sgarbi
Inviato: gio mag 19, 2011 2:18 pm
Codice: Seleziona tutto
E’ durato una sola sera l’esperimento da conduttore di Vittorio Sgarbi: la Rai ha deciso di sospendere Ora Ci Tocca anche Sgarbi dopo gli ascolti disastrosi registrati ieri sera, che hanno visto la prima serata di RaiUno raccogliere appena l’8,27% di share con un ascolto medio di 2.064.000 telespettatori. La lunga, infinita, filippica di Sgarbi in difesa di se stesso e il racconto delle sue gesta pubbliche e private non ha convinto il pubblico.
La Rai sospende il programma di Vittorio Sgarbi a causa dei bassi (bassissimi) ascolti. “La sospensione è stata comunicata al Professor Sgarbi che l’ha condivisa” si legge nel comunicato stampa diffuso dalla Rai. Di fatto sembra che la decisione sia dipesa esclusivamente dagli ascolti e non dal ‘velato’ uso privato del mezzo pubblico fatto dal critico d’arte in risposta alle accuse di collusione mafiosa nell’ambito del suo incarico di Sindaco di Salemi (e non solo), tantomeno per i contenuti espressi nel corso della serata.
Intanto pare che per questo debutto primaverile fossero previste solo due puntate, mentre altre quattro sarebbero andate in onda solo a partire dal prossimo settembre: non erano queste le notizie giunte prima del debutto, ma poi evidentemente il cambio della guardia alla direzione generale della Rai e gli scontri con la Lei devono aver cambiato parecchie carte in tavola. Vedremo se il progetto sarà del tutto cancellato o se si provvederà a un ‘ripescaggio’ (con gli opportuni aggiustamenti) per l’Autunno 2011.
Fioccano nel frattempo i commenti sulla puntata in onda ieri sera: compatto il centro-sinistra nel plaudere alla sospensione del programma, con Legambiente sul piede di guerra per il “vergognoso spot contro le energie rinnovabili” del giornalista Carlo Vulpio ospitato da Sgarbi e l’Idv che giudica il programma “l’ultimo fallimento di Mauro Masi“.
“Quel che è avvenuto nella trasmissione di Sgarbi è grave e vergognoso per un paese civile e democratico – scrive in una nota Legambiente – In un periodo particolare come questo, a pochi giorni dalla consultazione referendaria sul nucleare, il Servizio pubblico televisivo, che ad oggi trascura completamente l’argomento, concede uno spazio sulla rete principale ad un monologo falso e feroce sui danni che eolico e solare fotovoltaico infliggerebbero al Paese a tutto vantaggio della criminalità, come se il settore delle rinnovabili fosse esclusivamente un business della mafia. Il tutto senza prove e senza contraddittorio“. E Legambiente annuncia un esposto all’Agcom.
Dal canto suo il senatore dell’Italia dei Valori, Stefano Pedica, definisce il programma di Sgarbi “un programma politico di controinformazione“. “Sgarbi ha rappresentato non la politica alternativa, ma l’ennesima politica del centrodestra fatta di offese e non di progetti” dice il senatore Idv che ‘collega’ i bassi ascolti del programma alla tendenza delle elezioni amministrative. “Il flop di Sgarbi finalmente mette in evidenza un pubblico di spettatori e cittadini stanchi della politica dei personalismi e delle accuse gratuite. Vince un giornalismo che non si allontana dalla sua missione, quella di informare e di fare cronaca e non di mettere in piedi pseudo-salotti volti solo a piccole rivalse personali. Buona la decisione della Lei che ci dimostra di agire in nome e per conto dell’azienda Rai“.
Infine ci si mette anche l’Aiart, l’associazione di telespettatori cattolici, che si domanda provocatoriamente quanto sia costato alla Rai questo flop. “Quanto è stato speso per un programma bloccato ancor prima di nascere? Uno spettacolo per tanti versi noioso, con pochi spunti originali. Il tempo dei telepredicatori è finito” scrive in una nota il presidente Luca Borgomeo, che fa bolla il programma come “un fiume di parole che non ha convinto“. Sgarbi resta un eccellente oratore, ma da qui a fare un programma tv (da prime time) ce ne passa.
chissà come mai me l'aspettavo
na roba inguardabile
ogni tanto giravo su rai 1 ieri dopo 1 minuto era sonno profondo
