Forse una polemica in meno...
Inviato: gio feb 17, 2022 6:07 pm
... almeno sulla pila delle tante che si stanno affastellando.
Mi riferisco al "mancato risultato" podio per la pattinatrice artistica Kamila Valieva, quindicenne e "sul ghiaccio" già medagliata oro nella gara a squadre.
Per chi non la conoscesse, l 'atleta è di nazionalità russa, ed è al centro di una complessa vicenda politico-sportiva.
Partiamo da quella sportiva...
Nel 2014 la russia ha ospitato i giochi olimpici. Solo che secondo la WADA, la gestione degli atleti è stata una "puntina" troppo disinvolta.
https://www.ilpost.it/2016/07/18/russia ... hi-doping/
Al punto tale che la Wada ha condannato la russia a dire "ma anche no" per la partecipazione dei giochi da parte della nazione come ente. Secondo l'opinione dell'ente, viste le carte e le testimonianze a disposizione, l'intera macchina "sportiva" russa ha progettato una metologia per poter dopare i propri atleti e farli arrivare più in alto rispetto alle prestazioni che in realtà avevano.
Ora... non è che non sia successo. Durante Atene 2004 si son consumate diverse storie abbastanza brutte
https://www.corriere.it/Sport/2008/olim ... aabc.shtml
tra ventilati e certificati doping di atleti, o giudici "particolarmente severi" contro i migliori avversari.
https://www.youtube.com/watch?v=Jw5dQXmqsMo
Nel 2004 Cassina vinse un meritato oro alla sbarra, ma un grande avversario di grande valore tecnico come Aleksej Nemov (con lo stesso 10.00 di partenza come Cassina ed altri 5 atleti) nonostante una sontuosa prova https://www.youtube.com/watch?v=qvl7MvLcgkI si è trovato una valutazione in finale particolarmente ingenerosa... ed ha mostrato un atteggiamento da cui tanti atleti che sono in italia dovrebbero imparare, dopo che il pubblico ha tuonato non una, ma ben due volte alle valutazioni dei giudici.
Scusate... torniamo al punto.
Per decisione di WADA, la Russia non poteva accedere alle olimpiadi successive. Secondo l'opinione dell'ente, viste le carte e le testimonianze a disposizione, dal 2012 al 2015 l'intera macchina "sportiva" russa ha progettato una metologia per poter dopare i propri atleti e farli arrivare più in alto rispetto alle prestazioni che in realtà avevano.
https://www.ilpost.it/2017/12/05/russia ... corea-sud/
Fino a poco tempo prima dell'inizio delle gare, per la Corea del sud si è rimasti in bilico se escludere completamente ogni partecipante di nazionalità russa dalle competizioni, portando alla fine un meno restrittivo...
-divieto di uso della bandiera
-divieto di uso dei colori nazionali
-mancata assegnazione dei titoli alla nazione, in caso di medaglie, ma solo alla ROC, cioè il comitato olimpico russo.
Pyeongchang non è stato l'unico evento con sanzioni... anche in altri sport, gli atleti/concorrenti di nazionalità russa non sono stati autorizzati ad usare la loro bandiera o i colori. Nikita Mazepin, debuttante in F1 nel 2021, non ha potuto avere la bandiera sul proprio riferimento in griglia. Per l'auto c'è stata una gabola... Lo sponsor "denominatore" del team ha il quartier generale sui monti urali (azienda mineraria che vende minerali di potassio), ha come colori sociali il rosso ed il blu, l'auto era a fondo bianco. Ed ecco i colori russi. Il divieto di presentarsi con la bandiera russa è tutt'ora in vigore.
Senonchè... La giovanissima (15 anni) e bravissima atleta (e chi dice il contrario s'inventa cose, a mio parere) è stata trovata positiva alla trimetazidina, "un farmaco che riduce il consumo di ossigeno", durante i campionati nazionali russi svoltisi il 25/12/2021. Secondo Fanpage, il farmaco viene utilizzato per chi ha problemi cardiaci (che Kamila non ha) e non vi è esenzione medica per lo stesso.
Ci sono due ma...
Il primo è relativo all'età: chi è sotto ai 16 anni d'età è persona considerata "protetta" dal codice WADA, quindi fondamentalmente ti fanno l'antidoping, ti trovano positivo MA non possono punirti. Il secondo è dovuto ad una sospensione della "pena" da parte della federazione atletica russa (per quanto mi è sembrato di capire). Non solo...
Il CIO ha bussato alla porta di un tribunale sportivo, dicendo "in ogni caso la positività resta, quindi bisogna escluderla". La risposta è stata "non la escludiamo, troppo ritardo nella notifica".
In ogni caso, l'oro delle squadre (ottenuto prima della comunicazione della positività al farmaco) non è stato consegnato con cerimonia ufficiale e la classifica è sub iudice.
https://www.ilpost.it/2022/02/17/kamila ... i-pechino/
Nonostante un inizio... notevole, con la classifica che la vedeva al primo posto dopo la prima prova individuale, Kamila ha fatto una pessima prestazione, non arrivando manco a medaglia. In questa situazione internazionale, il "brutto" risultato di Kamila (essere alle olimpiadi comunque per me è da giù il cappello) è un piccolo nodo in meno in un gomitolo di proporzioni planetarie.
Ma veniamo agli altri... MA. Che metto io.
Il terzo ma per me dipende dal contesto della sostanza e della condizione medica... a mio parere, protetta o no, l'atleta non dovrebbe manco essere in cina. O meglio. Non ci doveva manco arrivare, vista la positività. E' penalizzante nei confronti delle compagne di squadra? Sì.
Questo mi porta al quarto ma... Pur volendo concedere a Valieva ogni possibile attenuante, purtroppo è arrivata alle olimpiadi da una nazione che con il doping un problema "piuttosto conclamato", nonchè sistemico, l'aveva avuto; una tolleranza inferiore a mio parere era dovuta. E visto che non si possono fare i test antidoping retroattivi, personalmente troverei opportuno che la ROC in pratica per la disciplina artistica su ghiaccio... virtualmente non sia mai scesa in pista. Mi spiace togliere valore e spessore ad una squadra che certamente non è stata a guardare i conigli per essere lì, ma se arrivi con la pistola in aereoporto e non hai un motivo "accettato" per portarla a bordo... o la lasci giù o non sali.
E' ingiusto? Sì. Come è stato ingiusto che tanti avversari di atleti russi si siano trovati a competere in condizioni svantaggiate ed in modo occulto. Va' da sè che ovviamente, per non aumentare le tensioni, questo non capiterà.
Per l'oro a squadre... visto che non è stato ancora consegnato... qualche aspettativa di mancata consegna ce l'ho. Perchè se passa il precedente "atleta dopata under 16 conquista medaglia e la porta a casa", dopo sarà veramente abuso di minore. E per certi versi, in alcune discipline, forse lo è già...
Mi riferisco al "mancato risultato" podio per la pattinatrice artistica Kamila Valieva, quindicenne e "sul ghiaccio" già medagliata oro nella gara a squadre.
Per chi non la conoscesse, l 'atleta è di nazionalità russa, ed è al centro di una complessa vicenda politico-sportiva.
Partiamo da quella sportiva...
Nel 2014 la russia ha ospitato i giochi olimpici. Solo che secondo la WADA, la gestione degli atleti è stata una "puntina" troppo disinvolta.
https://www.ilpost.it/2016/07/18/russia ... hi-doping/
Al punto tale che la Wada ha condannato la russia a dire "ma anche no" per la partecipazione dei giochi da parte della nazione come ente. Secondo l'opinione dell'ente, viste le carte e le testimonianze a disposizione, l'intera macchina "sportiva" russa ha progettato una metologia per poter dopare i propri atleti e farli arrivare più in alto rispetto alle prestazioni che in realtà avevano.
Ora... non è che non sia successo. Durante Atene 2004 si son consumate diverse storie abbastanza brutte
https://www.corriere.it/Sport/2008/olim ... aabc.shtml
tra ventilati e certificati doping di atleti, o giudici "particolarmente severi" contro i migliori avversari.
https://www.youtube.com/watch?v=Jw5dQXmqsMo
Nel 2004 Cassina vinse un meritato oro alla sbarra, ma un grande avversario di grande valore tecnico come Aleksej Nemov (con lo stesso 10.00 di partenza come Cassina ed altri 5 atleti) nonostante una sontuosa prova https://www.youtube.com/watch?v=qvl7MvLcgkI si è trovato una valutazione in finale particolarmente ingenerosa... ed ha mostrato un atteggiamento da cui tanti atleti che sono in italia dovrebbero imparare, dopo che il pubblico ha tuonato non una, ma ben due volte alle valutazioni dei giudici.
Scusate... torniamo al punto.
Per decisione di WADA, la Russia non poteva accedere alle olimpiadi successive. Secondo l'opinione dell'ente, viste le carte e le testimonianze a disposizione, dal 2012 al 2015 l'intera macchina "sportiva" russa ha progettato una metologia per poter dopare i propri atleti e farli arrivare più in alto rispetto alle prestazioni che in realtà avevano.
https://www.ilpost.it/2017/12/05/russia ... corea-sud/
Fino a poco tempo prima dell'inizio delle gare, per la Corea del sud si è rimasti in bilico se escludere completamente ogni partecipante di nazionalità russa dalle competizioni, portando alla fine un meno restrittivo...
-divieto di uso della bandiera
-divieto di uso dei colori nazionali
-mancata assegnazione dei titoli alla nazione, in caso di medaglie, ma solo alla ROC, cioè il comitato olimpico russo.
Pyeongchang non è stato l'unico evento con sanzioni... anche in altri sport, gli atleti/concorrenti di nazionalità russa non sono stati autorizzati ad usare la loro bandiera o i colori. Nikita Mazepin, debuttante in F1 nel 2021, non ha potuto avere la bandiera sul proprio riferimento in griglia. Per l'auto c'è stata una gabola... Lo sponsor "denominatore" del team ha il quartier generale sui monti urali (azienda mineraria che vende minerali di potassio), ha come colori sociali il rosso ed il blu, l'auto era a fondo bianco. Ed ecco i colori russi. Il divieto di presentarsi con la bandiera russa è tutt'ora in vigore.
Senonchè... La giovanissima (15 anni) e bravissima atleta (e chi dice il contrario s'inventa cose, a mio parere) è stata trovata positiva alla trimetazidina, "un farmaco che riduce il consumo di ossigeno", durante i campionati nazionali russi svoltisi il 25/12/2021. Secondo Fanpage, il farmaco viene utilizzato per chi ha problemi cardiaci (che Kamila non ha) e non vi è esenzione medica per lo stesso.
Ci sono due ma...
Il primo è relativo all'età: chi è sotto ai 16 anni d'età è persona considerata "protetta" dal codice WADA, quindi fondamentalmente ti fanno l'antidoping, ti trovano positivo MA non possono punirti. Il secondo è dovuto ad una sospensione della "pena" da parte della federazione atletica russa (per quanto mi è sembrato di capire). Non solo...
Il CIO ha bussato alla porta di un tribunale sportivo, dicendo "in ogni caso la positività resta, quindi bisogna escluderla". La risposta è stata "non la escludiamo, troppo ritardo nella notifica".
In ogni caso, l'oro delle squadre (ottenuto prima della comunicazione della positività al farmaco) non è stato consegnato con cerimonia ufficiale e la classifica è sub iudice.
https://www.ilpost.it/2022/02/17/kamila ... i-pechino/
Nonostante un inizio... notevole, con la classifica che la vedeva al primo posto dopo la prima prova individuale, Kamila ha fatto una pessima prestazione, non arrivando manco a medaglia. In questa situazione internazionale, il "brutto" risultato di Kamila (essere alle olimpiadi comunque per me è da giù il cappello) è un piccolo nodo in meno in un gomitolo di proporzioni planetarie.
Ma veniamo agli altri... MA. Che metto io.
Il terzo ma per me dipende dal contesto della sostanza e della condizione medica... a mio parere, protetta o no, l'atleta non dovrebbe manco essere in cina. O meglio. Non ci doveva manco arrivare, vista la positività. E' penalizzante nei confronti delle compagne di squadra? Sì.
Questo mi porta al quarto ma... Pur volendo concedere a Valieva ogni possibile attenuante, purtroppo è arrivata alle olimpiadi da una nazione che con il doping un problema "piuttosto conclamato", nonchè sistemico, l'aveva avuto; una tolleranza inferiore a mio parere era dovuta. E visto che non si possono fare i test antidoping retroattivi, personalmente troverei opportuno che la ROC in pratica per la disciplina artistica su ghiaccio... virtualmente non sia mai scesa in pista. Mi spiace togliere valore e spessore ad una squadra che certamente non è stata a guardare i conigli per essere lì, ma se arrivi con la pistola in aereoporto e non hai un motivo "accettato" per portarla a bordo... o la lasci giù o non sali.
E' ingiusto? Sì. Come è stato ingiusto che tanti avversari di atleti russi si siano trovati a competere in condizioni svantaggiate ed in modo occulto. Va' da sè che ovviamente, per non aumentare le tensioni, questo non capiterà.
Per l'oro a squadre... visto che non è stato ancora consegnato... qualche aspettativa di mancata consegna ce l'ho. Perchè se passa il precedente "atleta dopata under 16 conquista medaglia e la porta a casa", dopo sarà veramente abuso di minore. E per certi versi, in alcune discipline, forse lo è già...