
sondaggio elezioni
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Re: sondaggio elezioni
q8 tequi... ma anziché quotare, perché non mettete il pulsante "mi piace"? 

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Re: sondaggio elezioni
emh... hai scritto la parola parlamentare un sacco di volte... mi sa che ti tocca rileggere l'articolo... chiaramente Uriel non parla di parlamentari ma di MINISTRI (ed in un paio di casi di PREMIER) ;-)Hellraiser ha scritto:Dico che a me, personalmente, Uriel non è mai piaciuto, anche se a volte ho condiviso qualche sua opinione. Non questa.
Io rimango dell'idea che il politico debba saper fare il politico. Punto. Deve conoscere il mestiere, la retorica, l'arte di convincere. Ma questo senza l'intelligenza e l'onestà sono armi di distruzione e non di costruzione di un futuro migliore. Un politico onesto, sa di chi fidarsi, sa quali idee possano essere valide e quali no. Ma sa anche quando le sue scelte sono state sbagliate. Perché può anche capitare di sbagliare, l'importante è avere l'umiltà di chiedere scusa e abbracciare un nuovo e più proficuo punto di vista. Anche se proposto dall'opposizione. Ma come in ogni mestiere, arrivare a padroneggiare i mezzi della politica richiede tempo. Tuttavia, quello che manca per rendere i vecchi politici, dei VERI politici è l'onestà. Senza questa cardinale qualità, tanto vale non votare, perché nulla di ciò che verrà fatto potrà tornare a favore del cittadino medio.
Concordo con enjoy quando dice che devi capire ciò che voti. Ma è utopia pensare che un politico abbia conoscenze approfondite di tutto quanto. Il parlamentare può anche non capire. Ma è suo precipuo dovere informarsi e pretendere che gli venga spiegata una determinata soluzione al fine di poter votare con coscienza. In fondo, non ha (o non dovrebbe avere) un dolce prepuzio umano d'altro da fare nella vita, se non servire il cittadino e il paese con responsabilità. Allo stesso tempo, la sua comprensione dell'argomento si ferma quando iniziano i tecnicismi. Se dovessimo sviluppare un programma di contabilità, vi posso dire quale sia il modo migliore per farlo. Ve lo può anche dire un altro programmatore, affermando cose diverse da quelle che affermo io. E a questo punto, a parità di competenze, come fare a capire, da profano, chi dei due propone la soluzione migliore? Diventa difficile. Perché o, in un dibattito tecnico, uno dei due da evidenti segni di impossibilità a ribattere gli argomenti dell'avversario (anche se questo potrebbe derivare non solo da una carenza tecnica, ma anche anche dal carattere introverso di uno degli interlocutori, dalla minore abilità retorica o dal fatto che alcune risposte necessitano di un'attenta riflessione) oppure un profano non è in grado di capire, da solo, chi abbia ragione. E allora è necessario creare un pool a cui sottoporre il problema e dal quale avere riscontri oggettivi. Un pool di specialisti indipendenti e capaci.
Ovviamente questo non può farlo ogni singolo parlamentare, e in più per ogni materia di dibattito. Deve essere fatto dal partito d'appartenenza. In questo modo ogni parlamentare potrà avere delle relazioni che illustrino la bontà o meno del progetto di legge in esame.
Il punto dove Uriel nel suo articolo fallisce è proprio questo. Nel pensare che un politico possa essere competente un tutte le materie immaginabili e potenzialmente abbracciabili dalle leggi che il parlamento è chiamato a fare. Tuttavia, onestà e intelligenza (che ricordiamolo, non si imparano all'università) possono far sì che un parlamentare possa ugualmente raggiungere un certo grado di competenza, caso per caso, in grado di fargli decidere se il progetto di legge merita o meno le energie necessarie per proporlo al parlamento ed eventualmente per battagliare al fine di farlo diventare legge.
Io non credo, tuttavia, nel governo dei tecnici. Perché non siamo numeri e perché, come dicevo prima di Monti e come successivamente è stato dimostrato dai fatti (l'istat ha dichiarato che, con il governo monti, il pil è sceso del 2,6%), una certa politica può funzionare per una certa popolazione, ma non per un'altra. I paesi non sono dei numeri e non lo saranno mai e chi vuole governare attraverso i numeri non farà che discriminazioni, dato che i numeri, più sono grandi, più attirano l'attenzione delle scelte di governo. Per ciò il discernimento di una classe politica onesta e intelligente è essenziale per mediare tra i numeri e il bene comune. Non a caso la politica è una materia UMANISTICA.
Detto questo, le ultime dichiarazioni di Grillo mi hanno un po' spaventato. Ma, come ho detto più volte, aspetterò almeno la conclusione della prima legislatura per decidere se rivotarlo oppure no. A meno che non faccia cazzate troppo grosse.
E vista in quest'ottica, tu a capo del ministero dell'economia non ci metti uno che non sa cosa sia la moneta.
Viceversa, a capo del ministero della sanità non ci metti un industriale ma magari un medico o un primario.
E via così. Credo suoni tutto un pelino meglio...
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Re: sondaggio elezioni
Scusami l'ho letto in fretta perché avevo del lavoro da sbrigare. Per quanto riguarda i ministri il discorso è diverso e l'avevo già scritto prima: il ministro si occupa di questioni verticali all'interno del governo e deve, chiaramente, essere competente relativamente alla materia amministrata.
Il problema è che i ministri non li scegliamo noi. Quindi Uriel ha poco da incazzarsi. Vero è che molti nomi vengono fatti in campagna elettorale. Ma altrettanto vero è che possono cambiare, come già successo. Per non parlare della loro sostituzione in corsa.
Il problema è che i ministri non li scegliamo noi. Quindi Uriel ha poco da incazzarsi. Vero è che molti nomi vengono fatti in campagna elettorale. Ma altrettanto vero è che possono cambiare, come già successo. Per non parlare della loro sostituzione in corsa.
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Re: sondaggio elezioni
ma ti pare...Hellraiser ha scritto:Scusami l'ho letto in fretta perché avevo del lavoro da sbrigare.

allora siamo d'accordoHellraiser ha scritto:Per quanto riguarda i ministri il discorso è diverso e l'avevo già scritto prima: il ministro si occupa di questioni verticali all'interno del governo e deve, chiaramente, essere competente relativamente alla materia amministrata.
Hellraiser ha scritto:Il problema è che i ministri non li scegliamo noi.
no... però come hai scritto tu dopo:
E già questo dovrebbe darti una piccola indicazione su come un partito prende in considerazione un problema. Da un punto di vista tecnico (risolvere) o da un punto di vista politico (mediare).Hellraiser ha scritto:Vero è che molti nomi vengono fatti in campagna elettorale.
Vero... verissimo. Pero poi a bocce ferme, al momento di riandare alle elezioni, che non mi si tirino fuori le storie sull'incompetenza o meno di un dato ministro (sempre della posizione politica avversa).Hellraiser ha scritto:Ma altrettanto vero è che possono cambiare, come già successo. Per non parlare della loro sostituzione in corsa.
Perchè se lo si fa con l'M5S (che ho votato NDR), allora io rigiro la frittata e chiedo il CV di tutti i ministri che ci sono stati... e parecchi nodi potrebbero venire al pettine.
E se non basta il CV (perchè si sa... il CV potrebbe significare poco) allora rincaro la dose, e chiedo cosa ha fatto questo o quel ministro per meritarsi la carica, o cosa a fatto nella precedente legislatura per meritarsi la riconferma nella nuova.
E li sono caxxi...
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Re: sondaggio elezioni
perocoloso. ma forse perche' vediamo la dittatura del passato.
la democrazia diretta non sara' mai possibile. e tutte le democrazie, se tali sono mai state, come ogni forma di governo del gregge e' destinata a scomparire. come ogni cosa non puo' esistere per sempre. essa stessa si evolvera' in qualcosa che ora e' inimmaginabile.
sempre che l'umanita' intera non faccia il botto prima
che poi ditemi che democrazia e' questa. uno carta fondamentale alla mano arriva davanti al giudice dei giudici. ed il giudice dei giudici, chesso', non dichiara la qual cosa incostituzionale non preche' non lo sia, ma perche' ad esempio guai a creare una nuova spesa..
e patatract nel popo' del poveraccio di ogni giorno inpisellato nero contro lo stato. ed a sto punto chie me la fa fare di. e da qui si spartiscono le acque alla mose'
ci illudiamo di vivere in una democrazia. ci riempiamo la bocca che siamo sovrani. nella realta' non contiamo un membro
eppure ci turba cosi' tanto e siamo pronti a fare quelle scenate nelle piazze che non sono ne carne ne pesce. solo perche' si sente odore che qualcuno ci tolga qualcosa che in fin dei conti non abbiamo
la democrazia diretta non sara' mai possibile. e tutte le democrazie, se tali sono mai state, come ogni forma di governo del gregge e' destinata a scomparire. come ogni cosa non puo' esistere per sempre. essa stessa si evolvera' in qualcosa che ora e' inimmaginabile.
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che poi ditemi che democrazia e' questa. uno carta fondamentale alla mano arriva davanti al giudice dei giudici. ed il giudice dei giudici, chesso', non dichiara la qual cosa incostituzionale non preche' non lo sia, ma perche' ad esempio guai a creare una nuova spesa..
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Re: sondaggio elezioni
la cosa deprimente è che oltre il 70% degli elettori italiani ha deciso, per inesperienza o per volontà precisa, di votare (o non votare) in modo da rendere impossibile l'ottenimento delle riforme necessarie per la salute e la sopravvivenza dello stato Italia.
lascio a voi intendere di quali elettori si parla.... una cosa però era chiara anche a priori: le RIFORME REALI (sanità, lavoro, liberalizzazioni di categoria, fiscale, burocrazia) non si ottengono senza il dialogo e con il semplice populismo.
La politica sarà anche malata ma è il paese che va riformato.
lascio a voi intendere di quali elettori si parla.... una cosa però era chiara anche a priori: le RIFORME REALI (sanità, lavoro, liberalizzazioni di categoria, fiscale, burocrazia) non si ottengono senza il dialogo e con il semplice populismo.
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Re: sondaggio elezioni
Ma perché è successo questo? proviamo ad analizzare le cause e vediamo di chi è la colpa.killer ha scritto: la cosa deprimente è che oltre il 70% degli elettori italiani ha deciso, per inesperienza o per volontà precisa, di votare (o non votare) in modo da rendere impossibile l'ottenimento delle riforme necessarie per la salute e la sopravvivenza dello stato Italia.
lascio a voi intendere di quali elettori si parla.... una cosa però era chiara anche a priori: le RIFORME REALI (sanità, lavoro, liberalizzazioni di categoria, fiscale, burocrazia) non si ottengono senza il dialogo e con il semplice populismo.
La politica sarà anche malata ma è il paese che va riformato.
Fino ad ora la politica s'è preoccupata di alcuni punti fondamentali:
1 - I propri interessi, messi al disopra di qualsiasi altra cosa
2 - Di seguire le direttive della UE
3 - Di seguire le direttive della finanza
Il punto 1 mi sembra indiscutibile. Per quanto riguarda i punti 2 e 3, quali sono stati gli interventi eseguiti?
1 - Tagli a tutti i servizi pubblici: sanità, istruzione, sicurezza, cultura ecc. ecc. In 30 anni hanno creato una generazione di laureati ignoranti e di operai completamente ebeti, facilmente controllabili attraverso promesse elettorali mai mantenute. La corruzione ha toccato dei picchi ignobili tanto da entrare in quei palazzi che dovrebbero ospitare gli istituti a difesa dei cittadini: i sindacati, che ormai non hanno più nessun potere perché si sono lasciati acquistare a suon di laute mazzette per far passare leggi che hanno sempre più ridotto il rapporto di forze tra i datori di lavoro e i lavoratori. Le infrastrutture delle città sono degradate: strade fatiscenti, ospedali sempre meno efficienti fino a toccare punte di negligenza assurde (in particolare al sud), ticket sempre più cari, servizi pubblici inefficienti, una deregolamentazione in campo edile e nessuna garanzia che, acquistato un immobile con un mutuo trentennale, tu possa godere della tua abitazione in quanto magari sono presenti vizi talmente grossolani di cui il costruttore non si fa carico, da necessitare interventi di ristrutturazione e messa a norma pagati dagli stessi condomini. E il cittadino non ha nemmeno i mezzi per difendersi perché non esistono leggi in grado di permettergli di essere risarcito per un servizio mal prestato o un lavoro non eseguito a regola d'arte.
2 - Per andare in contro ai poteri economici, sono sorti contratti che hanno ridotto i lavoratori in schiavitù, senza la benché minimo potere contrattuale o di rivalsa nei confronti di ingiustizie: non solo i cocopro, ma anche (e ancora peggio) le false partite IVA, che vengono pagate anche a 120 giorni!!! E nessuno fa nulla! Per non parlare dell'assurdità degli studi di settore. Non solo: lo stato fa cassa attraverso un torchio su qualsiasi cazzata, siamo costretti a pagare tutto fino all'ultimo centesimo, ma se lo stato è a credito se la prende comoda ed eroga il dovuto con anni di ritardo. Si sono inventati una crisi dal nulla, crisi che pagano soltanto le fasce deboli di popolazione.
E questo è colpa NOSTRA, mia e vostra, che abbiamo permesso a questi cialtroni di ridurre il paese in questo stato pietoso, abboccando a tutte le loro cazzate.
Ovviamente i due punti sono strettamente collegati. Potrei andare avanti ancora con molti altri esempi, ma la cosa importante da analizzare è che hanno lasciato che la popolazione si impoverisse intellettualmente per poterla meglio controllare, senza comprendere il rischio che c'era dietro questo. E il rischio s'è manifestato quando, dopo aver ridotto il popolo ignorante allo stremo e aver fatto crescere la rabbia a livelli mai visti prima, è arrivato uno come grillo che li ha fregati con i loro stessi metodi: facendo promesse da marinaio e, contemporaneamente, scagliandosi contro alla casta che ha ridotto alla fame la maggior parte della nazione.
Per ciò, se siamo arrivati a questo punto, non è colpa di grillo o della debolezza del PD. E' colpa NOSTRA, di tutti noi. Che abbiamo permesso a gente come quella di fare scempio di quello che una volta era considerata la quinta potenza economica al mondo! Inutile urlare all'ignoranza del 70% della popolazione. Perché quell'ignoranza è stata resa possibile dai tagli all'educazione da una parte e dall'allontanamento dai sindacati e dalla vita politica dall'altra.
Il paese va riformato? Verissimo. Vanno riformate le istituzioni, vanno aumentati i finanziamenti ai servizi sociali, la capacità del cittadino di far valere i propri diritti di fronte a torti palesi. Va creato un sistema che sin dalla scuola insegni al cittadino quali sono i propri doveri, ma anche i propri diritti. Il cittadino non è una bestia, non è una macchina da produzione che quando invecchia e diventa improduttiva può essere abbandonata nella spazzatura, non deve semplicemente sopravvivere. Deve essere garantito un tenore di vita decoroso, una sicurezza sociale ed economica che oggi non c'è. Bisogna educare le masse alla responsabilità, non alle furberie. Chi non ha nulla, cercherà di ottenere qualcosa con qualsiasi mezzo, lecito o illecito.
Se uno stato abbandona il cittadino, il cittadino si sente autorizzato a fare altrettanto. Ma com'è che non si capisce questa semplice verità, io non l'ho mai capito. E' solo colpa nostra. Ma oggi, purtroppo, non c'è più tempo per cambiare rotta. E' necessaria una rivoluzione, un cambio della guardia.
Chi è causa del proprio male, quindi, pianga se stesso.
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Re: sondaggio elezioni
io quoto hell
e' sotto agli occhi di tutti
che i patti di austerita' voluti dall'unione europea non funzionano
ma tamponano solo un po' i problemi superficiali senza risolvere nulla
vedi oltre all'italia, i casi di spagna, il portogallo di oggi e prima ancora la grecia
ormai sono anni che inneggio alla rivoluzione
solo cosi' si potra' cambiar rotta o voltare pagina davvero
e superare questo momento, fatto di anni vissuti sempre piu' sul baratro...fino ai confini remoti d'europa.
e' sotto agli occhi di tutti
che i patti di austerita' voluti dall'unione europea non funzionano
ma tamponano solo un po' i problemi superficiali senza risolvere nulla
vedi oltre all'italia, i casi di spagna, il portogallo di oggi e prima ancora la grecia
ormai sono anni che inneggio alla rivoluzione
solo cosi' si potra' cambiar rotta o voltare pagina davvero
e superare questo momento, fatto di anni vissuti sempre piu' sul baratro...fino ai confini remoti d'europa.
"Cominciate col fare cio' che e' necessario, poi cio' che e' possibile.
E un giorno, all'improvviso vi scoprirete a fare l'impossibile."
(Francesco d'Assisi)
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Re: sondaggio elezioni
sono d'accordo ma non del tutto:
DISCORSO TAGLI
Premessa importante: i tagli sono necessari.
Quando le uscite superano le entrate, o si aumentano le entrate (debito e tasse) o si riducono le uscite (tagli).
I primi due direi che sono abbastanza alti, l'unica vera soluzione è la riduzione della spesa pubblica.
in uno stato CHE FUNZIONA esistono alcuni fattori di base:
1. le tasse le pagano TUTTI
2. il debito è commisurato all'uso: ci si indebita per raggiungere un risultato, non per pagare altro debito
3. i servizi fondamentali sono disponibili ed accessibili PER TUTTI, i servizi accessori (non fondamentali) sono disponibili ma non sono gratuiti, i servizi inutili non esistono.
in Italia le tasse le pagano in pochi, il debito serve solo per ripagare gli interessi, e i servizi non fondamentali e inutili sono assolutamente la maggioranza, e spesso sono inefficienti al massimo.
A questo punto, per rientrare in gioco è necessario tagliare: bisogna però tagliare chirurgicamente, non con la mannaia, e bisogna RIDURRE I PRIVILEGI di alcuni per aumentare quelli degli altri.
il che ci porta al secondo punto
DISCORSO LAVORO
Premessa: il lavoro non è un diritto fondamentale del cittadino, è un diritto acquisito con determinati requisiti: onestà, capacità, volontà.
Un disonesto incapace non qualificato che non ha voglia di lavorare NON HA IL DIRITTO di lavorare. Occupa semplicemente il posto di qualcuno che avrebbe un operato migliore del suo.
Il problema italiano (e spagnolo, e di un sacco di altri paesi in difficoltà) non sono i contratti precari di per sè, o lo sfruttamento del lavoratore: il problema PRINCIPALE è che esistono due o più livelli di impiego che non sono ASSOLUTAMENTE democratici o meritocratici, e si basano su privilegi e favoritismi che sono un retaggio del dopoguerra e del boom economico.
In italia ci sono MILIONI di persone sottoqualificate con un lavoro sicuro, sovra-stipendiato, troppo semplice, e molto spesso inutile.
Io lavoro a contatto con la sanità in una regione che ha alcune punte di eccellenza nel settore... e non inizio neanche a raccontarvi cosa vedo tutti i giorni e cosa sono obbligato a combattere. Non oso immaginare altrove.
Non si può avere una parte del paese pagata per non fare NIENTE e pretendere che l'altra parte del paese arrivi alle stesse condizioni economiche... non esiste, prima si RIFORMA (anche a costo di tagliare posti, lasciare gente a casa, rovinare famiglie... non raccontiamocela, una riforma seria produrrebbe anche questo, purtroppo) e si creano le basi per la crescita e per l'occupazione.. e poi se ne può parlare.
L'italiano medio è convinto che i soldi crescano sugli alberi, che buona parte del raccolto spetti a lui, e che in ogni caso dovrebbero portarglieli a casa perchè lui non ha certo intenzione di alzarsi presto per raccoglierli.
con questa mentalità non si va lontano (Hell, non sto assolutamente dicendo che è la tua eh! parlo in generale, anzi!).
E non ci si può aspettare di fare la frittata senza rompere le uova: se tutti devono avere la possibilità di lavorare, imparare, vivere decentemente.... alcuni (tanti) dovranno rinunciare a qualcosa.
DISCORSO TAGLI
Premessa importante: i tagli sono necessari.
Quando le uscite superano le entrate, o si aumentano le entrate (debito e tasse) o si riducono le uscite (tagli).
I primi due direi che sono abbastanza alti, l'unica vera soluzione è la riduzione della spesa pubblica.
in uno stato CHE FUNZIONA esistono alcuni fattori di base:
1. le tasse le pagano TUTTI
2. il debito è commisurato all'uso: ci si indebita per raggiungere un risultato, non per pagare altro debito
3. i servizi fondamentali sono disponibili ed accessibili PER TUTTI, i servizi accessori (non fondamentali) sono disponibili ma non sono gratuiti, i servizi inutili non esistono.
in Italia le tasse le pagano in pochi, il debito serve solo per ripagare gli interessi, e i servizi non fondamentali e inutili sono assolutamente la maggioranza, e spesso sono inefficienti al massimo.
A questo punto, per rientrare in gioco è necessario tagliare: bisogna però tagliare chirurgicamente, non con la mannaia, e bisogna RIDURRE I PRIVILEGI di alcuni per aumentare quelli degli altri.
il che ci porta al secondo punto
DISCORSO LAVORO
Premessa: il lavoro non è un diritto fondamentale del cittadino, è un diritto acquisito con determinati requisiti: onestà, capacità, volontà.
Un disonesto incapace non qualificato che non ha voglia di lavorare NON HA IL DIRITTO di lavorare. Occupa semplicemente il posto di qualcuno che avrebbe un operato migliore del suo.
Il problema italiano (e spagnolo, e di un sacco di altri paesi in difficoltà) non sono i contratti precari di per sè, o lo sfruttamento del lavoratore: il problema PRINCIPALE è che esistono due o più livelli di impiego che non sono ASSOLUTAMENTE democratici o meritocratici, e si basano su privilegi e favoritismi che sono un retaggio del dopoguerra e del boom economico.
In italia ci sono MILIONI di persone sottoqualificate con un lavoro sicuro, sovra-stipendiato, troppo semplice, e molto spesso inutile.
Io lavoro a contatto con la sanità in una regione che ha alcune punte di eccellenza nel settore... e non inizio neanche a raccontarvi cosa vedo tutti i giorni e cosa sono obbligato a combattere. Non oso immaginare altrove.
Non si può avere una parte del paese pagata per non fare NIENTE e pretendere che l'altra parte del paese arrivi alle stesse condizioni economiche... non esiste, prima si RIFORMA (anche a costo di tagliare posti, lasciare gente a casa, rovinare famiglie... non raccontiamocela, una riforma seria produrrebbe anche questo, purtroppo) e si creano le basi per la crescita e per l'occupazione.. e poi se ne può parlare.
L'italiano medio è convinto che i soldi crescano sugli alberi, che buona parte del raccolto spetti a lui, e che in ogni caso dovrebbero portarglieli a casa perchè lui non ha certo intenzione di alzarsi presto per raccoglierli.
con questa mentalità non si va lontano (Hell, non sto assolutamente dicendo che è la tua eh! parlo in generale, anzi!).
E non ci si può aspettare di fare la frittata senza rompere le uova: se tutti devono avere la possibilità di lavorare, imparare, vivere decentemente.... alcuni (tanti) dovranno rinunciare a qualcosa.
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Re: sondaggio elezioni
è questo quello che pensa il Movimento 5 stelle?una deregolamentazione in campo edile
che sia stata favorita una deregolamentazione in campo edile? ma stiamo scherzando?
no davvero, mi pigli per il kulo?

Re: sondaggio elezioni
Non c'entra niene M5S.supercaif ha scritto:è questo quello che pensa il Movimento 5 stelle?una deregolamentazione in campo edile
che sia stata favorita una deregolamentazione in campo edile? ma stiamo scherzando?
no davvero, mi pigli per il kulo?
Sta dicendo cosa è stato fatto per fottere il paese
Es.
Fino ad ora la politica s'è preoccupata di alcuni punti fondamentali:
1) I propri interessi, messi al disopra di qualsiasi altra cosa
2) bla bla bla
Il punto 1 mi sembra indiscutibile. Per quanto riguarda i punti 2 e 3, quali sono stati gli interventi eseguiti?
bla bla bla una deregolamentazione in campo edile bla bla bla
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Re: sondaggio elezioni
ch1co grazie, so leggere
Non è che non creda che Hell riesca a fare un ragionamento di suo (lo conosco di persona, so chi è), è che sò che è legato al M5S, voleva candidarsi in un comne qui vicino.
Ripeto, so benissimo che è in grado di formulare un pensiero da solo, la mia IMPRESSIONE è che derivi da discorsi sentiti da qualcuno del movimento, in quanto hell (marcos) sò che mestiere fa e nulla centra con l'edilizia per poter dire che è stata deregolarizzata.
E comunque sà rispondere da solo
Non è che non creda che Hell riesca a fare un ragionamento di suo (lo conosco di persona, so chi è), è che sò che è legato al M5S, voleva candidarsi in un comne qui vicino.
Ripeto, so benissimo che è in grado di formulare un pensiero da solo, la mia IMPRESSIONE è che derivi da discorsi sentiti da qualcuno del movimento, in quanto hell (marcos) sò che mestiere fa e nulla centra con l'edilizia per poter dire che è stata deregolarizzata.
E comunque sà rispondere da solo

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Re: sondaggio elezioni
Grazie per la fiducia 
per la deregolamentazione del settore edile parlo dei millemila condoni schifosi e perché in questi giorni assisto a cose orripilanti: gli operai vengono licenziati e assunti a partita iva, pagati a 120 giorni, qualche volta non pagati nemmeno. Non possono fare causa 1) perché sono ignoranti e hanno paura e 2) perché le imprese sono talmente in bilico che non aspettano altro che la scusa per dichiarare fallimento. Impiegano personale sottoqualificato e il risultato è che nessuno di quelli che conosco ha mai acquistato, da 15 anni a questa parte, una casa per la quale non fossero stati riscontrati vizi gravi. E oltre a questo si aggiunge il fatto che le imprese non si assumono nessuna responsabilità per la sistemazione dei vizi e se ci provi a fargli causa, chiudono e tu te la pigli in saccoccia 2 volte perché devi pagarti da solo i danni più l'avvocato.
E' una porcheria indegna di un paese che voglia autodefinirsi civile.

per la deregolamentazione del settore edile parlo dei millemila condoni schifosi e perché in questi giorni assisto a cose orripilanti: gli operai vengono licenziati e assunti a partita iva, pagati a 120 giorni, qualche volta non pagati nemmeno. Non possono fare causa 1) perché sono ignoranti e hanno paura e 2) perché le imprese sono talmente in bilico che non aspettano altro che la scusa per dichiarare fallimento. Impiegano personale sottoqualificato e il risultato è che nessuno di quelli che conosco ha mai acquistato, da 15 anni a questa parte, una casa per la quale non fossero stati riscontrati vizi gravi. E oltre a questo si aggiunge il fatto che le imprese non si assumono nessuna responsabilità per la sistemazione dei vizi e se ci provi a fargli causa, chiudono e tu te la pigli in saccoccia 2 volte perché devi pagarti da solo i danni più l'avvocato.
E' una porcheria indegna di un paese che voglia autodefinirsi civile.
Ultima modifica di Hellraiser il mar mar 12, 2013 8:19 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: sondaggio elezioni
Pregosupercaif ha scritto:ch1co grazie, so leggere

Per carità. Il fatto è che credevo avessi letto troppo velocemente. Il discorso filava e non era adito a fraintendimenti. Tutto qui.supercaif ha scritto:Non è che non creda che Hell riesca a fare un ragionamento di suo (lo conosco di persona, so chi è), è che sò che è legato al M5S, voleva candidarsi in un comne qui vicino.
Ripeto, so benissimo che è in grado di formulare un pensiero da solo, la mia IMPRESSIONE è che derivi da discorsi sentiti da qualcuno del movimento, in quanto hell (marcos) sò che mestiere fa e nulla centra con l'edilizia per poter dire che è stata deregolarizzata.
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Sul fatto che sappia rispondere non ci sono dubbi...
Solo non si capisce perchè lo puntualizzi così...
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Re: sondaggio elezioni
Killer, il tuo discorso è pericoloso per 3 motivi:
1) è un discorso classista. Se l'unico fattore determinante per concedere o meno un lavoro ad una popolazione crescente è la capacità, significa che più una persona è in grado di spendere per la propria istruzione e preparazione più possibilità ha di accedere al lavoro. Al contrario, le masse si vedrebbero costrette a soffrire per accedere alle cariche più mediocri. E' discriminazione bella e buona.
L'ideale è che chiunque (aventi i requisiti, ovviamente) abbia la possibilità di accedere ad un certo posto di lavoro e sia incentivato a rimanere in azienda, crescendo insieme a lei, come succedeva una volta. Ma per questo bisogna aprire il portafogli.
2) è un discorso che va contro i diritti dell'uomo: la popolazione continua a crescere. E non puoi impedire a qualcuno che nasce di vivere una vita decorosa. O non lo fai nascere, o, per quanto mediocre, gli garantisci un lavoro con cui poter campare in modo decoroso. Non ha chiesto lui di nascere e non deve per forza studiare se non vuole. Glie lo devi PER DIRITTO DI NASCITA. L'alternativa è lasciare che muoia.
Non solo: ci sono quelli che, purtroppo, soffrono di handicap fisici e psichici che impediscono loro di accedere a lavori qualificati. Che cosa fai con loro? Quello che faceva hitler? L'eutanasia? Oppure cerchi di offrire loro una vita decorosa, nonostante non brillino per efficienza? Siamo essere umani o calcolatrici? Ecco perché odio i governi tecnici.
3) è un discorso pericoloso: perché chi non ha nulla non ha niente da perdere. Con la disoccupazione aumenta la violenza domestica e la criminalità. Crei un divario tra chi ha un lavoro e chi non ce l'ha. Alimenti la rabbia di persone che si sentono diverse. Si crea un "noi" e un "loro". Con i decenni alimenti una polveriera.
Capisco che ci siano persone che abusano dell'opportunità che viene loro data tramite un posto di lavoro. E questo va risolto attraverso una meritocrazia più marcata. Ma coloro che non hanno accesso ai posti di lavoro più ambiti, devono essere ricollocati in altre professioni, anche se più mediocri e malpagate. Poi è un problema loro accettare o meno. Ad esempio: i lavori di pulizie, edili, di pubblica utilità (spazzini, monnezzari ecc.) vengono eseguiti per la maggior parte da extracomunitari. Perché non potrebbero svolgerli gli italiani senza qualifiche per l'accesso a lavoro più qualificato? Perché non fare una legge secondo la quale un'impresa italiana a parità di qualifiche, è obbligata ad assumere un italiano, anziché uno straniero, a meno che le qualifiche dello straniero non siano eccezionali per la mansione specifica?
Non è negando il lavoro che risolvi la questione. Bisogna essere intelligenti e saper mediare. Altrimenti tanto vale fare un programma di computer, una grande matrix, che decida tutto lui in base a calcoli matematici.
1) è un discorso classista. Se l'unico fattore determinante per concedere o meno un lavoro ad una popolazione crescente è la capacità, significa che più una persona è in grado di spendere per la propria istruzione e preparazione più possibilità ha di accedere al lavoro. Al contrario, le masse si vedrebbero costrette a soffrire per accedere alle cariche più mediocri. E' discriminazione bella e buona.
L'ideale è che chiunque (aventi i requisiti, ovviamente) abbia la possibilità di accedere ad un certo posto di lavoro e sia incentivato a rimanere in azienda, crescendo insieme a lei, come succedeva una volta. Ma per questo bisogna aprire il portafogli.
2) è un discorso che va contro i diritti dell'uomo: la popolazione continua a crescere. E non puoi impedire a qualcuno che nasce di vivere una vita decorosa. O non lo fai nascere, o, per quanto mediocre, gli garantisci un lavoro con cui poter campare in modo decoroso. Non ha chiesto lui di nascere e non deve per forza studiare se non vuole. Glie lo devi PER DIRITTO DI NASCITA. L'alternativa è lasciare che muoia.
Non solo: ci sono quelli che, purtroppo, soffrono di handicap fisici e psichici che impediscono loro di accedere a lavori qualificati. Che cosa fai con loro? Quello che faceva hitler? L'eutanasia? Oppure cerchi di offrire loro una vita decorosa, nonostante non brillino per efficienza? Siamo essere umani o calcolatrici? Ecco perché odio i governi tecnici.
3) è un discorso pericoloso: perché chi non ha nulla non ha niente da perdere. Con la disoccupazione aumenta la violenza domestica e la criminalità. Crei un divario tra chi ha un lavoro e chi non ce l'ha. Alimenti la rabbia di persone che si sentono diverse. Si crea un "noi" e un "loro". Con i decenni alimenti una polveriera.
Capisco che ci siano persone che abusano dell'opportunità che viene loro data tramite un posto di lavoro. E questo va risolto attraverso una meritocrazia più marcata. Ma coloro che non hanno accesso ai posti di lavoro più ambiti, devono essere ricollocati in altre professioni, anche se più mediocri e malpagate. Poi è un problema loro accettare o meno. Ad esempio: i lavori di pulizie, edili, di pubblica utilità (spazzini, monnezzari ecc.) vengono eseguiti per la maggior parte da extracomunitari. Perché non potrebbero svolgerli gli italiani senza qualifiche per l'accesso a lavoro più qualificato? Perché non fare una legge secondo la quale un'impresa italiana a parità di qualifiche, è obbligata ad assumere un italiano, anziché uno straniero, a meno che le qualifiche dello straniero non siano eccezionali per la mansione specifica?
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Re: R: sondaggio elezioni
I lavori umili non li vuol far nessuno. E questa forse e' l'unica cosa per cui non riesco a trovare una colpa diretta di nessun politico.
Per quanto riguarda i condoni ce ne sono stati 3. 1985, 1994 e 2004.
Puntualizzo perche' siamo nelle pezze. Ci sono svariati comuni in cui non si possono presentare pratiche edilizie per cause BUROCRATICHE. Pgt non approvati ecc.ecc. Qui vicino a me : ciniselli balsami, brugherio e paderno dugnano. Puntualizzo perche' se non presento pratiche edilizie non mangio. Puntualizzo perche' sono incazzato nero.
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Re: sondaggio elezioni
Ma figurati.Hellraiser ha scritto:Killer, il tuo discorso è pericoloso per 3 motivi:
1) è un discorso classista. Se l'unico fattore determinante per concedere o meno un lavoro ad una popolazione crescente è la capacità, significa che più una persona è in grado di spendere per la propria istruzione e preparazione più possibilità ha di accedere al lavoro. Al contrario, le masse si vedrebbero costrette a soffrire per accedere alle cariche più mediocri. E' discriminazione bella e buona.
L'ideale è che chiunque (aventi i requisiti, ovviamente) abbia la possibilità di accedere ad un certo posto di lavoro e sia incentivato a rimanere in azienda, crescendo insieme a lei, come succedeva una volta. Ma per questo bisogna aprire il portafogli.
2) è un discorso che va contro i diritti dell'uomo: la popolazione continua a crescere. E non puoi impedire a qualcuno che nasce di vivere una vita decorosa. O non lo fai nascere, o, per quanto mediocre, gli garantisci un lavoro con cui poter campare in modo decoroso. Non ha chiesto lui di nascere e non deve per forza studiare se non vuole. Glie lo devi PER DIRITTO DI NASCITA. L'alternativa è lasciare che muoia.
Non solo: ci sono quelli che, purtroppo, soffrono di handicap fisici e psichici che impediscono loro di accedere a lavori qualificati. Che cosa fai con loro? Quello che faceva hitler? L'eutanasia? Oppure cerchi di offrire loro una vita decorosa, nonostante non brillino per efficienza? Siamo essere umani o calcolatrici? Ecco perché odio i governi tecnici.
3) è un discorso pericoloso: perché chi non ha nulla non ha niente da perdere. Con la disoccupazione aumenta la violenza domestica e la criminalità. Crei un divario tra chi ha un lavoro e chi non ce l'ha. Alimenti la rabbia di persone che si sentono diverse. Si crea un "noi" e un "loro". Con i decenni alimenti una polveriera.
Capisco che ci siano persone che abusano dell'opportunità che viene loro data tramite un posto di lavoro. E questo va risolto attraverso una meritocrazia più marcata. Ma coloro che non hanno accesso ai posti di lavoro più ambiti, devono essere ricollocati in altre professioni, anche se più mediocri e malpagate. Poi è un problema loro accettare o meno. Ad esempio: i lavori di pulizie, edili, di pubblica utilità (spazzini, monnezzari ecc.) vengono eseguiti per la maggior parte da extracomunitari. Perché non potrebbero svolgerli gli italiani senza qualifiche per l'accesso a lavoro più qualificato? Perché non fare una legge secondo la quale un'impresa italiana a parità di qualifiche, è obbligata ad assumere un italiano, anziché uno straniero, a meno che le qualifiche dello straniero non siano eccezionali per la mansione specifica?
Non è negando il lavoro che risolvi la questione. Bisogna essere intelligenti e saper mediare. Altrimenti tanto vale fare un programma di computer, una grande matrix, che decida tutto lui in base a calcoli matematici.
Io non ho mai detto che l'unico vincolo sia la capacità, ho citato 3 requisiti: onesta, capacità, volontà.
una persona disonesta deve avere gli stessi privilegi di una persona onesta? secondo me no.
una persona incapace (per scelta, sia chiaro, il diritto all'istruzione è sacrosanto e le menomazioni fische/mentali sono riconosciute e rientrano in un contesto di categorie protette che già esiste) deve avere lo stesso lavoro di una persona capace? secondo me no.
una persona senza voglia di lavorare deve avere lo stesso stipendio di una persona volenterosa? secondo me no.
questo è quello che ho scritto e questo è quello che ribadisco.
Nell'ex URSS tutti avevano un lavoro: ogni 2 fiocchi di neve uscivano mille omini con mille palette, con ognuno qualche metro quadro di strada da pulire.
uno stipendio da fame, ma era un lavoro.
è questa la società che vogliamo creare?
vogliamo far passare il concetto del salario garantito?
che la meritocrazia sia valida solo sopra un certo standard?
A questo punto io mi chiedo: se la società deve essere garantista al massimo, tale da soddisfare tutti i bisogni primari a prescindere dall'impegno di ognuno.... perchè darsi da fare? perchè sbattersi? perchè studiare, lavorare bene, cercare di essere competitivi con gli altri paesi?
non vedo nessun motivo.
Peccato che, per il solito discorso dei soldi che non crescono sugli alberi, la soluzione di tutto ciò sarebbe un GRAVE e IRRIMEDIABILE declino.
Ci sono popoli molto più industriosi e "avanzati" di noi da un punto di vista sociale, che vivono una pesantissima stagnazione per aver scelto di non riformarsi secondo i dettami di quanto ho scritto nel post precedente.
primo fra tutti il Giappone.
loro erano la seconda potenza mondiale e adesso sono l'ombra di loro stessi... vogliamo (altri) 20 anni di stagnazione anche noi?
secondo me non sopravviveremmo.
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Re: sondaggio elezioni
ad occhio e croce, non mi sembra proprio che le situazioni economiche di giappone e dell'italia siano paragonabilikilleradicator ha scritto:
Ci sono popoli molto più industriosi e "avanzati" di noi da un punto di vista sociale, che vivono una pesantissima stagnazione per aver scelto di non riformarsi secondo i dettami di quanto ho scritto nel post precedente.
primo fra tutti il Giappone.
loro erano la seconda potenza mondiale e adesso sono l'ombra di loro stessi... vogliamo (altri) 20 anni di stagnazione anche noi?
secondo me non sopravviveremmo.
tra l'altro qui non c' e' la fuga dei capitali che affligge il bel paese
ed e' anche questo uno dei motivi della situazione critica
certo con lo yen forte le esportazioni sono difficili
e la cina e' un vicino molto forte e scomodo oltreche' inquinante
ma il giapponese medio produce e consuma mooolta parte del denaro in patria e questo "mercato"(cresciuto recentemente) fa girare la ruota che conta, inoltre c' e' molto meno terrorismo mediatico ma piu' INFORMAZIONE VERA.
pero’ se uno legge i giornali italiani, allora puo' immaginare un altra cosa

"Cominciate col fare cio' che e' necessario, poi cio' che e' possibile.
E un giorno, all'improvviso vi scoprirete a fare l'impossibile."
(Francesco d'Assisi)
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Re: sondaggio elezioni
Il motivo è proprio lo stesso che c'è oggi: il più capace e più meritevole deve avere la possibilità di avere di più. Una casa più bella una macchina più bella, o, cosa che per me è sacrosanta, più tempo libero da passare con i suoi figli e la sua famiglia.killeradicator ha scritto: A questo punto io mi chiedo: se la società deve essere garantista al massimo, tale da soddisfare tutti i bisogni primari a prescindere dall'impegno di ognuno.... perchè darsi da fare? perchè sbattersi? perchè studiare, lavorare bene, cercare di essere competitivi con gli altri paesi?
non vedo nessun motivo.
Non si tratta di essere garantista al massimo. Si tratta di fare in modo che ognuno abbia il diritto al minimo per vivere, il diritto ad avere i mezzi per poter migliorare la sua condizione. Starà poi a lui decidere: utilizzare quei mezzi per avere di più dalla vita oppure rimanere con un lavoro che garantisce soltanto una vita senza tanti lussi e possibilità. Ma la scelta ci deve essere.
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