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The flame che ci dici. Devi dirci qualcosa?

Inviato: mar set 25, 2012 1:26 pm
da Ulisse io
:asd:


http://www.ilsole24ore.com/art/finanza- ... d=AbCWZKjG


A sud dell'Iran, nel Golfo Persico, si erge l'isola di Kish. Questo piccolo lembo di terra, dove vivono poco più di 20mila abitanti, è sconosciuto ai più ma potrebbe presto conquistare fama. Perché nel luglio 2011 il ministro del Petrolio ad interim iraniano ha inaugurato in questa isola la prima Borsa Valori al mondo dove è possibile acquistare e vendere petrolio senza avere un dollaro. Per questo motivo c'è chi pensa che l'isola di Kish, così come la cittadina del New Hempshire Bretton Woods è stata per circa 30 anni (dal 1944 al 1971) il simbolo del nuovo ordine mondiale al termine della Seconda Guerra Mondiale, potrebbe divenire il simbolo di un nuovo ordine generato dall'attuale guerra delle valute.

Il biglietto verde, si sa, è la valuta di riferimento per lo scambio delle materie prime nel mondo. Ed è anche grazie a questo motivo che dal 1971 - da quando l'allora presidente Richard Nixon decise di interrompere la convertibilità del dollaro in oro mandando in una notte d'agosto in pensione gli accordi di Bretton Woods del 1944 - gli Stati Uniti continuano ad essere la prima superpotenza del pianeta, questo nonostante un debito pubblico e un deficit elevatissimi.

Ma cosa succederebbe se il petrolio - la materia prima che fa girare al mondo - non fosse più scambiato in dollari, ovvero nella più grande riserva valutaria mondiale? La domanda è tornata prepotentemente alla ribalta nelle ultime 24 ore, da quando la Cina ha comunicato che dal 6 settembre ha iniziato a compravendere petrolio in yuan (senza passare dal dollaro) per le forniture provenienti dalla Russia. È un duro affronto agli Stati Uniti e a quell'equilibrio del terrore su cui si reggono le relazioni internazionali tra i due Paesi (la Cina è il maggiore creditore degli Stati Uniti) o semplicemente un tentativo per stimolare la domanda interna in una fase di rallentamento dell'economia cinese?

«La decisione della Cina di pagare in yuan le forniture di petrolio provenienti dalla Russia, che ha accettato di buon grado, rispondendo che le risorse a di oro nero a favore del partner asiatico saranno illimitate, benché poco reclamizzata dai media, potrebbe essere l'alba di un nuovo ordine valutario mondiale dove il dollaro potrebbe progressivamente perdere il proprio ruolo centrale - spiega Gabriele Vedani, managing director di Fxcm Italia -. Non dimentichiamo infatti che il bene di gran lunga più scambiato oggi al mondo è proprio il petrolio. Potenzialmente devastante per il biglietto verde con effetti difficilmente reversibili nel medio/lungo termine».

Secondo Vincenzo Longo di Ig markets «è da diverso tempo che la Cina "minaccia" di voler incrementare gli scambi commerciali con i propri partner in yuan e la decisione dello scorso giugno di utilizzare lo yuan negli scambi con il Giappone e con l'Iran, a maggio, non sono certo un caso (a cui si aggiunta la novità delle forniture della Russia da settembre, ndr). Gli effetti potrebbero essere destabilizzanti sugli equilibri internazionali. La diffusione dello yuan come moneta di scambio incrementerebbe la sua forza e potrebbe minacciare presto il ruolo di predominio del dollaro statunitense. Le materie prime - continua Longo -potrebbero essere il primo comparto che potrebbero vedere la sostituzione del biglietto verde con lo yuan. Di fatto la Cina è il principale importatore al mondo di metalli e potrebbe decidere di imporre ai Paesi esportatori la necessità di accettare yuan come corrispettivo delle merci. I Paesi esportatori non avrebbero altra via che accettare yuan, come accaduta per l'Iran a maggio dopo l'embargo imposto dalla Ue. La crescente quantità di yuan che i principali partner commerciali potrebbero trovarsi nelle proprie casse ne incrementerebbero il ruolo di riserva di valore. Il dollaro statunitense perderebbe il ruolo di bene rifugio. Probabilmente quando accadrà ciò gli Stati Uniti potrebbero essere scavalcati nel ruolo di potenza mondiale proprio dal gigante asiatico».
Il dollaro è destinato a rimanere sotto pressione anche per due altri motivi «Il primo riguarda le elezioni presidenziali - sottolinea Vedani -. La conferma di Obama, al momento probabile, potrebbe significare nessuna modifica della politica economica fiscale e quindi nessuna necessità di rivedere la estremamente generosa politica monetaria di cui ho detto sopra. Quindi dollaro nel breve medio termine sotto pressione perchè valuta di indebitamento; il Qe3, al twist e l'acquisto di asset backed securities: tre parole per ribadire che il "rubinetto" da cui oggi sgorgano generosamente dollari rimarrà aperto per almeno un biennio; per la legge della relazione inversa tra offerta di un bene e prezzo dello stesso, dollaro ancora sotto pressione».

E l'euro, come si inserisce in questo duello Usa-Cina ? «Al momento - conclude Longo - l'euro non possiede la stabilità e la forza necessaria per poter essere inserito nella lotta come valuta di riferimento».



Dici che noi della zona euro e' ora che iniziamo a preparare il grasso di foca come lubrificante? :asd:

almeno ci prepariamo :sob:

Re: The flame che ci dici. Devi dirci qualcosa?

Inviato: mar set 25, 2012 2:35 pm
da The flame
uff...e va bene.. apriamo il grafico con lo yuan e impariamo a tradarlo.....

Re: The flame che ci dici. Devi dirci qualcosa?

Inviato: mar set 25, 2012 2:42 pm
da Ulisse io
deduco che per te non cambia niente :asd:

ma a noi di qua? :sospetto:

oggi gli ennesimi articoli sul crollo consumi, crollo compravendite di case con connesso crollo mutui. e quel dolce prepuzio umano di standard&Pur che dice che la crisi in Italia e Spagna si sta intensificando :fuori: :asd:

Re: The flame che ci dici. Devi dirci qualcosa?

Inviato: mar set 25, 2012 2:54 pm
da The flame
sono volatili per diabetici.... ma soprattutto per le persone e per la mentalita'... esempio idiota: a volte frequento il gruppo degli italians of london, solite cose come aperitivi serate etc, persona media: tipico italiano del dolce prepuzio umano che la prima cosa che ti chiede quando intervieni in un discorso e' quanti anni hai, ma soprattutto cerca in ogni modo di far passare il fatto che sei giovane, intelligente e culturalmente piu' elevato di lui come un problema....
finche' il modo di fare impresa italiano si basera' sul guardare dall'alto in basso in sto modo le imprese continueranno ad assumere falliti non piu' in eta' per imparare e mettersi a studiare, e quelli che sono in grado scapperanno all'estero dove essere giovani, preparati ed intelligenti e' visto come un plus!
dove possedere una bella auto non equivale ad avere la gente che ti guarda male perche' "ah ma chissa' che truffe fa", dove l'invidia e' la prima cosa che viene a vede!re che qualcuno sta meglio di te :lollone: