Le (dis)avventure di un motorista
Inviato: mer nov 10, 2021 9:21 am
Come promesso... per chi ha tempo da perdere, vi racconto cosa vuol dire per qualcuno che i motori li deve fare per metterli sul mercato rispettando normative, regole di business, requisiti di sicurezza e target interni quando interviene un cambio di normativa
Le (dis)avventure di un motorista - Parte 1 - Le regole del gioco
Il gioco inizia quando in un mercato X a piacere, che sia l'Europa, Nord o Sud America, Giappone, o ovunque venga venduto un veicolo, il legislatore decide di cambiare le regole del gioco. E a questo punto, parafrasando, la prima domanda che viene in mente a chi deve fare qualcosa è "e mo' questi dove vogliono andare a parare?" E la risposta non è mai banale, semplicemente perchè i tempi di sviluppo di un propulsore spesso sono ben più lunghi di quelli entro i quali, una volta congelata la normativa, questa entrerà in vigore. Quindi si iniziano a fare ipotesi... ragionate, ponderate, valutate, scegliendo scenari più o meno favorevoli... e si spera di non aver sbagliato troppo. Perché se c'è una cosa certa, è che nei processi di sviluppo qualcosa di sbaglia sempre. L'importante è avere modo di riprendere gli errori...
Poi, visto che l'onniscenza è fuori dalla portata di tutti, quel che si fa è confrontarsi con alcune società, che di lavoro cercando di capire cosa sarà il futuro (come il mago Otelma, ma più costosi) e i "colleghi". Quindi sì, le varie case si riuniscono, si confrontano, e quando serve capita che vadano dal legislatore a dire "Carissimo, bellissimo quello che vuoi fare, ma se vuoi fare proprio tutto tutto così, noi non ce la facciamo e chiudiamo. Perché, fino a prova contraria, nessuno è riuscito a creare il moto perpetuo, o anche solo dimostrare che Carnot avesse torto. Quindi, che ne dici se invece di fare X facciamo X meno un po', che è comunque meglio dell'Y di oggi?". E dopo questa contrattazione, che messa giù così sembra da mercato del pesce, ma che spesso ha come conseguenza la possibilità di esistenza in vita di società, stabilimenti, indotti e persone che lavorano, spesso si trova un accordo. Si badi, non sempre, ma spesso. E quindi si prega di aver fatto le scelte giuste nelle fasi precedenti.
Sì, perché nelle fasi precedenti gli enti tecnici non è che stiano a prendere il sole o a giocare a ping pong, ma sempre discutendo con altri Otelma di cui sopra, cercano di capire se quel che c'è in casa può andare bene per il futuro che l'attende, se c'è qualcosa da modificare, o se bisogna dire addio a quel motore tanto carino e tanto simpatico di cui conoscevi vita morte e miracoli per farne uno tutto nuovo partendo da un foglio bianco... o quasi. Ma di questo parleremo nella Parte 2.
Intanto, qualcun altro nella compagnia, va dal gran capo che detiene i cordoni della borsa per informarlo dei cambiamenti di cui sopra. Il dialogo funziona più o meno così:
Funzionario X a piacere: "Ciao capo, sai che arriva una nuova norma emissioni?"
Capo: "Ciao il dolce prepuzio umano. Ma non l'avevamo appena fatta?"
Funz: "Beh, appena, saranno 5 anni..."
Capo: "E mi vuoi dire che dopo 5 anni dobbiamo cambiare qualcosa?"
Funz: "Eh... beh... sì"
Capo: "E quanto costerebbe"
Funz: "Mah, insomma, confrontandoci, facendo due stime..."
Capo: "Troppo"
Funz: "Ma io non ho ancora detto la cifra..."
Capo: "Lo so, ma è troppo. Rifai i conti, ottimizza, vedi tu, ma devi tagliare i costi almeno del 20%. Ci vediamo tra un mese. Ciao"
[Continua... forse]
Le (dis)avventure di un motorista - Parte 1 - Le regole del gioco
Il gioco inizia quando in un mercato X a piacere, che sia l'Europa, Nord o Sud America, Giappone, o ovunque venga venduto un veicolo, il legislatore decide di cambiare le regole del gioco. E a questo punto, parafrasando, la prima domanda che viene in mente a chi deve fare qualcosa è "e mo' questi dove vogliono andare a parare?" E la risposta non è mai banale, semplicemente perchè i tempi di sviluppo di un propulsore spesso sono ben più lunghi di quelli entro i quali, una volta congelata la normativa, questa entrerà in vigore. Quindi si iniziano a fare ipotesi... ragionate, ponderate, valutate, scegliendo scenari più o meno favorevoli... e si spera di non aver sbagliato troppo. Perché se c'è una cosa certa, è che nei processi di sviluppo qualcosa di sbaglia sempre. L'importante è avere modo di riprendere gli errori...
Poi, visto che l'onniscenza è fuori dalla portata di tutti, quel che si fa è confrontarsi con alcune società, che di lavoro cercando di capire cosa sarà il futuro (come il mago Otelma, ma più costosi) e i "colleghi". Quindi sì, le varie case si riuniscono, si confrontano, e quando serve capita che vadano dal legislatore a dire "Carissimo, bellissimo quello che vuoi fare, ma se vuoi fare proprio tutto tutto così, noi non ce la facciamo e chiudiamo. Perché, fino a prova contraria, nessuno è riuscito a creare il moto perpetuo, o anche solo dimostrare che Carnot avesse torto. Quindi, che ne dici se invece di fare X facciamo X meno un po', che è comunque meglio dell'Y di oggi?". E dopo questa contrattazione, che messa giù così sembra da mercato del pesce, ma che spesso ha come conseguenza la possibilità di esistenza in vita di società, stabilimenti, indotti e persone che lavorano, spesso si trova un accordo. Si badi, non sempre, ma spesso. E quindi si prega di aver fatto le scelte giuste nelle fasi precedenti.
Sì, perché nelle fasi precedenti gli enti tecnici non è che stiano a prendere il sole o a giocare a ping pong, ma sempre discutendo con altri Otelma di cui sopra, cercano di capire se quel che c'è in casa può andare bene per il futuro che l'attende, se c'è qualcosa da modificare, o se bisogna dire addio a quel motore tanto carino e tanto simpatico di cui conoscevi vita morte e miracoli per farne uno tutto nuovo partendo da un foglio bianco... o quasi. Ma di questo parleremo nella Parte 2.
Intanto, qualcun altro nella compagnia, va dal gran capo che detiene i cordoni della borsa per informarlo dei cambiamenti di cui sopra. Il dialogo funziona più o meno così:
Funzionario X a piacere: "Ciao capo, sai che arriva una nuova norma emissioni?"
Capo: "Ciao il dolce prepuzio umano. Ma non l'avevamo appena fatta?"
Funz: "Beh, appena, saranno 5 anni..."
Capo: "E mi vuoi dire che dopo 5 anni dobbiamo cambiare qualcosa?"
Funz: "Eh... beh... sì"
Capo: "E quanto costerebbe"
Funz: "Mah, insomma, confrontandoci, facendo due stime..."
Capo: "Troppo"
Funz: "Ma io non ho ancora detto la cifra..."
Capo: "Lo so, ma è troppo. Rifai i conti, ottimizza, vedi tu, ma devi tagliare i costi almeno del 20%. Ci vediamo tra un mese. Ciao"
[Continua... forse]