Per inciso, non ho controllato la versione in inglese per fare una valutazione di qualità della traduzione, prendo per buona la versione italiana e per vero quanto scritto da Ben.
Spero di non ledere il diritto di autore nel riportarne alcuni passi. Che parlano di Ben Spies, ma anche di Valentino Rossi. Non come sembra però...
A questo aggiungo parole riportate spesso da Lorenzo e da Meda: Martillo y Mantequilla. Ovvero martello e burro.Per andare forte su una GP moderna, devi tenere sempre le gomme "cariche" ed allineate. Entri in curva ad una velocità che pensi sia troppo elevata e inizi a girare la moto per caricare l'avantreno. (snip)...
Jorge non sembra veloce. Quando ho sovrapposto i suoi dati ai miei, ho potuto vedere come lui frenasse prima di me, ma entrasse in curva più veloce. (snip)...
Se guardi il linguaggio del corpo di Jorge - come sta sulla moto, senza muoversi troppo, il modo in cui entra in curva ed i suoi angoli di piega - puoi vedere che è davvero bravo a tenere la moto bilanciata e le gomme "cariche". E' quello che devi fare per andare veloce. Ma è sicuramente molto più facile dirlo che farlo.
Ho provato per un bel pò di tempo a guidare come Jorge. Ma i nostri stili sono completamente diversi. Il mio stile naturale non è il più rotondo, nè quello con la maggior velocità di percorrenza in curva. Mi piace frenare forte, far girare la moto e spararla fuori da una curva come una Superbike. E' difficile capovolgere completamente il tuo stile di guida. Il set-up della moto cambia tantissimo. Sareste sorpresi di sapere quanto più morbidi sono i settaggi delle sospensioni di Jorge rispetto ai miei, specialmente per quanto veloce lui riesce ad andare. Ma è estremamente fluido sulla moto. Se riesci a farlo è buono perchè puoi generare più grip.
Ho guidato la M1 di Valentino Rossi a Valencia nel 2010. Ho fatto cinque o sei giri, ma non c'era modo di andare forte; era troppo "morbida". Abbiamo iniziato a preparare un set-up più adatto a me e sono andato più veloce di quanto fosse andato Valentino con la stessa moto nel week-end di gara. Dipende tutto dal feeling. Se il pilota si sente "comodo", può guidare la moto fino al suo limite. Lo stesso dicasi per le traiettorie in pista; non c'è un modo perfetto per fare le cose.
Martello per la costanza e la determinazione che Lorenzo ha sempre messo in tutto ciò che faceva. Burro per la fluidità e morbidezza che ha cercato di sviluppare nel guidare la moto. Per un periodo sono stati i "nomi" delle 2 moto che Jorge aveva in garage.
Questo che cosa significa? Onestamente... forse nulla.
A mia opinione, però, questo nuovamente dimostra che per ogni pilota c'è una moto adatta e una meno adatta. Poi c'è chi sa fare qualcosa di più adattando il proprio stile di guida, e c'è chi invece non ci riesce.
Non so se Lorenzo con le vecchie Michelin e le MotoGP 990 avrebbe avuto questa bella performance durante la sua carriera. E' stato uno dei debuttanti più solidi e performanti della MotoGP, ed è stato uno dei pochi a portare a casa 2 titoli mondiali. Solo lui, Stoner, Rossi.
E' vero che a partire dal 2004 le gomme erano assai meno da derapata e che i traversi tipici del 2002/2003 erano badilate di onanismo motociclistico, però si vedeva varietà nello stile di guida e nella gestione del mezzo. Capirossi con tutta la sua buona volontà e nonostante gli anni di conoscenza della Ducati, nel 2007 è uscito martoriato dal canguro mannaro. Molto più pulito, nonostante la sua guida "selvaggia".
Dalle 800 in poi, guidare sporchi non serviva a nulla. Rossi è riuscito ad essere molto efficace con Yamaha, mentre non ci ha capito nulla di Ducati. Nonostante un ottimo Stoner nel 2010 e nonostante un concreto e costante Hayden tra il 2009 e il 2012.
E Spies? Che accidenti c'entra Spies?
Ok: chi si ricorda un pilota che ha vinto il mondiale Superbike all'anno del debutto?
Io ricordo solo lui. Ok, veniva dalle derivate di serie, ok veniva da una serie di vittorie importanti in AMA.
Ma veniva anche da 6 anni di moto diverse (tutte Suzuki, sino alla R1 gestita da Maio Meregalli), ed è atterrato su una moto conquistando un mondiale nonostante 4 ritiri e 2 gare quasi a 0 punti (una 16esimo, una 15esimo), totalizzando 462 punti. Una media punti pari a 16,5 per manche, il che significa poco più di terzo in tutte le gare.
Confrontandola con altri campioni SBK:
quasi 1,3 punti in più a gara di Toseland del 2004, in un anno grandioso per Ducati
0,6 punti in più a gara del 2007 sempre per Toseland, quando se l'è suonate di santa ragione sulla Honda ed ha avuto la meglio di un'incollatura su Haga.
Anche Bayliss nel 2008 resta dietro al Texano di appena 0.08 punti a Gara.
Meglio di lui solo Corser nel 2005 (18 punti a gara), Bayliss nel 2006 (poco meno di 18), Biaggi nel 2010 (17,3) e Checa nel 2011 (quasi 20 punti a gara).
Inutile scrivere che nessuno di questi era al debutto...
Spies forse ha vissuto il peggiore anno della sua carriera, ma mi domando: è tutta "colpa" agonistica sua o di un mezzo ad altissima tecnologia ma ancora piuttosto poco scientivo nell'essere scelto e sfruttato?
Con una MotoGP 2002-2003 che avrebbe potuto fare Ben Spies? A me piace pensare che avrebbe potuto cogliere qualcosa di più importante.
Non credo però che la spigolosità di Borgo Panigale possa essere la medicina giusta per Elbowz...