Supermarket cinese chiude

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Re: Supermarket cinese chiude

Messaggio da pike » mer set 26, 2012 10:04 am

Ros ha scritto:comincia a comprare roba assemblata in Italia e poi man mano che il lavoro torna ci si affina a comprare roba sempre più totalmente fatta in Italia, comunque ci sono ancora diverse fabbriche che producono in Italia, a tal proposito parlando di minuterie (che sono più facili da trovare di produzione cinese) ti posso dire che gli uniball delle mie pedane sono made in italy, oltre a quelli in italia si produce ancora molto, dalle mie parti ci sono ancora molte fabbriche di stampaggio a caldo acciai, fonderie, stampaggio materie plastiche ecc.
Che ancora vi siano ci credo eccome... Ho collaborato per anni con aziende di nobilitazione di PVC, di produzione di trasformatori, di stampaggio polietilene.
Dalla realizzazione degli stampi, alle lavorazioni meccaniche, alle manutenzioni.
Il problema che c'è, purtroppo, è che il prezzo in questo momento resta la via maestra di ogni cosa, senza prezzo non si vende.
Una azienda che conosco che realizza gru per mezzi oltre che vari strumenti a base oleodinamica continua ad esternalizzare la produzione di elementi come semilavorati, costantemente riducendo la precisione ed aumentando il tasso di difettosità. Ed esternalizza ad una azienda controllata in romania... Loro però sono ancora aperti, altri produttori di qualità assai migliore ma privi di "massa critica" per resistere ai concorrenti o di "grasso" finanziario per resistere alle difficoltà momentanee sono saltati per aria qualche decina di anni fa.
In italia siamo microbi. Se le aziende non diventano più grandi, come ad esempio è diventato un certo produttore di auto, non ce la fai a importi.
Ros ha scritto:Qui stavo parlando di negozi, quindi lo stesso prodotto comprato in due negozi diversi è sempre lo stesso
E alla domanda
Pike ha scritto:Per "stranieri" intendi i proprietari, i prestanome, i soci oppure i lavoratori?
Che rispondi?
Ros ha scritto:difatti ho scritto "cerca insisti contratta" mentre x quanto riguarda il lavoro che un'italiano lo faccia meglio non ci sono dubbi
Io invece ho visto porcate fatte da italiani, da tedeschi, da cinesi, da senegalesi. Fondamentalmente lo stato di nascita di qualcuno non mi importa più di tanto. Come lavora mi importa decisamente di più.
Ros ha scritto:x scioperare indendevo quanto scritto più sopra cioè astenersi dal comprare roba proveniente dall'estero specie da quei paesi dove sfruttando il lavoro sottopagato senza diritti, e spesso anche dei bambini producono a basso costo, per quanto riguarda il carburante già che lo hai tirato in ballo non so se lo hai saputo ma quando Monti ha aumentato le accise sulla benzina la gente ne ha comprata meno al punto che le entrate fiscali sulla benzina sono calate invece di aumentare
Il problema, caro ros, è che è impossibile ora come ora stabilire che cosa sia veramente "italiano" da che cosa non lo è!
E' italiano un prodotto realizzato in cina da una azienda di proprietà italiana? Secondo il tuo ragionamento no, ma il profitto poi arriva in italia... Per la produzione e per la commercializzazione.
E' italiano un prodotto realizzato in romania da una azienda che ha aperto perchè ne ha chiuso una italiana?
E' italiano un prodotto realizzato in italia da una azienda di proprietà estera?
E' italiano un prodotto assemblato in italia con semilavorati e materie prime di provenienza estera? E se magari la materia prima (O il semilavorato) in italia non è disponibile in alternativa? Va bene pure quello?
A meno di essere tuttologi, padreterni o essere dotati di poteri paranormali quanto tu sostieni è impossibile da realizzare. Poi puoi tentare comunque, ed hai il mio rispetto sia per la tua idea che condivido sia per l'impegno che ci vuoi mettere.
Ma secondo la mia inutile logica è abbastanza impraticabile trovare un criterio reale che trasformi questo tuo bello slogan in qualcosa di praticabile.

Relativamente allo "sciopero del consumo", fammi citare un film: la gente è un animale ottuso pauroso e pericoloso. Non li convinci, non li convincerai mai. Nè tu nè altri. L'unica cosa che potrebbe convincerli è la televisione (prima tassa occulta) che "guarda caso" ha tutt'altro interesse, visto che di consumismo e pubblicità (grandissima ed inutile tassa occulta, a mio parere) ci vive.
Ros ha scritto:Detto tutto questo io non so che lavoro fai, ma se lavori qui in Italia (come la maggior parte di noi) tieni presente che il tuo stipendio arriva dai soldi che incassano gli italiani che poi rispendono qui in italia che alla fine del giro finiscono nella tua busta paga, se i soldi che spendi tu vanno a finire in cina o in romania finiranno nella busta paga di un cinese o di un rumeno, finchè un giorno... TU NON AVRAI PIU' UNA BUSTA PAGA!!!!!
Finalmente siamo a qualcosa di reale... non sai che accidenti faccio nè se lavoro in italia o no. Ma intanto hai stabilito che io non avrò più una busta paga.

Se vuoi capire da qui in poi, spetta a te. Io non ho mai percepito una busta paga. E non ho mai percepito un sussidio di disoccupazione.

Purtroppo in questo paese di gente che vuole essere nobile o capo, di gente che lavora ce ne sta sempre meno, e sempre meno ha voglia di litigare con la burocrazia ed i problemi. Ma resta il fatto che, per forza (nessuno che li assumerebbe per uno stipendio per loro congruo) o per orgoglio (col dolce prepuzio umano che ci stanno a fare i dipendenti) restano a fare un mestiere dove sono inefficenti, a volte incapaci, in ogni caso stressati. E microbi. Microbi al punto tale che si tengono a galla con scarso margine. E che quando arrivano le vacche grasse, si macellano subito per goderne, non si investe per tenere un "tampone" a più lungo termine. L'investimento in italia è attrezzatura o mattone. Non ricerca. E il know how è la base per risparmiare tempo, non per fare profitto.

Ma al di là di questo ragionamento idiota...
Senza prodotti e servizi fatti anche all'estero, molte aziende italiane non avrebbero lavoro.
Chi importa, vende, manutiene e ripara auto non italiane.
Chi installa, ripara e migliora impianti realizzati all'estero.
Chi lavora su computer e programmi di ogni nazionalità.
Chi realizza in italia impianti su misura per una azienda non italiana come proprietà.

Tutta gente che fa fatturato e lavora, creando quelal busta paga che secondo te io non avrò più.
Tequi ha scritto:pike è uno di quegli utenti che si diverte a fare il puntiglioso. Ce ne sono anche altri e sono tutti sulla rampa di lancio. Non abbiamo bisogno di gente che le cerca tutte per fare polemica.
Basta essere onesti e ammettere gli errori. Sport che alcune persone non praticano. Specie se hanno una sola minuscola briciola di insignificante potere.

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Re: Supermarket cinese chiude

Messaggio da joker » mer set 26, 2012 10:16 am

io sono d`accordo sul valorizzare il prodotto italiano, specialmente quando la differenza di prezzo e` giustificata dalla maggior qualita e dal rispetto delle regole, pero non demonizziamo gli stranieri, storicamente in periodi di crisi si e` sempre portati a scaricare le colpe sulle minoranze e la storia dovrebbe essere li a ricordarcelo...

se siamo arrivati a questo punto e` perche, non solo alcuni gli stranieri non hanno pagato le tasse, ma anche tanti italiani, per me un idraulico puo venire anche da marte, ma se mi fa la fattura e lavora bene ha tutto il diritto di lavorare...

onestamente lavorando all`estero(austria&germania) la voglia di tornare in italia e sempre meno, non tanto per lo stipendo, ma per il generale rispetto delle regole che c`e qua...
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Re: Supermarket cinese chiude

Messaggio da pike » mer set 26, 2012 10:18 am

joker ha scritto:onestamente lavorando all`estero(austria&germania) la voglia di tornare in italia e sempre meno, non tanto per lo stipendo, ma per il generale rispetto delle regole che c`e qua...
E oltre che delle regole, scommetto anche delle persone.
Se non lavori bene ti riprendono e lo fanno dicendoti che "se fai male non è male solo per te ma è male per tutta l'azienda". E non ti strillano addosso, cercano di spingerti a dare il meglio.
Tequi ha scritto:pike è uno di quegli utenti che si diverte a fare il puntiglioso. Ce ne sono anche altri e sono tutti sulla rampa di lancio. Non abbiamo bisogno di gente che le cerca tutte per fare polemica.
Basta essere onesti e ammettere gli errori. Sport che alcune persone non praticano. Specie se hanno una sola minuscola briciola di insignificante potere.

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Re: Supermarket cinese chiude

Messaggio da joker » mer set 26, 2012 10:33 am

pike ha scritto:
joker ha scritto:onestamente lavorando all`estero(austria&germania) la voglia di tornare in italia e sempre meno, non tanto per lo stipendo, ma per il generale rispetto delle regole che c`e qua...
E oltre che delle regole, scommetto anche delle persone.
Se non lavori bene ti riprendono e lo fanno dicendoti che "se fai male non è male solo per te ma è male per tutta l'azienda". E non ti strillano addosso, cercano di spingerti a dare il meglio.

certo, ma quello dipende molto anche dalle persone che incontri, diciamo che tendenzialmente qua si lavora per vivere, piu che vivere per lavorare, sia perche gli stipendi ti permettono una vita decente, sia perche si e tendezialemnte piu liberi, nessuno ha mai avuto da ridire se alle 3 vado via dall`ufficio, ma qui si entra anche nel senso del dovere che ognuno ha...
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Re: Supermarket cinese chiude

Messaggio da Ros » mer set 26, 2012 2:21 pm

pike ha scritto:
Ros ha scritto:comincia a comprare roba assemblata in Italia e poi man mano che il lavoro torna ci si affina a comprare roba sempre più totalmente fatta in Italia, comunque ci sono ancora diverse fabbriche che producono in Italia, a tal proposito parlando di minuterie (che sono più facili da trovare di produzione cinese) ti posso dire che gli uniball delle mie pedane sono made in italy, oltre a quelli in italia si produce ancora molto, dalle mie parti ci sono ancora molte fabbriche di stampaggio a caldo acciai, fonderie, stampaggio materie plastiche ecc.
Che ancora vi siano ci credo eccome... Ho collaborato per anni con aziende di nobilitazione di PVC, di produzione di trasformatori, di stampaggio polietilene.
Dalla realizzazione degli stampi, alle lavorazioni meccaniche, alle manutenzioni.
Il problema che c'è, purtroppo, è che il prezzo in questo momento resta la via maestra di ogni cosa, senza prezzo non si vende.
Una azienda che conosco che realizza gru per mezzi oltre che vari strumenti a base oleodinamica continua ad esternalizzare la produzione di elementi come semilavorati, costantemente riducendo la precisione ed aumentando il tasso di difettosità. Ed esternalizza ad una azienda controllata in romania... Loro però sono ancora aperti, altri produttori di qualità assai migliore ma privi di "massa critica" per resistere ai concorrenti o di "grasso" finanziario per resistere alle difficoltà momentanee sono saltati per aria qualche decina di anni fa.
In italia siamo microbi. Se le aziende non diventano più grandi, come ad esempio è diventato un certo produttore di auto, non ce la fai a importi.
Ros ha scritto:Qui stavo parlando di negozi, quindi lo stesso prodotto comprato in due negozi diversi è sempre lo stesso
E alla domanda
Pike ha scritto:Per "stranieri" intendi i proprietari, i prestanome, i soci oppure i lavoratori?
Che rispondi?
Ros ha scritto:difatti ho scritto "cerca insisti contratta" mentre x quanto riguarda il lavoro che un'italiano lo faccia meglio non ci sono dubbi
Io invece ho visto porcate fatte da italiani, da tedeschi, da cinesi, da senegalesi. Fondamentalmente lo stato di nascita di qualcuno non mi importa più di tanto. Come lavora mi importa decisamente di più.
Ros ha scritto:x scioperare indendevo quanto scritto più sopra cioè astenersi dal comprare roba proveniente dall'estero specie da quei paesi dove sfruttando il lavoro sottopagato senza diritti, e spesso anche dei bambini producono a basso costo, per quanto riguarda il carburante già che lo hai tirato in ballo non so se lo hai saputo ma quando Monti ha aumentato le accise sulla benzina la gente ne ha comprata meno al punto che le entrate fiscali sulla benzina sono calate invece di aumentare
Il problema, caro ros, è che è impossibile ora come ora stabilire che cosa sia veramente "italiano" da che cosa non lo è!
E' italiano un prodotto realizzato in cina da una azienda di proprietà italiana? Secondo il tuo ragionamento no, ma il profitto poi arriva in italia... Per la produzione e per la commercializzazione.
E' italiano un prodotto realizzato in romania da una azienda che ha aperto perchè ne ha chiuso una italiana?
E' italiano un prodotto realizzato in italia da una azienda di proprietà estera?
E' italiano un prodotto assemblato in italia con semilavorati e materie prime di provenienza estera? E se magari la materia prima (O il semilavorato) in italia non è disponibile in alternativa? Va bene pure quello?
A meno di essere tuttologi, padreterni o essere dotati di poteri paranormali quanto tu sostieni è impossibile da realizzare. Poi puoi tentare comunque, ed hai il mio rispetto sia per la tua idea che condivido sia per l'impegno che ci vuoi mettere.
Ma secondo la mia inutile logica è abbastanza impraticabile trovare un criterio reale che trasformi questo tuo bello slogan in qualcosa di praticabile.

Relativamente allo "sciopero del consumo", fammi citare un film: la gente è un animale ottuso pauroso e pericoloso. Non li convinci, non li convincerai mai. Nè tu nè altri. L'unica cosa che potrebbe convincerli è la televisione (prima tassa occulta) che "guarda caso" ha tutt'altro interesse, visto che di consumismo e pubblicità (grandissima ed inutile tassa occulta, a mio parere) ci vive.
Ros ha scritto:Detto tutto questo io non so che lavoro fai, ma se lavori qui in Italia (come la maggior parte di noi) tieni presente che il tuo stipendio arriva dai soldi che incassano gli italiani che poi rispendono qui in italia che alla fine del giro finiscono nella tua busta paga, se i soldi che spendi tu vanno a finire in cina o in romania finiranno nella busta paga di un cinese o di un rumeno, finchè un giorno... TU NON AVRAI PIU' UNA BUSTA PAGA!!!!!
Finalmente siamo a qualcosa di reale... non sai che accidenti faccio nè se lavoro in italia o no. Ma intanto hai stabilito che io non avrò più una busta paga.

Se vuoi capire da qui in poi, spetta a te. Io non ho mai percepito una busta paga. E non ho mai percepito un sussidio di disoccupazione.

Purtroppo in questo paese di gente che vuole essere nobile o capo, di gente che lavora ce ne sta sempre meno, e sempre meno ha voglia di litigare con la burocrazia ed i problemi. Ma resta il fatto che, per forza (nessuno che li assumerebbe per uno stipendio per loro congruo) o per orgoglio (col dolce prepuzio umano che ci stanno a fare i dipendenti) restano a fare un mestiere dove sono inefficenti, a volte incapaci, in ogni caso stressati. E microbi. Microbi al punto tale che si tengono a galla con scarso margine. E che quando arrivano le vacche grasse, si macellano subito per goderne, non si investe per tenere un "tampone" a più lungo termine. L'investimento in italia è attrezzatura o mattone. Non ricerca. E il know how è la base per risparmiare tempo, non per fare profitto.

Ma al di là di questo ragionamento idiota...
Senza prodotti e servizi fatti anche all'estero, molte aziende italiane non avrebbero lavoro.

Chi importa, vende, manutiene e ripara auto non italiane.
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Tutta gente che fa fatturato e lavora, creando quelal busta paga che secondo te io non avrò più.
Non ho stabilito che non avrai più una busta paga ho detto che non sò se lavori in italia o all'estero , ma che se lavori in italia e si continua a dare profitto a chi i soldi li va a spendere fuori ti troverai senza busta paga ( se sei un dipendente ) o senza reddito se sei autonomo, o comunque se non senza tutto senza una parte.

e tutto il discorso non è improntato su :
"Chi importa, vende, manutiene e ripara auto non italiane.
Chi installa, ripara e migliora impianti realizzati all'estero.
Chi lavora su computer e programmi di ogni nazionalità.
Chi realizza in italia impianti su misura per una azienda non italiana come proprietà." ecc.
ma bensì su chi porta le attività produttive all'estero,su chi fa fare la roba in cina e la vende x made in Italy, su chi dall'estero viene a lavorare in italia e si mette a fare il fabbro, l'elettricista,l'idraulico, il muratore, il carpentiere, chi apre negozi, ristoranti, pizzerie, ecc e non paga le tasse xchè tanto tra un pò di anni torna nel proprio paese e nessuno puo dirgli nulla, chi ha un mucchio di dipendenti in nero che lavorano x una scodella di riso, chi in pratica fa concorrenza sleale a chi lavora e paga tutto,
L'italiano pecorone ovviamente compra dal cinese, si fa fare i lavori dal rumeno ecc. ma non pensa che cosi facendo si toglie il pane di bocca da solo che va a perderci molto di più di quei 1000 euro risparmiati , perchè quei soldi non andranno a comprare un prodotto o un servizio che direttamente o indirettamente fa lui.
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Re: Supermarket cinese chiude

Messaggio da Twostrokes » mer set 26, 2012 9:41 pm

Ciao ragassi!
premesso che non voglio pubblicamente lamentarmi delle mie miserie
premesso che questa discussione mi interessa e, in fondo, stiamo guardando lo stesso problema con occhi diversi e quindi le divergenze ci stanno
premesso che oltre ad un SV 650 ho una Punto 1200...

nel 2005 mi rompono il tappo dell' auto x fregarmi 30 euro di benzina
ricambio Fiat, 14 euro (penso: che kulo, se avessi avuto un' auto tedesca....)
nel 2006 sostituisco un' aletta parasole
ricambio Fiat, 14 euro (penso: anche questo? W la Fiat)
oggi vado a prendere l' altra aletta parasole (sono di plastica e si rompono...)
ricambio Fiat 70 euro, made in Pakistan (c'è scritto chiaramente)...

Mi pareva di capire che si decentra il lavoro per ridurre i costi, ma anche per rimanere competitivi sul mercato.
Invece, tolta la ciotola di riso che va al lavoratore pachistano, gli altri euro entrano in tasca a tutti, meno che agli operai in cassaintegrazione.
Al che mi chiedo: siamo proprio sicuri che le aziende italiane stiano facedo il possibile per tenersi cari i clienti?
L' imprenditore italiano, vede il dipendente come una risorsa o come un peso?
Capiamoci, il mercato siamo noi, ma non possiamo darci delle colpe per tutto.
Vorrei tanto avere un' auto tutta made in Italy... mi faccio la Ferrari? :arf:

Dai, stringiamo i denti che verranno tempi migliori! :wink:
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Re: Supermarket cinese chiude

Messaggio da wiz » mer set 26, 2012 10:52 pm

Qui nella mia città i Carabinieri hanno chiuso un negozio cinese di "Massaggi" appena aperto ad Agosto

L'unica cosa che mi dispiace è che non abbia fatto in tempo ad andare a testarlo di persona :roftl:

Per quanto riguarda il negozio di cui sopra il mercato è libero,se una ditta opera con correttezza e paga il dovuto per me è OK,ovviamente è soggetta alle leggi di mercato,se vendi poco chiudi.

Ros non ti preoccupare,meccanici cinesi ancora non se ne sono visti :wink:
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Re: Supermarket cinese chiude

Messaggio da Ros » gio set 27, 2012 4:51 pm

wiz ha scritto:Qui nella mia città i Carabinieri hanno chiuso un negozio cinese di "Massaggi" appena aperto ad Agosto

L'unica cosa che mi dispiace è che non abbia fatto in tempo ad andare a testarlo di persona :roftl:

Per quanto riguarda il negozio di cui sopra il mercato è libero,se una ditta opera con correttezza e paga il dovuto per me è OK,ovviamente è soggetta alle leggi di mercato,se vendi poco chiudi.

Ros non ti preoccupare,meccanici cinesi ancora non se ne sono visti :wink:
Lo so che meccanici cinesi non ci sono e probabilmente non ci saranno x i prossimi 20 anni, ma ci sono quelli che fanno il lavoro di molti miei clienti , i quali trovandosi senza lavoro (xchè rimpiazzati dai cinesi) non mi porteranno più la moto , mentre i cinesi che li rimpiazzano manderanno i soldi in cina dove andranno nelle tasche dei meccanici cinesi.
X quanto riguarda gli stranieri io non ho nulla contro di loro, solo non è il momentio di avere tutta questa immigrazione non c'è n'è x noi , arrivando tutta questa manodopera a basso costo noi dobbiamo adeguarci o perire, così facendo se ne vanno a donne di mali costumi tutti i diritti sindacali conquistati dai nostri vecchi, in pratica al posto di portare avanti gli stati arretrati dove i diritti non esistono, stiamo arretrando noi x avvicinarci a loro, oltretutto quelli che si mettono in proprio sia ufficialmente che abusivamente sono molto avvantaggiati nei nostri confronti, xchè possono permettersi di non pagare NIENTE di tasse, niente multe, niente oneri, li beccano e gli fanno la multa? tanto non la pagano, perchè tra qualche anno torneranno al loro paese e la legge italiana non recupererà mai quei soldi sia di tasse che di eventuali sanzioni x qualunque illecito amministrativo possano fare , e ti sto parlando di cifre importanti , tieni presente che un'artigiano tra inps, inail, tarsu, camera di commercio, tasse sui redditi, iva ecc. paga all'anno dai 30 ai 50 mila euro , pensa tenerseli tutti in tasca .... oppure spartirli metà abbassi i prezzi e metà te li tieni in tasca, vuole dire lavorare al 30% in meno di un tuo concorrente e guadagnare il 30 % in più.
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