Giusto per sfogarsi
Inviato: mar gen 14, 2020 6:08 pm
I programmi della domenica vanno a donne di mali costumi, ho le palle girate che faccio? La mattina un oretta di mtb per i campi e i boschi e dopo una bella mangiata vado a sfogarmi in moto. Mi metto il completo invernale, fa freddo, ci sono 6 gradi in pianura, ma dove andrò? Vado alla Colma dai, il giretto dei mongolini, magari un paio da ammansire li trovo.
Invece no.
Esco alle 14 in direzione Erba, benza e poi aumento la velocità, devo fare in fretta che ho in mente anche di andare ai Resinelli. La Colma finisce subito, asfalto scivoloso di cacchina solito, incontro due maxienduro che non mi fanno passare ma io passo ugualmente.
Arrivo, caffè, pisciata e via.
Tutti la guardano, come se non ne avessero mai vista una, la mia Zrx 1200 R è bellissima. Riparto, trovo gente che sale ma nessuno che scende con me, purtroppo. Giro per la Valbrona e in un attimo sono ad Onno, il lago è un enorme pozzanghera dove montagne metà scure e metà chiare specchiano le cime innevate. Becco un 125 o 390 ktm che vorrebbe fare cose ma non può. Infine eccomi a Lecco, passo volutamente sul lungolago e mentre supero a passo d'uomo decine di automobili guidate da animali impagliati, guardo male tutti i motociclisti che sono li a fumare, ridere coi loro jeans e i loro stivali colorati, io sono tutto nero con una moto verde e cerco qualcuno con cui correre, macchè.
Giro per la Valsassina e salgo per Ballabio, mi fermo a pisciare, fa freschino. Fotografo la mia cavalcatura. Arrivo all'attacco dei Piani dei Resinelli. Ho scoperto i Resinelli grazie alla rivista motociclismo (quando si poteva leggere) era un servizio sulla Guzzi Ballabio. Si parlava del Tenconi e delle gare in salita, nello specifico della Ballabio Piani dei Resinelli, non avevo ancora la Zrx ma volevo andarci. Fu così che cominciai a frequentare quella strada per imparare a guidare e fare i tornanti, la feci anche col ifty una volta,c'era la neve e ci impiegai più di 3 ore tra andata e ritorno. Quando voglio impressionare qualcuno lo porto sui Resinelli, nessuna speranza di starmi appresso (per ora). Una volta incontrai un autobus dopo una curva cieca a destra, lui frenò ma io non potei e mi infilai tra le rocce e il bus passando al pelo con la passeggera di allora che si arrabbiò abbastanza. Un altra volta salii con un o con l'r1 che diceva di fare le gare clandestine giocando i libretti, peccato che non giocammo i libretti. Oggi l'asfalto è asciutto e non c'è alcun segno di umidità, saremo sui 2/3 gradi e mi sento in forma. Cerco di dare sfoggio di una bella guida, tanto non incontrerò nessuno, le mitas sono ottime compagne di corsa, non scivolano e mi danno la giusta confidenza anche nelle frenate più decise.
In meno di 7 minuti sono in cima, foto e dietro front.
La discesa è più divertente perchè era appena scesa una carovanina di auto che mi diverto a sorpassare terrorizzandole. Finita la discesa entro in galleria tranquillo, ma mentre tolgo le mani dal manubrio per grattarmi il naso mi sorpassa uno in moto, ohhh finalmente!!!
Lo raggiungo subito, per quanto veloce mi abbia passato ha l'aria di un milanese incapace e difatti ha una royal enfield e mi delude. Lo sorpasso, lo semino e lo aspetto, se la mena nei curvoni e nei sorpassi, mi vede e cerca di raggiungermi giù da una discesa in contromano, apro e lo risemino, basta.
Arrivo a casa alle 16.53, soddisfatto per la guida meno per gli avversari inesistenti, tornerà la stagione calda e uscirete, ratti.
Invece no.
Esco alle 14 in direzione Erba, benza e poi aumento la velocità, devo fare in fretta che ho in mente anche di andare ai Resinelli. La Colma finisce subito, asfalto scivoloso di cacchina solito, incontro due maxienduro che non mi fanno passare ma io passo ugualmente.
Arrivo, caffè, pisciata e via.
Tutti la guardano, come se non ne avessero mai vista una, la mia Zrx 1200 R è bellissima. Riparto, trovo gente che sale ma nessuno che scende con me, purtroppo. Giro per la Valbrona e in un attimo sono ad Onno, il lago è un enorme pozzanghera dove montagne metà scure e metà chiare specchiano le cime innevate. Becco un 125 o 390 ktm che vorrebbe fare cose ma non può. Infine eccomi a Lecco, passo volutamente sul lungolago e mentre supero a passo d'uomo decine di automobili guidate da animali impagliati, guardo male tutti i motociclisti che sono li a fumare, ridere coi loro jeans e i loro stivali colorati, io sono tutto nero con una moto verde e cerco qualcuno con cui correre, macchè.
Giro per la Valsassina e salgo per Ballabio, mi fermo a pisciare, fa freschino. Fotografo la mia cavalcatura. Arrivo all'attacco dei Piani dei Resinelli. Ho scoperto i Resinelli grazie alla rivista motociclismo (quando si poteva leggere) era un servizio sulla Guzzi Ballabio. Si parlava del Tenconi e delle gare in salita, nello specifico della Ballabio Piani dei Resinelli, non avevo ancora la Zrx ma volevo andarci. Fu così che cominciai a frequentare quella strada per imparare a guidare e fare i tornanti, la feci anche col ifty una volta,c'era la neve e ci impiegai più di 3 ore tra andata e ritorno. Quando voglio impressionare qualcuno lo porto sui Resinelli, nessuna speranza di starmi appresso (per ora). Una volta incontrai un autobus dopo una curva cieca a destra, lui frenò ma io non potei e mi infilai tra le rocce e il bus passando al pelo con la passeggera di allora che si arrabbiò abbastanza. Un altra volta salii con un o con l'r1 che diceva di fare le gare clandestine giocando i libretti, peccato che non giocammo i libretti. Oggi l'asfalto è asciutto e non c'è alcun segno di umidità, saremo sui 2/3 gradi e mi sento in forma. Cerco di dare sfoggio di una bella guida, tanto non incontrerò nessuno, le mitas sono ottime compagne di corsa, non scivolano e mi danno la giusta confidenza anche nelle frenate più decise.
In meno di 7 minuti sono in cima, foto e dietro front.
La discesa è più divertente perchè era appena scesa una carovanina di auto che mi diverto a sorpassare terrorizzandole. Finita la discesa entro in galleria tranquillo, ma mentre tolgo le mani dal manubrio per grattarmi il naso mi sorpassa uno in moto, ohhh finalmente!!!
Lo raggiungo subito, per quanto veloce mi abbia passato ha l'aria di un milanese incapace e difatti ha una royal enfield e mi delude. Lo sorpasso, lo semino e lo aspetto, se la mena nei curvoni e nei sorpassi, mi vede e cerca di raggiungermi giù da una discesa in contromano, apro e lo risemino, basta.
Arrivo a casa alle 16.53, soddisfatto per la guida meno per gli avversari inesistenti, tornerà la stagione calda e uscirete, ratti.