Egitto, che follia!
Egitto, che follia!
L'Egitto è un paese di 85 milioni di abitanti di cui l'80% è di fede mussulmana e il restante 20% è di fede cristiana.
Il popolo ha rimosso con la forza il vecchio presidente Mubarak che regnava in modo arbitrario da 40 anni e con delle elezioni democratiche ha eletto il nuovo presidente Morsi (vicino ai mussulmani).
Dopo un anno di governo, l'esercito con un colpo di stato (e APPARENTEMENTE appoggiato dalla popolazione) ha rimosso il presidente democraticamente eletto e sta massacrando chi denuncia e protesta contro questo colpo di stato bello e buono.
Allora i casi sono due:
1- o si dice apertamente che in Egitto non ci deve più essere un governo di stampo mussulmano, perchè agli egiziani non piace.
Chi protesta fa parte di una piccola minoranza di esaltati, fanatici, integralisti, assimilabili a terroristi che stanno violentando una nazione di quasi 90 milioni di abitanti.
2- o si dice chiaramente che si tratta di colpo di stato e nuova tirannia militare (con il velato benestare dell'occidente che non vedeva di buon occhio un governo mussulmano).
Nel primo caso, via libera totale all'esercito di sparare su chiunque dica mezza parola sul golpe. 1.000 o 10.000 di morti se necessario.
Bisognerebbe lodare l'intervento dei militari, di chi ha permesso il golpe e invitarli a fare azione di cecchinaggio a tappeto su tutti i dimostranti. Se necessario andare casa per casa a ucciderli tutti.
Successivamente, elezioni democratiche e paletti ben fissati sulla nuova costituzione. L'Egitto dovrà diventare un paese democratico e lo stato dovrà essere laico e rispettare tutte le religioni.
Linea dura contro il terrorismo.
Nel secondo caso invece, bisognerebbe indignarsi e schierarsi fermamente in favore dei mussulmani egiziani che hanno subito un colpo di stato e l'annullamento di tutti gli sforzi fatti per eleggere un presidente democraticamente eletto dopo anni di pseudo-dittatura Mubarak.
E bisognerebbe chiedersi come mai l'ONU, la NATO, la NASA, la FGC, cip e ciop e chi più ne ha più ne metta, non intervengano immediatamente ad aiutare la popolazione.
Cos'è la parolina DEMOCRAZIA vale solo se e quando ci piace a noi?
Ma se una nazione elegge un certo partito, con un certo presidente che vuole fare delle certe cose... saranno affari loro o no? Lo ha voluto il popolo di quella nazione, con delle elezioni democratiche.
Insomma, se la maggiorparte degli egiziani stà con l'esercito, chi s'indigna per i morti per me è assimilabile a un terrorista.
Se invece l'esercito sta facendo una cosa contro il volere del popolo, allora i terroristi sono i militari e andrebbero fermati.
Ecco, la questione è questa: la maggioranza del popolo egiziano, con chi sta? Una cosa è certa, alle elezioni democratiche di un anno fa il popolo si era espresso chiaramente. Aveva scelto Morsi.
Quindi in linea di massima, parrebbe che i "fratelli mussulmani" avrebbero ragione e che siamo di fronte a un golpe bello e buono con l'ingresso di una nuova tirannia militare che sta producendo morti e feriti.
Quindi sempre in linea di massima, mi verrebbe da dar ragione a chi protesta, anche se in tutta franchezza non approvo un governo con guida religiosa. Ma quesi però sono fatti loro, hanno il diritto di fare quello che vogliono.
Oppure la maggiorparte degli egiziani stà con l'esercito? Che ne pensate?
Il popolo ha rimosso con la forza il vecchio presidente Mubarak che regnava in modo arbitrario da 40 anni e con delle elezioni democratiche ha eletto il nuovo presidente Morsi (vicino ai mussulmani).
Dopo un anno di governo, l'esercito con un colpo di stato (e APPARENTEMENTE appoggiato dalla popolazione) ha rimosso il presidente democraticamente eletto e sta massacrando chi denuncia e protesta contro questo colpo di stato bello e buono.
Allora i casi sono due:
1- o si dice apertamente che in Egitto non ci deve più essere un governo di stampo mussulmano, perchè agli egiziani non piace.
Chi protesta fa parte di una piccola minoranza di esaltati, fanatici, integralisti, assimilabili a terroristi che stanno violentando una nazione di quasi 90 milioni di abitanti.
2- o si dice chiaramente che si tratta di colpo di stato e nuova tirannia militare (con il velato benestare dell'occidente che non vedeva di buon occhio un governo mussulmano).
Nel primo caso, via libera totale all'esercito di sparare su chiunque dica mezza parola sul golpe. 1.000 o 10.000 di morti se necessario.
Bisognerebbe lodare l'intervento dei militari, di chi ha permesso il golpe e invitarli a fare azione di cecchinaggio a tappeto su tutti i dimostranti. Se necessario andare casa per casa a ucciderli tutti.
Successivamente, elezioni democratiche e paletti ben fissati sulla nuova costituzione. L'Egitto dovrà diventare un paese democratico e lo stato dovrà essere laico e rispettare tutte le religioni.
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Nel secondo caso invece, bisognerebbe indignarsi e schierarsi fermamente in favore dei mussulmani egiziani che hanno subito un colpo di stato e l'annullamento di tutti gli sforzi fatti per eleggere un presidente democraticamente eletto dopo anni di pseudo-dittatura Mubarak.
E bisognerebbe chiedersi come mai l'ONU, la NATO, la NASA, la FGC, cip e ciop e chi più ne ha più ne metta, non intervengano immediatamente ad aiutare la popolazione.
Cos'è la parolina DEMOCRAZIA vale solo se e quando ci piace a noi?
Ma se una nazione elegge un certo partito, con un certo presidente che vuole fare delle certe cose... saranno affari loro o no? Lo ha voluto il popolo di quella nazione, con delle elezioni democratiche.
Insomma, se la maggiorparte degli egiziani stà con l'esercito, chi s'indigna per i morti per me è assimilabile a un terrorista.
Se invece l'esercito sta facendo una cosa contro il volere del popolo, allora i terroristi sono i militari e andrebbero fermati.
Ecco, la questione è questa: la maggioranza del popolo egiziano, con chi sta? Una cosa è certa, alle elezioni democratiche di un anno fa il popolo si era espresso chiaramente. Aveva scelto Morsi.
Quindi in linea di massima, parrebbe che i "fratelli mussulmani" avrebbero ragione e che siamo di fronte a un golpe bello e buono con l'ingresso di una nuova tirannia militare che sta producendo morti e feriti.
Quindi sempre in linea di massima, mi verrebbe da dar ragione a chi protesta, anche se in tutta franchezza non approvo un governo con guida religiosa. Ma quesi però sono fatti loro, hanno il diritto di fare quello che vogliono.
Oppure la maggiorparte degli egiziani stà con l'esercito? Che ne pensate?
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Re: Egitto, che follia!
Non ricordo con esattezza le percentuali, però mi sembra che Morsi avesse un piccolo vantaggio sugli altri, e se consideriamo che sono andati a votare in pochi (devo controllare, ma ricordo circa il 50%), possiamo ben affermare che il Paese è diviso a metà.
Se a questo aggiungiamo che la direzione presa dal governo Morsi era filo mussulmana, possiamo concludere che il governo NON stava tenendo conto della volontà dell'altra parte del popolo (45-50%).
Imporre a metà della popolazione una legislazione basata su una religione che non è di tutti non è il massimo della democrazia.
Fermo restando che la democrazia dovrebbe sempre avere la meglio, mi risulta difficile capire come la democrazia possa coniugarsi con la religione musulmana, nel senso che non si può imporre agli altri ciò che vale per pochi o per la metà del Paese. Facciamo un esempio: perchè nei paesi musulmani, un ateo (giusto per generalizzare), non può bere alcolici o mangiare carne di maiale? Non si tratta forse di un'imposizione assurda? E potremmo continuare con gli esempi.
A mio avviso la laicità di uno Stato è condizione imprescindibile per avere una parvenza di democrazia, pertanto credo che, nonostante i sacrifici umani, il governo Morsi sarebbe stata la soluzione peggiore per l'Egitto.
Se a questo aggiungiamo che la direzione presa dal governo Morsi era filo mussulmana, possiamo concludere che il governo NON stava tenendo conto della volontà dell'altra parte del popolo (45-50%).
Imporre a metà della popolazione una legislazione basata su una religione che non è di tutti non è il massimo della democrazia.
Fermo restando che la democrazia dovrebbe sempre avere la meglio, mi risulta difficile capire come la democrazia possa coniugarsi con la religione musulmana, nel senso che non si può imporre agli altri ciò che vale per pochi o per la metà del Paese. Facciamo un esempio: perchè nei paesi musulmani, un ateo (giusto per generalizzare), non può bere alcolici o mangiare carne di maiale? Non si tratta forse di un'imposizione assurda? E potremmo continuare con gli esempi.
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Re: Egitto, che follia!
Secondo le ultime news, pare che siano in corso manifestazioni nei pressi di diversi resort sul mar Rosso.
Vogliono distruggere il loro Paese che vive di turismo
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Re: Egitto, che follia!
ora capisci perché si unge così tanto le alte sfere militari in Italia...(F35 son solo tangenti mascherate....)

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Re: Egitto, che follia!
Da sempre.........4 politici non riuscirebbero a tenere a bada le rivolte. I militari "pagati" dalla politica sìpeppeunz ha scritto:ora capisci perché si unge così tanto le alte sfere militari in Italia...(F35 son solo tangenti mascherate....)

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Re: Egitto, che follia!
Quoto Rombo, parola per parola!rombocupo77 ha scritto:Non ricordo con esattezza le percentuali, però mi sembra che Morsi avesse un piccolo vantaggio sugli altri, e se consideriamo che sono andati a votare in pochi (devo controllare, ma ricordo circa il 50%), possiamo ben affermare che il Paese è diviso a metà.
Se a questo aggiungiamo che la direzione presa dal governo Morsi era filo mussulmana, possiamo concludere che il governo NON stava tenendo conto della volontà dell'altra parte del popolo (45-50%).
Imporre a metà della popolazione una legislazione basata su una religione che non è di tutti non è il massimo della democrazia.
Fermo restando che la democrazia dovrebbe sempre avere la meglio, mi risulta difficile capire come la democrazia possa coniugarsi con la religione musulmana, nel senso che non si può imporre agli altri ciò che vale per pochi o per la metà del Paese. Facciamo un esempio: perchè nei paesi musulmani, un ateo (giusto per generalizzare), non può bere alcolici o mangiare carne di maiale? Non si tratta forse di un'imposizione assurda? E potremmo continuare con gli esempi.
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Tutti muoiono, non tutti però vivono veramente.
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Re: Egitto, che follia!
l'egitto vive di turismo....ottima idea colpire il turismo.
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Re: Egitto, che follia!
prima o poi con la tobin tax ti inchiappettano 


nothing lasts forever... addio sic. un giorno mi insegnerai a guidare.
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Re: Egitto, che follia!
Ti confermo che Morsi al primo turno ha vinto con il 24.3% con un margine dell'1% sul secondo candidato. Al ballottaggio invece è passato con il 51,7% con un vantaggio del 3,4% rispetto all'altro candidato (Shafiq).rombocupo77 ha scritto:Non ricordo con esattezza le percentuali, però mi sembra che Morsi avesse un piccolo vantaggio sugli altri,
Quindi ha vinto di poco, ma non parliamo di decimali... considerando i quasi 24 milioni di votanti, Morsi è stato scelto da circa 800.000 persone in più degli altri.
L'affluenza alle urne è stata in relazione alla tipologia del paese altissima ma in termini assoluti invece è stata decisamente bassa. Il dato ufficiale è leggermente sotto al 50%.rombocupo77 ha scritto: e se consideriamo che sono andati a votare in pochi (devo controllare, ma ricordo circa il 50%), possiamo ben affermare che il Paese è diviso a metà.
Parlare di paese spaccato a metà però mi sembra un pochino esagerato... il non voto, è una scelta.
Il governo Morsi era più che filo mussulmano... era un papocchio travestito da democrazia... ricordo ancora la mitica frase appena eletto: "Sarò il presidente di tutti gli egiziani"... ormai 'ste pagliacciate le hanno imparate anche loro. E il fatto che non stava tenendo conto delle esigenze di chi non l'aveva votato era perfettamente coerente con quello che era Morsi e per cui era stato eletto. Chi lo ha eletto, voleva esattamente quello. Chi non ha impedito che Morsi venisse eletto, è complice della sua vittoria.rombocupo77 ha scritto:Se a questo aggiungiamo che la direzione presa dal governo Morsi era filo mussulmana, possiamo concludere che il governo NON stava tenendo conto della volontà dell'altra parte del popolo (45-50%).
Le elezioni sono state democratiche, nessuno ha detto che lui sarebbe stato il difensore della democrazia.rombocupo77 ha scritto:Imporre a metà della popolazione una legislazione basata su una religione che non è di tutti non è il massimo della democrazia.
La sua campagna elettorale è stata chiara... votatemi e riporterò l'Islam al centro della vita egiziana... con le buone o con le cattive. E l'hanno votato. L'hanno voluto.
Penso che non è colpa della religione, dell'Islam o dei mussulmani. Semmai la colpa è degli uomini che utilizzano su popolazioni ignoranti, povere, sottosviluppate e in difficoltà lo strumento della religione per far fare alla popolazione quello che vogliono.rombocupo77 ha scritto:Fermo restando che la democrazia dovrebbe sempre avere la meglio, mi risulta difficile capire come la democrazia possa coniugarsi con la religione musulmana, nel senso che non si può imporre agli altri ciò che vale per pochi o per la metà del Paese.
Ma guarda, è talmente assurda che è completamente falsa. Chi ti ha detto questa fesseria? Guarda, io in Egitto ci vado diverse volte all'anno e ti assicuro che puoi bere tranquillamente quello che ti pare. E' il mussulmano che non può bere.rombocupo77 ha scritto:Facciamo un esempio: perchè nei paesi musulmani, un ateo (giusto per generalizzare), non può bere alcolici o mangiare carne di maiale? Non si tratta forse di un'imposizione assurda?
E non ti parlo all'interno del resort sul mar rosso... ti parlo del Cairo, Giza, nel Sinai, Naama, Taba e a salire fino in Israele.
Sullo stato laico, mi trovi pienamente d'accordo. Lo stato è lo stato e la religione è la religione. Mischiare le due cose porta inevitabilmente a degli squilibri e deviazioni poco sane.rombocupo77 ha scritto: E potremmo continuare con gli esempi.
A mio avviso la laicità di uno Stato è condizione imprescindibile per avere una parvenza di democrazia, pertanto credo che, nonostante i sacrifici umani, il governo Morsi sarebbe stata la soluzione peggiore per l'Egitto.
La domanda però è:
Se più della metà delle persone non va a votare e di conseguenza vincono degli esaltati e semi estremisti, è giusto intervenire con la forza? Perchè? Sono loro che l'hanno voluto... sono loro che l'hanno votato e sono sempre loro che non sono andati a votare.
Per me l'esercito non doveva intervenire, bisognava far fare al governo il proprio mestiere e a mandato ultimato tornare democraticamente alle elezioni. A quel punto il popolo poteva decidere se riconfermare Morsi oppure capire che era stato un errore e votare un'altro personaggio.
E cavolo, s'è trattato di un colpo di stato bello e buono con un mare di morti...
Mettere in mezzo l'esercito equivale a dire: "siamo un popolo di imbecilli, che non sanno neppure scegliere chi votare e siamo talmente idioti che dopo 40 anni di semi dittatura di Mubarak, non abbiamo colto l'occasione per esprimere la nostra volontà. Vi prego aiutateci, non sappiamo votare. Scegliete voi chi mettere al governo e governateci perchè noi non siamo capaci.
Però se è così allora bisogna mettere in discussione il concetto stesso di elezioni democratiche... basta vedere quello che succede in italia dove c'è un astensionismo galoppante, un'ignoranza politica mostruosa e tutto viene governato dai tifosi di questo o quell'altro schieramento. Tifosi appunto, che non sanno neppure di cosa stanno parlando.
Boh, io mi auguro tutto il bene possibile per il popolo egiziano ma l'intervento dei militari non lo vedo di buon occhio... la violenza di solito porta violenza. Vedi Palestina e Israele che cavolo hanno combinato in questi anni...

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Re: Egitto, che follia!
Un mio collega di lavoro è stato in Arabia Saudita per 2 anni e mi ha raccontato che lì NON era permesso bere alcolici, neanche agli stranieri (loro lo facevano di nascosto, ma all'interno di un Conpound per stranieri, rischiando comunque dure sanzioni se scoperti).Nytro ha scritto:Penso che non è colpa della religione, dell'Islam o dei mussulmani. Semmai la colpa è degli uomini che utilizzano su popolazioni ignoranti, povere, sottosviluppate e in difficoltà lo strumento della religione per far fare alla popolazione quello che vogliono.rombocupo77 ha scritto:Fermo restando che la democrazia dovrebbe sempre avere la meglio, mi risulta difficile capire come la democrazia possa coniugarsi con la religione musulmana, nel senso che non si può imporre agli altri ciò che vale per pochi o per la metà del Paese.
Ma guarda, è talmente assurda che è completamente falsa. Chi ti ha detto questa fesseria? Guarda, io in Egitto ci vado diverse volte all'anno e ti assicuro che puoi bere tranquillamente quello che ti pare. E' il mussulmano che non può bere.rombocupo77 ha scritto:Facciamo un esempio: perchè nei paesi musulmani, un ateo (giusto per generalizzare), non può bere alcolici o mangiare carne di maiale? Non si tratta forse di un'imposizione assurda?
E non ti parlo all'interno del resort sul mar rosso... ti parlo del Cairo, Giza, nel Sinai, Naama, Taba e a salire fino in Israele.
Sullo stato laico, mi trovi pienamente d'accordo. Lo stato è lo stato e la religione è la religione. Mischiare le due cose porta inevitabilmente a degli squilibri e deviazioni poco sane.rombocupo77 ha scritto: E potremmo continuare con gli esempi.
A mio avviso la laicità di uno Stato è condizione imprescindibile per avere una parvenza di democrazia, pertanto credo che, nonostante i sacrifici umani, il governo Morsi sarebbe stata la soluzione peggiore per l'Egitto.
La domanda però è:
Se più della metà delle persone non va a votare e di conseguenza vincono degli esaltati e semi estremisti, è giusto intervenire con la forza? Perchè? Sono loro che l'hanno voluto... sono loro che l'hanno votato e sono sempre loro che non sono andati a votare.
Per me l'esercito non doveva intervenire, bisognava far fare al governo il proprio mestiere e a mandato ultimato tornare democraticamente alle elezioni. A quel punto il popolo poteva decidere se riconfermare Morsi oppure capire che era stato un errore e votare un'altro personaggio.
E cavolo, s'è trattato di un colpo di stato bello e buono con un mare di morti...
L'Egitto di Morsi non era ancora l'Arabia Saudita ma posso ragionevolmente pensare che la deriva islamista non sarebbe tardata ad arrivare, infatti le prime leggi andavano in quella direzione.
Per quanto riguarda le libere elezioni al termine del mandato Morsi, beh ho i miei seri dubbi che si sarebbero mai tenute, infatti dopo neanche un anno lo stesso presidente si era arrogato il diritto di rendere INAPPELLABILI e INATTACCABILI, anche di fronte alla magistratura, le proprie decisioni.
Credere che un personaggio di questo tipo possa indire libere elezioni è come credere alle favole ed io non ci credo.
Detto questo, penso che l'intervento dei militari sia stato un colpo di Stato, ma allo stesso tempo credo che questo sia stato il male minore per chi NON vuole vivere secondo i precetti religiosi dei Fratelli Musulmani (oltre il 50% della popolazione).
P.S. in TV hanno detto intervistato un egiziano che ha affermato che nelle zone più povere e degradate, persone semianalfabete sono state comprate con piccole elargizioni di beni di prima necessità (pane, sale, zucchero).
Credo che la stessa cosa possa essere successa anche dall'altra parte politica, tuttavia ciò fa capire come un voto non cosciente valga veramente poco.
Re: Egitto, che follia!
L'Arabia Saudita non la conosco, quindi non parlo. Però ti posso assicurare che in Egitto non era così. Io al Cairo andavo tranquillamente a prendere la birra. Cioè non è che lo facevo io da incosciente eh... si poteva fare benissimo.rombocupo77 ha scritto:Un mio collega di lavoro è stato in Arabia Saudita per 2 anni e mi ha raccontato che lì NON era permesso bere alcolici, neanche agli stranieri (loro lo facevano di nascosto, ma all'interno di un Conpound per stranieri, rischiando comunque dure sanzioni se scoperti).
In Egitto non sono tutti mussulmani quindi devono per forza di cosce lasciare la libertà agli altri. Cosa che non credo possa avvenire in Arabia Saudita dove i cristiani si conteranno sulla punta delle dita della mano monca di capitan uncino...
Penso anch'io che ci sarebbe stata un certa deriva islamista ma comunque c'erano i cristiani copti che avrebbero arginato il fenomenorombocupo77 ha scritto:L'Egitto di Morsi non era ancora l'Arabia Saudita ma posso ragionevolmente pensare che la deriva islamista non sarebbe tardata ad arrivare, infatti le prime leggi andavano in quella direzione.
Ok ma questo non lo sappiamo. Si sarebbe potuto provare a far lavorare il governo e se poi si fosse trasformato di nuovo in una semi dittatura sul modello Mubarak allora scatenare l'esercito. Hanno fatto saltare Mubarak, avrebbero potuto far saltare chiunque.rombocupo77 ha scritto:Per quanto riguarda le libere elezioni al termine del mandato Morsi, beh ho i miei seri dubbi che si sarebbero mai tenute, infatti dopo neanche un anno lo stesso presidente si era arrogato il diritto di rendere INAPPELLABILI e INATTACCABILI, anche di fronte alla magistratura, le proprie decisioni.
Credere che un personaggio di questo tipo possa indire libere elezioni è come credere alle favole ed io non ci credo.
I politici non hanno nessun potere. Sono i militari il vero potere. E infatti Mubarak è saltato, Morsi è saltato e i militari sono al potere.
No questo non è vero... se fosse così io sarei il primo a dire che hanno fatto benissimo.rombocupo77 ha scritto:Detto questo, penso che l'intervento dei militari sia stato un colpo di Stato, ma allo stesso tempo credo che questo sia stato il male minore per chi NON vuole vivere secondo i precetti religiosi dei Fratelli Musulmani (oltre il 50% della popolazione).
Ma la maggiorparte della popolazione in egitto è mussulmana e non ha la minima intenzione di non seguire certi precetti religiosi... anzi. A questi poi ci sono gli estremisti che sono un'altra parrocchia e sono quelli che fanno i disastri.
Quello che fanno vedere in televisione però lasciamolo in televisione... o per lo meno prendiamolo con le molle. Me lo ricordo ancora quando io ero in piazza tahrir a mangiare in un bar e su RAI1 facevano vedere in DIRETTA da piazza tahrir che c'erano i carri armati e si sparavano... Per non parlare dei blindati e i militari nei resort CHE NON SI SONO MAI VISTI.rombocupo77 ha scritto:P.S. in TV hanno detto intervistato un egiziano che ha affermato che nelle zone più povere e degradate, persone semianalfabete sono state comprate con piccole elargizioni di beni di prima necessità (pane, sale, zucchero).
Credo che la stessa cosa possa essere successa anche dall'altra parte politica, tuttavia ciò fa capire come un voto non cosciente valga veramente poco.
Propaganda bella e buona. Ti fanno vedere quello che vogliono.
Quanto al voto consapevole e cosciente... guarda che in italia è uguale. Mi ricordo benissimo da piccolo il politico di turno che faceva arrivare le cassette della frutta a gratiss per comprarsi il voto... oppure quell'altro politichetto che dava le schede elettorali già segnate e tu dovevi riportagli la scheda bianca... in cambio lui ti agevolava in questa o quest'altra cosa.
O vogliamo parlare di quell'altro fenomeno che ha mandato una letterina a casa degli italiani con la restituzione della rata dell'IMU? Le vecchine stanno ancora a fare la fila alle poste!
Quando c'è ignoranza e povertà è facile sfruttare la gente.
Io avrei provato a far fare il proprio corso a Morsi in modo che la popolazione potesse prendere coscienza della cosa... se poi gli stava bene restare sotto un nuovo Mubarak sarebbero stati affari loro... altrimenti, a casa Morsi con tutti i mezzi, anche con l'intervento esterno.
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Re: Egitto, che follia!
La popolazione si è ribellata prontamente a Morsi, soltanto dopo è interventuto l'esercito, quindi direi che la prova è stata fatta ed è durata veramente poco.Nytro ha scritto:
Io avrei provato a far fare il proprio corso a Morsi in modo che la popolazione potesse prendere coscienza della cosa... se poi gli stava bene restare sotto un nuovo Mubarak sarebbero stati affari loro... altrimenti, a casa Morsi con tutti i mezzi, anche con l'intervento esterno.
Morsi ha esagerato con l'autoritarismo, ponendosi al di sopra della legge
Re: Egitto, che follia!
Solo una parte della popolazione si è ribellata a Morsi (quella che ha perso le elezioni)... ma un'alta parte, quella che ha vinto le elezioni democratiche, quella che si è ribellata al colpo di stato, quella che appoggiava Morsi è scesa nelle strade a combattere con tutto quello che aveva contro l'esercito, le ruspe, i blindati, sacrificando la propria vita per il loro ideale di Egitto. E' stato versato tantissimo sangue.rombocupo77 ha scritto:La popolazione si è ribellata prontamente a Morsi, soltanto dopo è interventuto l'esercito, quindi direi che la prova è stata fatta ed è durata veramente poco.Nytro ha scritto:
Io avrei provato a far fare il proprio corso a Morsi in modo che la popolazione potesse prendere coscienza della cosa... se poi gli stava bene restare sotto un nuovo Mubarak sarebbero stati affari loro... altrimenti, a casa Morsi con tutti i mezzi, anche con l'intervento esterno.
Morsi ha esagerato con l'autoritarismo, ponendosi al di sopra della legge
E' questo che a me non va giù... il fatto che si va tanto sbandierando la democrazia e la pace e poi invece si appoggiano colpi di stato feroci e sanguinosi a danno di un presidente democraticamente eletto.
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