MotoGP 2022 - Anno zero
Inviato: sab gen 01, 2022 1:41 pm
Dopo ventidue anni non c'è più in pista uno dei piloti più citati nella storia del motociclismo moderno.
Amato, odiato, guardato con sospetto, ipertrattenuto (a mio parere) anche dagli sponsor, ora si comincia quasi da zero.
Il pilota più vecchio in pista dovrebbe nuovamente essere un italiano, Andrea Dovizioso, il meno recente titolo MotoGP in pista è quello dell'Alieno rappezzato Marc Marquez, 2013.
Come lo scorso anno, ci saranno 3 piloti in pista già titolati MotoGP: Marquez, Mir, Quartararo. Lo scorso anno il francese era in pista, ma non ancora titolato.
Ci sono titoli 125 in pista (Dovizioso, M Marquez), Moto3 (Martin, Mir), Moto2 (M Marquez, P Espargarò, Zarco, Morbidelli, Bagnaia, A Marquez, Bastianini, Gardner).
11 campioni mondiali in campo, 21 titoli. Più di un terzo sono di un solo pilota, ma... Vorrei che anche gli appassionati di vecchia data (1996) come me riescano ad apprezzare e rispettare tutti questi piloti e campioni. Se valevano tanto i 4 mondiali di Biaggi, anche i 2 di Zarco e i 2 di Mir debbono essere rispettati.
Spero di vedere una Moto3 ed una Moto2 più pulite degli ultimi due anni. Acosta si è spostato nella classe di mezzo, scappando da una classe cadetta dove se ne sono viste un po' troppe. Le cose brutte che si son viste erano presenti da prima delle brutte notizie delle morti di piloti. Tuttavia...
Tuttavia vedo Darryn Binder in startlist di MotoGP. E per quel poco che vale la mia opinione, è la persona sbagliata sulla moto sbagliata nella categoria sbagliata.
L'ex team Petronas è con le pezze al portafoglio, ha lasciato un rene e un paio di costole nel conto corrente di un pesarese (o urbinate? fate voi) si è smontato e riassemblato per meno fresca con meno persone e facendo solo la MotoGP. E per come sento io l'odore... Non andranno avanti.
I costruttori giapponesi sono... in difficoltà.
Il primo che cito è Suzuki. Che ha speso "poco", ha speso "bene", ha centrato un titolo, ma sembra in folle. Non ha risolto la mancanza di un dirigente, ha ritardato gli sviluppi della propria moto. Il che ha messo un suo importante asset, Joan Mir, pronto ad uscire se le cose non cambieranno marcia in poche gare. Con una destinazione davanti agli occhi...
Il secondo che cito è Honda. Che non vince senza Marc Marquez da troppo tempo, che ha vinto quest'anno in modo interessante solo con l'alieno di Cervera, che ormai ha 30 anni, non è più così indistruttibile e... è senza moto. Honda non ha più la pletora di team clienti che ha avuto negli anni, anche grazie al fatto che negli ultimi anni Ducati le ha scippato il posto come "moto da comprare", non ha più un prodotto buono da vendere, e non ha un collaudatore in grado di farle fare una moto buona anche per altri piloti. E Mir sembra, a mio parere, il perfetto complemento a Marc Marquez in HRC nel 2023.
Il terzo che cito è Yamaha. Che è messa leggermente meglio degli altri 2, visto che ha avuto mondiale costruttori vinto nel 2020 (lo ha vinto Ducati grazie alle penalizzazioni, altrimenti sarebbe stato di Yamaha) ed il mondiale piloti vinto nel 2021. Ha un pilota fortissimo ed equilibrato nel team ufficiale, ha un ottimo secondo pilota con buone capacità di collaudatore... ma è messa peggio di Honda come team satellite (mi auguro che Razali arrivi in fondo alla stagione), ha un motore in disperato bisogno di potenza ed erogazione, nonchè un retrotreno con importanti necessità di recuperare trazione da fermo.
Ducati, incredibile da dire, è il team e la moto da battere, nel 2022. Due titoli costruttori consecutivi, una flotta di piloti competitivi che ha portato sul podio o alla vittoria una moto poliedrica (credo ci siano state 3 o 4 versioni di Ducati in pista nel 2021), tutt'ora "ostica" in quanto va guidata "in un modo" e sinora Bagnaia sembra stato quello in grado di usarla in modo naturale ed efficace. Purtroppo Ducati Lenovo ha un pilota che se non dimostra quest'anno di poter stare lì... dovrà essere spostato altrove. Se c'è qualcuno che ha fallito clamorosamente la stagione lo scorso anno è stato Jack Miller. Spero che sia stata colpa della "tirata" di Ciabatti.
Chi altro è al "ora o mai più"?
Dovizioso, Zarco, Miller, Vinales, Morbidelli, gli Espargaro, Rins. 7 piloti che, se non dimostrano di andare, saranno catapultati giù dalle selle in favore di altri piloti ex Moto2 dai costi più abbordabili.
Chi potrebbe fare una stagione interessante (non per forza eccezionale)?
Nakagami, Oliveira, Fernandez, DiGiannanntonio. Ho molta, molta fiducia in Raul Fernandez, che non avrebbe rubato nulla vincendo il titolo della Moto2 lo scorso anno.
Chi non dovrebbe essere in griglia di partenza?
Darryn Binder. Mi auguro che non infortuni altri piloti, mi auguro che non sia una causa di bancarotta del team di Razali, mi auguro che lo sanzionino come deve. A mio parere Darryn Binder come Jaume Masia sono due piloti la cui presenza in pista aumenta in modo significativo il rischio per altri piloti di farsi male. Sono il prototipo di quel che non si deve vedere in pista a livello mondiale. Sono il "don't do like this". Lo sarebbe stato anche Marc Marquez, per certi versi, ma ha associato ad una inusitata durezza in pista sia la capacità di esserlo poche volte, in modo determinante ma senza creare danni agli avversari (Rossi in Malesia 2015 e Pedrosa ad Aragon sono l'eccezione) oltre che di... andare FORTE sempre, a volte triturando qualsiasi concorrenza.
Vedremo alla fine della stagione quante puzzonate saranno state scritte in questo post.
Amato, odiato, guardato con sospetto, ipertrattenuto (a mio parere) anche dagli sponsor, ora si comincia quasi da zero.
Il pilota più vecchio in pista dovrebbe nuovamente essere un italiano, Andrea Dovizioso, il meno recente titolo MotoGP in pista è quello dell'Alieno rappezzato Marc Marquez, 2013.
Come lo scorso anno, ci saranno 3 piloti in pista già titolati MotoGP: Marquez, Mir, Quartararo. Lo scorso anno il francese era in pista, ma non ancora titolato.
Ci sono titoli 125 in pista (Dovizioso, M Marquez), Moto3 (Martin, Mir), Moto2 (M Marquez, P Espargarò, Zarco, Morbidelli, Bagnaia, A Marquez, Bastianini, Gardner).
11 campioni mondiali in campo, 21 titoli. Più di un terzo sono di un solo pilota, ma... Vorrei che anche gli appassionati di vecchia data (1996) come me riescano ad apprezzare e rispettare tutti questi piloti e campioni. Se valevano tanto i 4 mondiali di Biaggi, anche i 2 di Zarco e i 2 di Mir debbono essere rispettati.
Spero di vedere una Moto3 ed una Moto2 più pulite degli ultimi due anni. Acosta si è spostato nella classe di mezzo, scappando da una classe cadetta dove se ne sono viste un po' troppe. Le cose brutte che si son viste erano presenti da prima delle brutte notizie delle morti di piloti. Tuttavia...
Tuttavia vedo Darryn Binder in startlist di MotoGP. E per quel poco che vale la mia opinione, è la persona sbagliata sulla moto sbagliata nella categoria sbagliata.
L'ex team Petronas è con le pezze al portafoglio, ha lasciato un rene e un paio di costole nel conto corrente di un pesarese (o urbinate? fate voi) si è smontato e riassemblato per meno fresca con meno persone e facendo solo la MotoGP. E per come sento io l'odore... Non andranno avanti.
I costruttori giapponesi sono... in difficoltà.
Il primo che cito è Suzuki. Che ha speso "poco", ha speso "bene", ha centrato un titolo, ma sembra in folle. Non ha risolto la mancanza di un dirigente, ha ritardato gli sviluppi della propria moto. Il che ha messo un suo importante asset, Joan Mir, pronto ad uscire se le cose non cambieranno marcia in poche gare. Con una destinazione davanti agli occhi...
Il secondo che cito è Honda. Che non vince senza Marc Marquez da troppo tempo, che ha vinto quest'anno in modo interessante solo con l'alieno di Cervera, che ormai ha 30 anni, non è più così indistruttibile e... è senza moto. Honda non ha più la pletora di team clienti che ha avuto negli anni, anche grazie al fatto che negli ultimi anni Ducati le ha scippato il posto come "moto da comprare", non ha più un prodotto buono da vendere, e non ha un collaudatore in grado di farle fare una moto buona anche per altri piloti. E Mir sembra, a mio parere, il perfetto complemento a Marc Marquez in HRC nel 2023.
Il terzo che cito è Yamaha. Che è messa leggermente meglio degli altri 2, visto che ha avuto mondiale costruttori vinto nel 2020 (lo ha vinto Ducati grazie alle penalizzazioni, altrimenti sarebbe stato di Yamaha) ed il mondiale piloti vinto nel 2021. Ha un pilota fortissimo ed equilibrato nel team ufficiale, ha un ottimo secondo pilota con buone capacità di collaudatore... ma è messa peggio di Honda come team satellite (mi auguro che Razali arrivi in fondo alla stagione), ha un motore in disperato bisogno di potenza ed erogazione, nonchè un retrotreno con importanti necessità di recuperare trazione da fermo.
Ducati, incredibile da dire, è il team e la moto da battere, nel 2022. Due titoli costruttori consecutivi, una flotta di piloti competitivi che ha portato sul podio o alla vittoria una moto poliedrica (credo ci siano state 3 o 4 versioni di Ducati in pista nel 2021), tutt'ora "ostica" in quanto va guidata "in un modo" e sinora Bagnaia sembra stato quello in grado di usarla in modo naturale ed efficace. Purtroppo Ducati Lenovo ha un pilota che se non dimostra quest'anno di poter stare lì... dovrà essere spostato altrove. Se c'è qualcuno che ha fallito clamorosamente la stagione lo scorso anno è stato Jack Miller. Spero che sia stata colpa della "tirata" di Ciabatti.
Chi altro è al "ora o mai più"?
Dovizioso, Zarco, Miller, Vinales, Morbidelli, gli Espargaro, Rins. 7 piloti che, se non dimostrano di andare, saranno catapultati giù dalle selle in favore di altri piloti ex Moto2 dai costi più abbordabili.
Chi potrebbe fare una stagione interessante (non per forza eccezionale)?
Nakagami, Oliveira, Fernandez, DiGiannanntonio. Ho molta, molta fiducia in Raul Fernandez, che non avrebbe rubato nulla vincendo il titolo della Moto2 lo scorso anno.
Chi non dovrebbe essere in griglia di partenza?
Darryn Binder. Mi auguro che non infortuni altri piloti, mi auguro che non sia una causa di bancarotta del team di Razali, mi auguro che lo sanzionino come deve. A mio parere Darryn Binder come Jaume Masia sono due piloti la cui presenza in pista aumenta in modo significativo il rischio per altri piloti di farsi male. Sono il prototipo di quel che non si deve vedere in pista a livello mondiale. Sono il "don't do like this". Lo sarebbe stato anche Marc Marquez, per certi versi, ma ha associato ad una inusitata durezza in pista sia la capacità di esserlo poche volte, in modo determinante ma senza creare danni agli avversari (Rossi in Malesia 2015 e Pedrosa ad Aragon sono l'eccezione) oltre che di... andare FORTE sempre, a volte triturando qualsiasi concorrenza.
Vedremo alla fine della stagione quante puzzonate saranno state scritte in questo post.