l'avevamo in 3 il 125, e poi 600/650...e guardacaso la moto ce l'abbiamo ancora tutti dopo 15 anni....oltretutto se eri in un giro di amici che avevano la passione, poi ti veniva per forza...ora invece mi pare che sia calato molto a quell'età il n. di motociclisti... invece negli anni 2000 tantissimi si son comprati la moto per moda, ma passata la moda, se non hai una vera passione, ti liberi anche della motoGian91 ha scritto:dico la mia dal basso dei miei 22 anni freschi freschi.
io studio ancora , se dio vuole questo è l 'ultimo anno.
di soldi ce n'è veramente pochi , a 18 anni il primo pensiero dei miei coetanei è stato prendere la macchina, mia madre quella santa donna per cercare di togliermi da sotto il kulo una moto ha fatto uno sforzo enorme e mi ha regalato la sua vecchia 600 che avrebbe dato dentro per prendere la macchina nuova, valutazione 700€ .
L'ho usata il tempo di riuscire a rivenderla e ho preso subito una moto .. direte voi cosa c'è di strano?
Beh io non conosco altri miei coetanei che hanno fatto questo "sacrificio" e purtroppo questo si riflette nei miei giri , oramai quasi sempre in solitaria e dal raggio di 200 300 km a uscita.
Ho provato a uscire con un altro gruppo qui dalle mie parti ma se non ti fermi a mangiare al ristorante non è un vero giro , e per le mie tasche era troppo.
Io parto da casa con un panino nello zaino , mi faccio qualche curva arrivo a destinazione. mangio godendomi il panorama e torno a casa sorridente
aggiungiamoci anche benzina a 1,70-80 e pure controlli del menga, per forza che la voglia/possibilità scema o passa a molti...
Il titolare dell’Alpen bar di Campigna, in provincia di Forlì, a dominare la Bidentina, lamenta:
“Da primavera fino all’autunno siamo meta per i centauri, ma ora sento motociclisti letteralmente impauriti per i controlli. Al sabato attorno al mio locale c’erano sempre più di duecento motori, adesso se ne vedono appena trenta.”
Gli fa eco il collega dello Chalet il Valico, del tratto appenninico toscano:
“Vediamo sempre meno motociclisti, per noi vuol dire ovviamente meno entrate. Non si possono allontare i motori in questo modo dalla montagna, ci sono tanti turisti che arrivano fin qua sulle due ruote, proprio perchè la strada si presta a questo modo di viaggiare.”
Ultima modifica di enjoyash il mer ago 28, 2013 10:58 am, modificato 1 volta in totale.
Re: ...e poi d'un tratto rimani solo e le strade non si più.
io comunque non amo molto girare in solitaria...il bello del giro in moto, oltre alla guida e ai posti, è anche farsi quelle 2-3 soste per un caffè o un panino e fare 2 chiacchiere, scambiarsi impressioni sul giro, su altre moto ecc. ..girando da solo ovviamente viene meno questo aspetto...ogni tanto ci vado anche da solo in giro, ma raramente e quasi mai per giri lunghi (> 150-200 km)...
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Re: ...e poi d'un tratto rimani solo e le strade non si più.
Comprendo al 100%.
Però è naturale che sia così, succede in moltissimi casi di passioni accumunanti. La gente si sposa, si lascia, nascono figli, problemi di budget ecc. però di motociclisti in giro ce ne sono a iosa e incontrarne lungo la strada è facilissimo.
Qualcuno che si conosce c'è sempre ed un giro iniziato da solo finisce in 3 o 4 , magari, se c'è feeling, con la ripromessa di ritrovarsi.
Non ne farei un dramma
Però è naturale che sia così, succede in moltissimi casi di passioni accumunanti. La gente si sposa, si lascia, nascono figli, problemi di budget ecc. però di motociclisti in giro ce ne sono a iosa e incontrarne lungo la strada è facilissimo.
Qualcuno che si conosce c'è sempre ed un giro iniziato da solo finisce in 3 o 4 , magari, se c'è feeling, con la ripromessa di ritrovarsi.
Non ne farei un dramma
Re: ...e poi d'un tratto rimani solo e le strade non si più.
disse il saggioenjoyash ha scritto:io comunque non amo molto girare in solitaria...il bello del giro in moto, oltre alla guida e ai posti, è anche farsi quelle 2-3 soste per un caffè o un panino e fare 2 chiacchiere, scambiarsi impressioni sul giro, su altre moto ecc. ..girando da solo ovviamente viene meno questo aspetto...ogni tanto ci vado anche da solo in giro, ma raramente e quasi mai per giri lunghi (> 150-200 km)...
So già che quel tuo sorriso mi metterà nei guai
Ogni minuto che passa è un'occasione per rivoluzionare tutto completamente
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giGGGio ha scritto:nuovo club: LMDB... le maiale del blasco ...
IlLupo ha scritto:Vecchio, guarda che è una moto da piega con rayban a goccia... fa di brutto, potrò accarezzare l'asfalto con un mojto in mano e la bandana al collo!
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Re: ...e poi d'un tratto rimani solo e le strade non si più.
Da 2/3 anni ormai il 90% dei miei giri sono in solitaria.... e va bene così, vado al passo che mi pare, dove mi pare e soprattutto in qualsiasi momento ho un attimo di tempo
Non ci sono percorsi più brevi da cercare, c’è la strada in cui credi e il coraggio di andare
Re: ...e poi d'un tratto rimani solo e le strade non si più.
Missà che l'unica alternativa per la prossima stagione, è fare mezze giornate in solitaria a breve raggio e magari una o due pistate l'anno.
Però a sto punto, prenderei qualcosa di più leggero della Versys.
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Re: ...e poi d'un tratto rimani solo e le strade non si più.
beh, io il 99% delle volte esco in solitaria e a corto raggio, per due semplicissimi motovi; il primo è che purtroppo lavoro su turni in ciclo continuo, quindi mi tocca un fine settimana libero ogni sei (pochini per pensare di organizzare uscite); il secondo è che anche mia mogile fa i turni, quindi il tempo da dedicare alla famiglia e già poco e se a questo ci levo anche quello da dedicare alla moto allora non a più senso neanche farsi una famiglia.
Del resto quella santa donna di mia moglie non mi ha mai frenato, anzi ricordo qualche anno fa quando mi disse : " Ma se ti piace così tanto sta moto, ma compratela e vivi felice!".
Eppure anche se non riesco ad usare la moto come vorrei ogni volta che apro il garage e la vedo lì mi si riempie il cuore e quelle poche volte che la uso, sia per fare qualche commissione sia per farmi quei 50/100 Km di curve sfruttando quella mezza giornata libera, mi divero come un bambino.
Purtroppo troppo spesso la passione c'è ma può mancare il tempo o il denaro, o ambedue; nel mio caso manca il tempo, di denaro non ce n'è tantisimo ma non mi voglio lamentare, per la passione quella non manca infatti ho deciso di affiancare alla mia SV una vecchietta, una xt 500 o ducati scrambler da restaurare.
Del resto quella santa donna di mia moglie non mi ha mai frenato, anzi ricordo qualche anno fa quando mi disse : " Ma se ti piace così tanto sta moto, ma compratela e vivi felice!".
Eppure anche se non riesco ad usare la moto come vorrei ogni volta che apro il garage e la vedo lì mi si riempie il cuore e quelle poche volte che la uso, sia per fare qualche commissione sia per farmi quei 50/100 Km di curve sfruttando quella mezza giornata libera, mi divero come un bambino.
Purtroppo troppo spesso la passione c'è ma può mancare il tempo o il denaro, o ambedue; nel mio caso manca il tempo, di denaro non ce n'è tantisimo ma non mi voglio lamentare, per la passione quella non manca infatti ho deciso di affiancare alla mia SV una vecchietta, una xt 500 o ducati scrambler da restaurare.
Re: ...e poi d'un tratto rimani solo e le strade non si più.
eh beh, tu sei fortunello, esci dal garage e iniziano le belle strade...
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Re: ...e poi d'un tratto rimani solo e le strade non si più.
Eh, in effetti non mi posso lamentare, se dalle mie parti c'è qualcosa di buono sono proprio le strade, per fortuna non devo fare km su km per trovarle.enjoyash ha scritto:eh beh, tu sei fortunello, esci dal garage e iniziano le belle strade...
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Re: R: ...e poi d'un tratto rimani solo e le strade non si p
Gia sono d'accordo. Il problema è che di solito davanti ci sono iosniper765 ha scritto:Su questo concordo, capita che andando in compagnia i ritmi siamo più alti... Poi a tutto c'è un limite, se si va troppo oltre io mollo il gas e li lascio andare, ci vediamo al prossimo incrocio, anche se devo dire che ancora non mi è capitato, non esco con pazzi scriteriati.Hellraiser ha scritto:Personalmente, credo che la moto sia un momento per stare con se stessi. Quando sono giù di corda, prendo la moto e vado a farmi un giro, piano, senza spingere, pennellando le curve. Penso ai c@zzi miei, mi faccio le mie sane frullate di cervello e come per magia tutto si sistema e capisco quel che devo capire. E torno a casa rigenerato.
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Re: R: ...e poi d'un tratto rimani solo e le strade non si p
Coatto antico hahahhaHellraiser ha scritto:Gia sono d'accordo. Il problema è che di solito davanti ci sono iosniper765 ha scritto:Su questo concordo, capita che andando in compagnia i ritmi siamo più alti... Poi a tutto c'è un limite, se si va troppo oltre io mollo il gas e li lascio andare, ci vediamo al prossimo incrocio, anche se devo dire che ancora non mi è capitato, non esco con pazzi scriteriati.Hellraiser ha scritto:Personalmente, credo che la moto sia un momento per stare con se stessi. Quando sono giù di corda, prendo la moto e vado a farmi un giro, piano, senza spingere, pennellando le curve. Penso ai c@zzi miei, mi faccio le mie sane frullate di cervello e come per magia tutto si sistema e capisco quel che devo capire. E torno a casa rigenerato.
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Re: R: ...e poi d'un tratto rimani solo e le strade non si p
Io davanti solitamente c'ho zagor ed e' un onore, ma non gli dite che lo.faccio stare avanti solo per rispetto dell'eta' che ha.
Scherzo Oscar il gas glielo da, nei nostri giri curvosi e' bello imparare le traiettorie, pulite, e nella corsia pur con ginocchio quasi sempre giu', insomma non tanto conta quanti ma con chi
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Re: R: ...e poi d'un tratto rimani solo e le strade non si p
zagor ha scritto:sbagli, quelle sono le terre del Re della subequana, colui che le pieghe sono l'unica ragione di vita, un essere metà uomo e metà rsv 1000, sommo maestro di tutti noi..Matrom ha scritto:... Comunque Niko mi è parso di capire che frequenti abbastanza l'aquilano chissà che non ci si è incontrati inconsapevolmente
inviato fra una piega e l'altra
Indubbiamente si parla di me ...
Tornando in argomento, anche per me quest'anno è stato "distaccato", dal punto di vista della moto. Sono riuscito a fare tre uscite in pista, poi mi hanno rubato lo scooter e per ricomprarlo ho azzerato il budget pro-moto. Risultato, zero uscite in strada, uscite in pista rimandate al prossimo anno, forse. Intanto attorno a me sempre più gente che vende e smette e pure io comincio a sentirmi un po' solo e non vi nego che l'idea di smettere mi sale. Purtroppo non è una questione di passione, è che andare in moto costa. Andare in pista, manco a dirlo. Le uscite in strada sembrano sempre più un tiro al bersaglio nei nostri confronti, i continui rincari di assicurazione e benzina ti fanno pensare, in questi tempi in cui ogni euro guadagnato è prezioso. Almeno nel mio caso poi, è un periodo che ho altro per la testa e il tempo libero per usare la moto è diventato proprio poco.
Ultima modifica di gidea75 il gio ago 29, 2013 2:46 pm, modificato 1 volta in totale.