TkMatt ha scritto:pensa a studiare e quando ti sei laureato, continua a studiare. ti dico per esperienza che la laurea in economia da sola non vale niente se non hai agganci importanti da sfruttare. Prenditi una lode e poi chiedi una mano ai tuoi per un post universitario di qualità, possibilemente all'estero
Tk..ti scrivo da persona che sta finendo (regolarmente? sgraat) la specialistica...e che durante l'università, più o meno continuativamente ha lavorato. Sono daccordo con te in linea teorica. Al 100%. Poi però ti riporto la mia esperienza.. e la pratica si scontra alla grandissima con la teoria.
Finisci il liceo (con qualche lavoretto tranquillo durante l'estate, così da pagarsi le vacanze, qualche sfizio).. e studi. Sei all'università, e l'università costa! Rende, ma nel futuro. Inizialmente sono soldi: tasse, casa o mezzi, libri. Nel mezzo crescono anche le esigenze: una vacanza, una pizza fuori con la morosa, un weekend ogni tanto... o una vacanza l'anno. Ecco, questi i primi tre anni. Gran studio...e se i tuoi non foraggiano di brutto (e tu non vuoi chiedere, visto che già ne tirano fuori che bastano), al massimo ti becchi una riduzione di tasse (sempre più rare, visto gli isee da fame che propongono). Svago 0. Poi..fai la specialistica nello stesso modo. Ed è pesante.. E nel frattempo..distanza totale dal mondo del lavoro.
Io ho fatto così: triennale lavorato, specialistica mi sono trasferito, ho lavorato ma poi ho mollato per la possibilità di una mezza borsa e perchè volevo finire a tutti i costi. Nel frattempo mi sono tolto le mie soddisfazioni (qualche vacanza, la moto..) ed ora al termine di 5 anni di studio ti assicuro che:
1- voglia di vedere "com'è il mondo lì fuori" ce n'è tanta
2- voglia di continuare il ciclo post universitario, ehm, al momento no grazie (ma quello è soggettivo).
3- da parte mia mi sono rotto le balle di farmi mantenere dai miei (e c'è la non remota possibilità che anche una volta iniziato a lavorare/fare stage pagato mi continueranno a dare una mano).
Per niente pentito della scelta che ho fatto, ancora meno di aver "lavorato a spizzichi e boccon".
