Si si... ho presente. E penso che si possa tranquillamente obbligare i team a non aprire i motori e a usarne solo un certo numero (1? 2? 3?) per tutta la stagione.killeradicator ha scritto:rileggiti quello che ho scritto a proposito del motore 5 post fa, guarda che alla fine il grosso dei costi sul motore è quello.
Ecco è proprio questo il punto... cercare di mettere un limite ben preciso alla "massimizzazione" del rendimento.killeradicator ha scritto:Non è questione di quanti pezzi aftermarket ci monti, è questione di quanto vuoi massimizzare il rendimento di quello che hai.
Infatti... il superstock già va meglio, ma si potrebbe stringere un po' di più anche su quello.killeradicator ha scritto:Il regolamento superstock non è il problema: non è certo tanto più largo di maniche dei vari trofei, cup e monomarca locali o nazionali.
Ecco e qui c'è il nocciolo del discorso. Perchè visto che il regolamento è valido per tutti, tutti hanno le stesse possibilità.killeradicator ha scritto:La differenza è che se compri una moto, ci monti su quello che il regolamento ti permette di montare, e ci corri così com'è NON VINCERAI MAI.
Come sopra... se tutti devono attenersi alla stessa logica di contenimento dei costi, se tutti devono sottostare allo stesso regolamento, se tutti possono fare lo stesso numero di modifiche... beh allora sono tutti sullo stesso piano.killeradicator ha scritto:Se corri in un campionato del mondo con la stessa logica di contenimento costi di un trofeo nazionale, neanche ti qualifichi.
La differenza sarà fatta dal progetto iniziale della moto, dalla messa a punto e dal pilota.
E di solito, dove c'è livellamento delle prestazioni c'è spettacolo.
Non stiamo parlando di MotoGP, di prototipi dove secondo me tutto o quasi dovrebbe essere concesso... stiamo parlando di campionati per moto derivate dalla serie... più o meno elaborate.