Con il massimo, massimo rispetto per una persona che si è molto sbattuta per i piloti, è una opinione.
PIù autorevole di tante altre, ma priva di riscontri medico-clinici, altrimenti non avrebbe potuto dire nulla (confidenzialità del rapporto medico/paziente, sino ad autorizzazione dello stesso o di chi ne fa le veci per parlare).
Parla su voci giornalistiche e fa delle ipotesi. Ripeto... molto più autorevoli di quelle di tanti giornalisti, ma tali restano. Finchè non è confermato il trapianto o un problema di ricrescita...
Salto di palo in frasca... questi virgolettati sono stati riportati da Omnicorse/Motorsport.com come parole di Dovizioso.
"La situazione è un po' difficile. Se dico qualcosa il mio manager mi uccide. Io voglio capirci di più. Non commento fino a quando non avremo notizie più precise. Mi sembra una situazione... Non so come commentarla. Un po' così. Tutta la storia non potete saperla. Sinceramente mi scoccia, visto che sono una persona tutto sommato buona. Non volevo creare tensione. Fosse dipeso solo da me, le cose sarebbero andate in modo diverso, ma non è così".
"Non sarà questione d'orgoglio, dovremmo andare forte e invece nelle ultime uscite abbiamo perso punti. Sarà dura chiudere tra i primi 3. Ma oggi siamo andati abbastanza bene, stiamo lavorando sui dettagli anche perché basta davvero poco a Valencia per fare uno step che poi in gara può essere grosso. E' fondamentale partire davanti a Valencia, anche se non sarà così facile".
"Mi fa piacere che si parli di me e Honda, ma non è la realtà dei fatti. Avevamo parlato tempo fa, ma poi abbiamo preso una decisione. Si sta spingendo molto su una cosa che non è reale. Non si sa niente di Marc al momento. Poi se potrà diventare una possibilità, allora è probabile che accetti. Ma se ne sta parlando troppo e non è detto che accada".
"Sto cercando di godermi tutti i lati positivi, visto che potrebbero essere le ultime gare. Ma così è davvero difficile. E' dura. Non abbiamo neanche la velocità. Se fossimo veloci, su certe cose potrei anche passarci sopra, ma così è complicato. Poi andremo alla fine su una pista nuova per tutti e sarà una figata. E' bello andare su una pista tutta da interpretare"
Da estimatore del pilota e di quel poco che posso conoscere dell'uomo, continuo ad apprezzare Andrea per come si pone nei confronti delle cose.
Magari è solo un modo di usare l'italiano che capisco e che sento più di altri.
Sento la passione che ha per quel che fa... Magari non fa cose epocali e scenografiche come altri hanno fatto in carriera, ma si sente che c'è una genuina soddisfazione nel correre in moto e nell'andare forte. Sento il sano rosicare di quello che resta dietro, ma che nell'andare più piano degli altri non da' colpe a destra e a manca, non paventa magheggi interni o esterni per farlo andare piano, non fa polemiche con il materiale. Io penso che trasmetta le cose per come le vede e le sente lui, con la pacatezza di un professionista e con la semplicità di una persona normale. In modo molto quieto, un antidivo. E forse, come Pedrosa, a suo modo un divo pure lui.
Un'altra cosa che non gli sento fare è cercare di usare i media a proprio favore per mettere pressione agli altri. Racconta una storia di sè, di quel che fa, di quel che non riesce a fare e di quanto sono importanti le persone che ha attorno, anche se sono le ultime gare che farà con il suo personale di Ducati. Magari è solo attento a non farsi pettinare da qualche clausola capestra, ma non c'è mai mezza parola "contro" Ducati o il personale che lavora per lui.
Infine una frase che ho evidenziato io in sottolineato: ci sono cose che alla stampa non si possono dire. Se si segue da abbastanza anni il motomondiale questo è solo un "repeat" di qualcosa che già si sapeva e già si subodorava. Andrea ha corso con team privati, con HRC, con Poncharal, con Ducati. Ha avuto una carriera lunga quanto quella di Lorenzo, forse un po' di più... Ma lasciando dietro molte meno frecce sparate all'indietro.
Forse solo una strategia? Può essere. Ma al contrario di Jorge Lorenzo, non si è mai atteggiato, o forse l'ha fatto sempre nello stesso modo: quello di una persona che ama quel che fa e che sa di essere molto fortunata nell'averlo fatto tanto a lungo.
Magari in questo aver perso per strada uno più giovane un anno di lui ha avuto il suo peso...
(edit: ho notato qualche puzzonata ortografica e l'ho corretta)