Estremo saluto.
Inviato: gio ago 08, 2024 1:38 pm
Scusatemi tutti.
Il titolo è chiaro ma devo dirlo anche a chi come me respira olio bruciato.
Non sentitevi obbligati a leggere, ne a rispondere.
Stamattina, verso le 11.30 sul viale che porta verso le colline fuori Faenza, sento tanti ciclomotori e motociclette ( motori e motorini, siamo in Romagna!) sgassare a più non posso.
Vedo questo gruppone e penso:
" dai che bello, anche se fanno casino e stanno andando a fare un giro per le colline, a quest'ora non danno fastidio a nessuno!"
Non riesco nemmeno ad abbozzare un sorriso che sento una anziana signora ( una vecchia stronza acida!) dire a voce alta e stizzita
" Bravi! Seguitelo pure coi motori."
E li capisco che il gruppone è il corteo funebre di Stefano Bettoli!
E infatti il corteo svolta nel piazzale del cimitero.
Si perché viale Marconi, per i faentini, è più noto come viale del cimitero piuttosto che come viale per uscire in gita dalla città.
Stavo caricando gli attrezzi sul furgone, e distintamente ho sentito motori motorini e scooter, due e quattro tempi urlare insieme la rabbia, uniti nella disperazione di una morte assurda.
Quello che mi ha scosso non è stato l'urlo di tutti quei motori, non è stato il silenzio che di botto è calato quando tutti i motori sono stati spenti insieme.
È stato il silenzio glaciale quando l'ultimo singolo motore, rimasto in moto, è stato spento...
Quel motore si riaccenderà.
Stefano no!
Tralascio la cronaca dell'incidente mortale perché non so come sia accaduto lo scontro fra moto e auto, di notte, coi fari accesi.
Tralascio perché sarei di parte, fresco di incidente dal quale per fortuna sono uscito con un paio di fratture.
"Casco ben allacciato e fari accesi anche di giorno. E prudenza, sempre" come Cereghini ci raccomanda da decenni purtroppo non sono serviti.
Carburatori Forever
Il titolo è chiaro ma devo dirlo anche a chi come me respira olio bruciato.
Non sentitevi obbligati a leggere, ne a rispondere.
Stamattina, verso le 11.30 sul viale che porta verso le colline fuori Faenza, sento tanti ciclomotori e motociclette ( motori e motorini, siamo in Romagna!) sgassare a più non posso.
Vedo questo gruppone e penso:
" dai che bello, anche se fanno casino e stanno andando a fare un giro per le colline, a quest'ora non danno fastidio a nessuno!"
Non riesco nemmeno ad abbozzare un sorriso che sento una anziana signora ( una vecchia stronza acida!) dire a voce alta e stizzita
" Bravi! Seguitelo pure coi motori."
E li capisco che il gruppone è il corteo funebre di Stefano Bettoli!
E infatti il corteo svolta nel piazzale del cimitero.
Si perché viale Marconi, per i faentini, è più noto come viale del cimitero piuttosto che come viale per uscire in gita dalla città.
Stavo caricando gli attrezzi sul furgone, e distintamente ho sentito motori motorini e scooter, due e quattro tempi urlare insieme la rabbia, uniti nella disperazione di una morte assurda.
Quello che mi ha scosso non è stato l'urlo di tutti quei motori, non è stato il silenzio che di botto è calato quando tutti i motori sono stati spenti insieme.
È stato il silenzio glaciale quando l'ultimo singolo motore, rimasto in moto, è stato spento...
Quel motore si riaccenderà.
Stefano no!
Tralascio la cronaca dell'incidente mortale perché non so come sia accaduto lo scontro fra moto e auto, di notte, coi fari accesi.
Tralascio perché sarei di parte, fresco di incidente dal quale per fortuna sono uscito con un paio di fratture.
"Casco ben allacciato e fari accesi anche di giorno. E prudenza, sempre" come Cereghini ci raccomanda da decenni purtroppo non sono serviti.
Carburatori Forever