Povera Brigitta
Inviato: ven mag 03, 2013 1:06 pm
PERUGIA - Paragonare le proprie o le altrui disavventure giudiziarie a quelle di Amanda Knox è diventato in poco tempo lo "sport" più praticato d'Italia. Dopo Belpietro (che aveva paragonato la storia dell'americana a quella di Berlusconi) e Ferrara (che aveva colto l'occasione per dire ai corrispondenti in Italia di "non credere alla fevole"), ecco che anche la pornostar Brigitta Bulgari è pronta a usare la propria vicenda di "vittima" del sistema giudiziario mettendosi sullo stesso piano della ragazza appena prosciolta dall'accusa di aver ucciso Meredith Kercher. Per chi non ricordasse la storia dell'attrice ungherese, ecco un breve riassunto: la Bulgari era stata arrestata lo scorso 24 maggio con l'accusa di essersi esibita in atteggiamenti decisamente spinti davanti ad un pubblico composto anche da minorenni. Per questo motivo era stata tenuta in carcere per 11 giorni.
ASSOLUZIONE - Il gup che ha seguito la vicenda ha ritenuto, però, che l'attrice fosse estranea al reato che era stato ipotizzato a suo carico ed è stata perciò prosciolta. Queste le parole della pornostar quando ha saputo della decisione del giudice: "Chiederò un risarcimento danni perchè è stato infangato il mio nome, mentre io stavo facendo soltanto il mio lavoro. Ora che si è conclusa la vicenda giudiziaria che mi ha cambiato la vita raccoglierò gli appunti scritti in cella e scriverò un libro". Siccome l'inchiesta è stata svolta dallo stesso magistrato che si è occupato anche di Amanda Knox, ecco arrivare puntuale il riferimento al caso giudiziario del momento: "Credo che le indagini andrebbero svolte in maniera più approfondita. Dopo undici giorni in prigione ho faticato a trovare il mio posto nel mondo, figuriamoci lei dopo quattro anni".
ASSOLUZIONE - Il gup che ha seguito la vicenda ha ritenuto, però, che l'attrice fosse estranea al reato che era stato ipotizzato a suo carico ed è stata perciò prosciolta. Queste le parole della pornostar quando ha saputo della decisione del giudice: "Chiederò un risarcimento danni perchè è stato infangato il mio nome, mentre io stavo facendo soltanto il mio lavoro. Ora che si è conclusa la vicenda giudiziaria che mi ha cambiato la vita raccoglierò gli appunti scritti in cella e scriverò un libro". Siccome l'inchiesta è stata svolta dallo stesso magistrato che si è occupato anche di Amanda Knox, ecco arrivare puntuale il riferimento al caso giudiziario del momento: "Credo che le indagini andrebbero svolte in maniera più approfondita. Dopo undici giorni in prigione ho faticato a trovare il mio posto nel mondo, figuriamoci lei dopo quattro anni".
