Quello che intendevo dire è che al contrario delle automobili, il range prestazionale nel quale operano le moto presenti e passate (sottolineo, senza scomodare viaggi mentali su cosa potrà offrire il futuro) è abbastanza ristretto. Il limite attuale è circa 1.5g di accelerazione nelle varie direzioni, con picchi di 2g in frenata per le nuove gp con abbassatori, ali ecc. Una 500 non faceva molto meno, così come una stradale moderna non fa molto meno.
Tolta la potenza (che incide su quanto a lungo puoi sostenere la massima accelerazione longitudinale positiva) e la "facilità" con cui si può raggiungere il limite nelle altre direzioni con le moderne gp, a livello di limite fisico le moto si giocano tutto in un intorno molto ridotto, con scarti percentuali relativamente piccoli. Da lì i tempi sul giro non troppo diversi tra i vari mezzi.
Come a dire, in 30 anni non si è spostato di molto in là il limite, si è solo diventati molto più efficaci nell'avvicinarcisi.
Al contrario delle macchine, dove tra categorie e annate le prestazioni in accelerazione longitudinale e laterale variano di molto, con mezzi stradali che vanno poco oltre il g e F1 che ne fanno oltre 6...