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Condanna per la S&P

Il 5 novembre un tribunale australiano ha condannato l'agenzia di rating Standard&Poor per aver assegnato nel 2006 una tripla A ad alcuni prodotti finanziari che in seguito hanno perso gran parte del valore.
La sentenza, scrive The Australian, "ha alzato il velo sullo stretto legame tra le agenzie di rating e i loro clienti, un rapporto che ha permesso la vendita di miliardi di dollari di prod. finanziari in tutto il mondo alla vigilia della crisi."
L'agenzia e la sua banca cliente,l'Abn Amro olandese, hanno dovuto versare trenta milioni di dollari di risarcimento ai dodici governi locali che hanno intentato la causa.(tratto da Internazionale)

direi che piano piano qualche nodo sta' venendo al pettine

30 milioni di dollari sono inezie in confronto ad accadimenti che hanno portato sul lastrico intere famiglie. e tra sofferenza e tutto il resto andrebbero giudicati come i peggio criminali.

e poi la bastonata alla prima ti deve togliere il fiato la lasciarti vivere e continuare, alla seconda ti deve fracassare definitivamente a tal punto da chiudere baracca e burattini. cosa che non avviene mai.
se i vantaggi son talmente tanti una sanzione apparentemente enorme ma realmente piccola gli solleticano i pistolini cosi' da continuare a giocare al giratiu che ti inc...biiippp!...ulo

30 milioni di dollari sono inezie in confronto ad accadimenti che hanno portato sul lastrico intere famiglie. e tra sofferenza e tutto il resto andrebbero giudicati come i peggio criminali.

e poi la bastonata alla prima ti deve togliere il fiato la lasciarti vivere e continuare, alla seconda ti deve fracassare definitivamente a tal punto da chiudere baracca e burattini. cosa che non avviene mai.
se i vantaggi son talmente tanti una sanzione apparentemente enorme ma realmente piccola gli solleticano i pistolini cosi' da continuare a giocare al giratiu che ti inc...biiippp!...ulo

certo, 30 milioni di $ sono briciole per loro
pero' se questa volta se la son cavata con poco
alla prossima mi auguro che ci andranno giu' di brutto

fosse per me, le agenzie di rating potrebbero scomparire nello stesso nulla da cui sono spuntate fuori nel periodo precedente alla crisi mondiale

e comunque se qualche tribunale internazionale si attiva
anche molti altri possono seguire questo esempio

apparte quello italiano, che ha altre gatte da pelare

se ci pensiamo
sono queste agenzie pseudo-veggenti ma corrotte
che dall'alto hanno il potere di "muovere i capitali" in una direzione
ai danni di molte altre possibili, affossando gli stati
per esempio declassandoli da A22 a B11

in questo modo decidono a priori il destino di uno stato
che nonostante ce la stia mettendo tutta, con tagli e quant'altro
per uscire dal baratro, e' gia' un morto che cammina.

operato questo, che puo' essere ancora passabile se si tratta di un azienda privata quotata in borsa,
ma che NON puo' essere equiparata ad uno stato come la spagna o l'italia composta da milioni di cittadini
e non di soci o dipendenti d'azienda

urge al piu' presto una regolamentazione internazionale che ponga dei paletti chiari su cosa e sul come e' concesso di stilare un ranking economico e di limitarlo alle imprese commerciali
questo prima che sia troppo tardi.


intanto si leggono sempre piu' spesso notizie di famiglie del sud-europa alla disperazione

L'ALTERNATIVA E' LA RIVOLUZIONE
SEGUITA PERO' FORSE DALL'ANARCHIA