La mia idea è partire da qui...
Constatando che Drio non aveva tutti i torti...
Oggi questo è successo... Nonostante una bandiera rossa di Moto2, la gara di MotoGP alla luce di un terribile incidente occorso ad un pilota ufficiale Honda ha visto la immediata chiusura delle "ostilità" sportive.Per quanto ritenga Meda e Reggiani 2 deficienti, il Reggio oggi l ha detta giusta: se era la MotoGP fermavano la gara e se poi a rimetterci le penne era uno dei Top proclamavano lutto nazionale ad libitum...
Rileggendo i topic dell'anno scorso su Shoya Tomizawa, al di là del fatto che Simoncelli mediaticamente era più conosciuto, apprezzato e destinatario di affetti, in italia, diventa a mio parere conclamata la disparità di trattamento che hanno piloti a diversi "livelli" di importanza.
Livelli che sembrano provenire in primis dalla categoria in cui corrono, ed in seconda battuta dal costruttore che ti porta a spasso.
Shoya era a bordo di una Suter, non il costruttore (all'epoca) preferito dai fornitori di motori (Honda), in quanto la partnership con Moriwaki è una storia ben più lunga.
Marco era sopra ad una RC212V ufficialissima pur priva dei colori Repsol. Ed era "il cocco di Honda", dopo Stoner e Pedrosa.
Forse sono io che vedo più sporco di quel che c'è, forse è solo una opinione senza capo nè coda. Vorrei sapere la vostra, se vi va.
Se è possibile, eviterei le polemiche gratuite o gli "se... allora... quindi"...
Usiamo la testa, facciamo ipotesi, evitiamo le scazzottate verbali.