killeradicator ha scritto:ch1c0 ha scritto:killeradicator ha scritto:comunque, razionalmente parlando, se è vietato entrare con il casco
dovrebbe essere vietato entrare anche con il Burqa
la prossima volta che mi fanno storie faccio riferimento alla mia particolare religione di cui sono un fedele credente e praticante e mi appello a San Suomy
infatti lo è:
http://www.corriere.it/cronache/10_magg ... aabe.shtml
si, a novara... non in tutta italia. è un ordinanza del sindaco, e secondo me è sacrosanta (vedi che ogni tanto persino la lega ci azzecca.. o perlomeno fa la cosa giusta per il motivo sbagliato)
No KILLER... la legge c'è sempre stata:
152 del 1975 "è vietato ogni mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo".
Il problema è che fino ad oggi non c'era (o non è mai stato usato) il "giustificato motivo
religioso" (il casco però è sempre compreso
)... motivo per il quale adesso alcuni comuni (novara) hanno legiferato per cavoli loro (una ordinanza comunale è una legge a tutti gli effetti). Ad ogni modo se ne sta parlando eccome anche in tutta europa (a partire dalla multiculturalissima Francia) visto che il problema normativo c'è.
In Italia invece il testo è passato alla camera nel 2011... e non so come sia messo in senato...
Il testo è composto da tre articoli. Il primo stabilisce che, salvi alcuni casi di giustificato motivo, "è vietato celare o travisare il volto o comunque rendere impossibile il riconoscimento personale in luogo pubblico o aperto al pubblico, anche mediante udite udite
caschi protettivi o
indumenti o accessori di qualsiasi tipo, compresi quelli di origine etnica e culturale, quali il burqa e il niqab". Eccezioni vengono previste in caso di condizioni di salute certificate o per motivi professionali, in caso di feste, manifestazioni sportive, artistiche o tradizionali. Pene pesanti per chi non si adegua: da 300 a 500 euro (commutabili in ore di volontariato). Il secondo articolo disegna un nuovo reato, la "costrizione all'occultamento del volto", punito con la reclusione da 4 a 12 mesi e multa da 10 mila a 30mila euro. Pena aumentata sino alla metà se commessa a danno di minori o disabili. Infine, l'articolo 3 del testo stabilisce che la condanna definitiva per il reato di costrizione all'occultamento del volto preclude di ottenere la cittadinanza italiana.