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Gentili Signori, quella che vedete allegata e’ una mail che ho inviato alla Societa’ che gestisce la preparazione di pasti per l’Ospedale S. Camillo di Roma dove, purtroppo, sono ricoverato. Ovviamente nessuno all’indirizzo mi ha dato una risposta adeguata al mio reclamo (potrei dire nostro considerando che si lamentano tutti).
Allego anche tre immagini scattate all’interno dell’ospedale dove potrete notare quali sono le condizioni del cibo che arriva: mandarini marci, bollito al sugo ma, come si vede e’ tutta acqua, minestrone sempre immerso in 4 dita d’acqua. Bisogna far intervenire qualcuno particolare o la situazione si puo’ risolvere in maniera pacifica.
Saluti
Fabio Sgargi
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Sono ormai 4 giorni che sono ricoverato presso la struttura ospedaliera del S. Camillo in Roma nel reparto di Cardiologia.
Ho avuto, come tutti gli altri ricoverati, la sfortuna di servirmi dei pasti da voi serviti tramite catering. Mi auguro che negli altri ospedali, se da voi serviti, abbiano un trattamento differente da quello che si ha internamente all’ospedale San Camillo.
Cominciando dalla prima colazione: poco assortimento solo the, latte, orzo. Ieri mi sono azzardato a chiedere al ragazzo che la distribuiva di avere un pacchetto in più di fette biscottate ma mi è stato riposto che la quantità era limitata e pertanto non era in grado di soddisfare la mia richiesta! Assurdo! Stesso discorso per lo zucchero.
Qualsiasi pasto venga ordinato tramite la vostra incaricata è praticamente immangiabile. Porto alcuni esempi: la pasta al sugo e’ solitamente incollata e il sugo ha lo stesso sapore qualunque esso sia (carne, pomodoro semplice o quant’altro), il riso al pomodoro, solitamente, è un ammasso informe immerso in un liquido acquoso rosso che dovrebbe essere sugo, la carne è di solito immangiabile in quanto, per prima cosa, è di una durezza impressionante e poi, in secondo luogo, puzza. La prima o seconda sera la fettina di carne era un soprattacco!
Si cari signori, la carne che voi fornite puzza, ha un sapore non meglio identificato e, sicuramente saranno bestie morte di vecchiaia.
Oggi, continuando nella descrizione, ci è stato servito, per secondo, come da noi richiesto, del pollo arrosto (?!?)… Detto pollo era crudo, la carne infatti risultava essere rosa non cotta e la pelle era lessa anziché arrostita.
Qui non è questione di seguire una dieta imposta perché, ad esempio, un mio collega di stanza ed il sottoscritto, non abbiamo alcun tipo di restrizione.
Mai che venga servito, se non in sporadici casi, dell’olio o del sale. Questi vengono forniti, insieme all’aceto, quando viene servita l’insalata.
Tanto vi dovevo per vostra informazione comunicandovi che se entro la settimana non cambierà la situazione, la mail verrà inviata per conoscenza alla Direzione Sanitaria del San Camillo, alla Regione Lazio e a tutti i quotidiani.
Saluti.