Report sul raduno in Germania
Inviato: lun ago 08, 2016 12:06 pm
Ciao a tutti, finalmente riesco a mettere giù qualche riga riguardo alla mia meravigliosa esperienza al 17° Raduno Internazionale SV.
Ho preferito prendermela comoda e saltarmi i primi giorni, quindi sono partito venerdì mattina da Como, sotto un cielo plumbeo che preannunciava brutto tempo.
La via del lago e la prima parte di salita verso il Passo dello Spluga sono passati tranquillamente, e speravo ancora in un transito "asciutto" in territorio elvetico. Invece ha iniziato a piovere, e imbacuccato nella tuta antipioggia ho proseguito, optando per l'autostrada appena arrivato a Splügen.
A parte aver trovato il valico autostradale con l'Austria chiuso ed aver percorso solo strade secondarie in suddetto paese (non avevo la vignetta per l'autostrada) il viaggio è proseguito, sotto una pioggia torrenziale.
Dopo 300 e rotti chilometri sotto la pioggia, mi fermo a fare rifornimento, e incontro un olandese che mi spiega un paio di trucchi per evitare di avere i piedi e le mani a mollo, nonostante l'abbigliamento tecnico.
Poi il viaggio prosegue sotto la pioggia che inizialmente diminuisce, e poi finisce.
Dopo altrettanti chilometri arrivo finalmente a Poppenhausen, paesino in cui ha luogo il raduno.
Vengo subito accolto calorosamente, e tutto lo staff era felice di aver finalmente visto una targa italiana.
Sono presenti moltissime SV, in buona parte SV1000, più o meno modificate.
Dopo l'iscrizione al raduno e aver preso il buono convenzionato per le birre monto la tenda.
Sono tutti gentili e disponibili, nonostante la comunicazione avvenga esclusivamente in inglese, con qualche difficoltà da entrambe le parti.
La sera conosco Jason e Ray, due signori Inglesi con cui stringo amicizia e condivido le mie chiacchiere sulla nostra amata penisola, sullo stile e il cibo italiano (chissà come mai piace a tutti )
Sabato, dopo una fredda notte in tenda e un abbondante colazione (sorvoliamo sul caffè ), partecipo alla caccia al tesoro, che consiste in un percorso di circa 200km ad anello con partenza e fine al raduno e in un breve questionario. Mi unisco ad una squadra, non avendo ne dimestichezza della zona, ne l'hardware adatto per ricevere la mappa gps.
Che dire, non avevo mai fatto un giro così veloce ed emozionante per le stradine di campagna! velocità media 110km/h, grazie anche a delle strade serpeggianti in mezzo ai boschetti che farebbero invidia alle maggiori arterie delle nostre città. Non avevo mai visto una strada in mezzo ai campi a doppia corsia, perfettamente asfaltata e con tanto di guard rail su ambo i lati.
Proseguendo, i checkpoint consistevano in un cartello informativo sulla cortina di ferro, che passava proprio di li, in un locale caratteristico e nel punto più alto della zona, circa 900 metri. Dopo aver recuperato un rotolo di carta igienica a tre veli e uno scontrino di un benzinaio da 1€ (entrambi punti del questionario), torniamo al raduno.
Poco dopo essere tornati, mi chiedono di fare una foto con tutte le moto "straniere", poichè è il primo anno in cui ci sono così tante nazioni.
Noto che hanno installato un banco prova e, incoraggiato dal prezzo basso e dal fatto che se risultano problemi viene effettuata una messa a punto gratuitamente, sottopongo anche la mia piccola Suzi al test. Ne esce più che dignitosamente, mostrando delle curve di coppia e potenza senza flessioni o incertezze.
Nell'euforia del momento, prenoto anche il test su strada della Suzuki GSX-R 750, dato che la nuova SV650 l'avevo già provata a Varese
Mi rendo conto che le supersportive non fanno per me facendo i 180 in terza, appena appena in coppia, penso che dopo una settimana mi ci ammazzerei
Altro evento caratteristico: il lancio del telaio tento anche io, ma anche a causa della mia esile mole, faccio ben poco.
Dopo cena mi offro di preparare un caffè degno di questo nome usando la moka che ho portato da casa. Ma mi accorgo di non trovare più il caffè macinato. Nessun problema, chiedo cortesemente dei chicchi di caffè alla barista e, avvolti in un tovagliolo, li frantumo con il fondo di un bicchiere. Oltre alla curiosità scatenata dal mio armeggiare con chicchi, moka e fornelletto, le cavie a cui offro il caffè gradiscono molto. Missione compiuta!
Alla sera vengono effettuate le premiazioni: per la SV650 e la SV1000 risultate più potenti al banco di prova e per la caccia al tesoro. E inaspettatamente la mia squadra risulta la vincitrice! Il premio? Buoni per la birra
Dopo aver chiacchierato amabilmente, davanti al falò, con un ragazzo di Berlino e uno di Dresda, torno alla mia tenda.
Al mattino seguente, sistemando la tenda zuppa di rugiada, scatto varie foto, anche con lo staff del forum tedesco, e poi parto per i 650km di autostrada che mi separano da casa.
Esperienza assolutamente da ripetere, anche se il prossimo anno prenoterò un posto in camerata, sia per dormire al caldo e all'asciutto, sia per poter viaggiare più leggero e potermi godere i passi alpini che separano i Bel paese dal nord europa.
Venite anche voi il prossimo anno!
Ho preferito prendermela comoda e saltarmi i primi giorni, quindi sono partito venerdì mattina da Como, sotto un cielo plumbeo che preannunciava brutto tempo.
La via del lago e la prima parte di salita verso il Passo dello Spluga sono passati tranquillamente, e speravo ancora in un transito "asciutto" in territorio elvetico. Invece ha iniziato a piovere, e imbacuccato nella tuta antipioggia ho proseguito, optando per l'autostrada appena arrivato a Splügen.
A parte aver trovato il valico autostradale con l'Austria chiuso ed aver percorso solo strade secondarie in suddetto paese (non avevo la vignetta per l'autostrada) il viaggio è proseguito, sotto una pioggia torrenziale.
Dopo 300 e rotti chilometri sotto la pioggia, mi fermo a fare rifornimento, e incontro un olandese che mi spiega un paio di trucchi per evitare di avere i piedi e le mani a mollo, nonostante l'abbigliamento tecnico.
Poi il viaggio prosegue sotto la pioggia che inizialmente diminuisce, e poi finisce.
Dopo altrettanti chilometri arrivo finalmente a Poppenhausen, paesino in cui ha luogo il raduno.
Vengo subito accolto calorosamente, e tutto lo staff era felice di aver finalmente visto una targa italiana.
Sono presenti moltissime SV, in buona parte SV1000, più o meno modificate.
Dopo l'iscrizione al raduno e aver preso il buono convenzionato per le birre monto la tenda.
Sono tutti gentili e disponibili, nonostante la comunicazione avvenga esclusivamente in inglese, con qualche difficoltà da entrambe le parti.
La sera conosco Jason e Ray, due signori Inglesi con cui stringo amicizia e condivido le mie chiacchiere sulla nostra amata penisola, sullo stile e il cibo italiano (chissà come mai piace a tutti )
Sabato, dopo una fredda notte in tenda e un abbondante colazione (sorvoliamo sul caffè ), partecipo alla caccia al tesoro, che consiste in un percorso di circa 200km ad anello con partenza e fine al raduno e in un breve questionario. Mi unisco ad una squadra, non avendo ne dimestichezza della zona, ne l'hardware adatto per ricevere la mappa gps.
Che dire, non avevo mai fatto un giro così veloce ed emozionante per le stradine di campagna! velocità media 110km/h, grazie anche a delle strade serpeggianti in mezzo ai boschetti che farebbero invidia alle maggiori arterie delle nostre città. Non avevo mai visto una strada in mezzo ai campi a doppia corsia, perfettamente asfaltata e con tanto di guard rail su ambo i lati.
Proseguendo, i checkpoint consistevano in un cartello informativo sulla cortina di ferro, che passava proprio di li, in un locale caratteristico e nel punto più alto della zona, circa 900 metri. Dopo aver recuperato un rotolo di carta igienica a tre veli e uno scontrino di un benzinaio da 1€ (entrambi punti del questionario), torniamo al raduno.
Poco dopo essere tornati, mi chiedono di fare una foto con tutte le moto "straniere", poichè è il primo anno in cui ci sono così tante nazioni.
Noto che hanno installato un banco prova e, incoraggiato dal prezzo basso e dal fatto che se risultano problemi viene effettuata una messa a punto gratuitamente, sottopongo anche la mia piccola Suzi al test. Ne esce più che dignitosamente, mostrando delle curve di coppia e potenza senza flessioni o incertezze.
Nell'euforia del momento, prenoto anche il test su strada della Suzuki GSX-R 750, dato che la nuova SV650 l'avevo già provata a Varese
Mi rendo conto che le supersportive non fanno per me facendo i 180 in terza, appena appena in coppia, penso che dopo una settimana mi ci ammazzerei
Altro evento caratteristico: il lancio del telaio tento anche io, ma anche a causa della mia esile mole, faccio ben poco.
Dopo cena mi offro di preparare un caffè degno di questo nome usando la moka che ho portato da casa. Ma mi accorgo di non trovare più il caffè macinato. Nessun problema, chiedo cortesemente dei chicchi di caffè alla barista e, avvolti in un tovagliolo, li frantumo con il fondo di un bicchiere. Oltre alla curiosità scatenata dal mio armeggiare con chicchi, moka e fornelletto, le cavie a cui offro il caffè gradiscono molto. Missione compiuta!
Alla sera vengono effettuate le premiazioni: per la SV650 e la SV1000 risultate più potenti al banco di prova e per la caccia al tesoro. E inaspettatamente la mia squadra risulta la vincitrice! Il premio? Buoni per la birra
Dopo aver chiacchierato amabilmente, davanti al falò, con un ragazzo di Berlino e uno di Dresda, torno alla mia tenda.
Al mattino seguente, sistemando la tenda zuppa di rugiada, scatto varie foto, anche con lo staff del forum tedesco, e poi parto per i 650km di autostrada che mi separano da casa.
Esperienza assolutamente da ripetere, anche se il prossimo anno prenoterò un posto in camerata, sia per dormire al caldo e all'asciutto, sia per poter viaggiare più leggero e potermi godere i passi alpini che separano i Bel paese dal nord europa.
Venite anche voi il prossimo anno!