Possibile che nessuno possa prendere l'eroica decisione di dire "stiamo buttando tempo e soldi, chiudiamola qui"? Non dovrebbe esserci una specie di prescrizione anche per queste cose?www.repubblica.it ha scritto:Rubò 69 pecore nel 1961, processo ancora aperto
Per l’orunese Giovanni Chessa dopo 50 anni di udienze e rinvii, nessuno ha chiarito se al momento del furto era capace di intendere e di volere. Nuova perizia a novembre
di Valeria Gianoglio
NUORO. Dal lontano 1961, una vera eternità, la giustizia tenta invano e con ostinazione di giudicarlo. Mezzo secolo esatto di udienze, sfiancanti rinvii, perizie psichiatriche che non approdano a nulla. Cinquant'anni di avvocati, di giudici, e persino di codici penali che cambiano. Cinquant'anni di udienze per aver rubato, almeno secondo l'accusa, 69 pecore in un terreno di Irgoli.
Giovanni Agostino Chessa, 79 anni, orunese di nascita ma nuorese di adozione, ne ha viste davvero di tutti i colori. Perché è da mezzo secolo (un primato forse imbattuto in Sardegna) che la giustizia tenta di capire se sia colpevole o innocente di un reato tanto caro alla vecchia Barbagia, l'abigeato. Ma non può farlo per un motivo molto semplice: Chessa da diverso tempo, ormai, è affetto da disturbi psichici ed è in cura in una casa protetta.
E nessun tribunale d'Italia può giudicarlo se prima non stabilisce un dato: all'epoca dei fatti contestati Chessa era capace o no di intendere e di volere? Era nel pieno possesso o meno delle sue facoltà mentali? Ebbene, incredibile ma vero, in cinquant'anni esatti di udienze, nessun perito ha mai pronunciato la parola definitiva sulla delicata questione. Nessuno, dopo aver visitato l'uomo, ha mai stabilito in modo chiaro e assoluto: l'imputato, quel giorno, era perfettamente in grado di capire cosa stava facendo oppure no. Nessuno si è preso la responsabilità di mettere la parola fine, probabilmente perché l'errore sta all'origine: nel '61 nessuno lo aveva fatto.
E dunque il processo che vede Chessa imputato da tempo immemore si trascina da cinquant'anni con continue nomine di periti e conseguente enorme dispendio di denaro pubblico. E con tutta probabilità continuerà ancora per molto, come in un assurdo gioco di un destino beffardo. Sembra uno scherzo, una sorta di barzelletta, di quelle che sfoderano i detrattori del sistema giustizia in Italia, ma è tutto incredibilmente vero. Ed è tutto previsto dalla norme. Certo è che il caso-Chessa, in tribunale a Nuoro, è ormai diventato più famoso dei processi della Corte d'assise. Suo malgrado è diventato una sorta di vecchio amico fedele che accompagna da cinquant'anni, a scadenze più o meno regolari, il lavoro degli impiegati, le giornate dei giudici, il compito degli avvocati. Così tanti che è difficile persino quantificarli con esattezza.
Considerando che, in base alla legge, la perizia psichiatrica va tentata una volta ogni sei mesi, gli esperti che in questo mezzo secolo si sono avvicendati per il caso Chessa sono un centinaio. E così, ieri mattina, quasi a voler festeggiare le nozze d'oro, il processo Chessa fa di nuovo capolino in un'aula del Palazzo di giustizia nuorese. Numero di procedimento: 61/1852. Dove il "61" sta proprio per l'anno nel quale è stata inserita nell'apposito registro la notizia di reato: furto aggravato. L'Italia era nel pieno del boom economico, presidente della Repubblica era Gronchi, alla fine di quell'anno gli Usa di Kennedy cominciarono la tragica avventura nel Vietnam. Un oceano di storia fa. Giovanni Agostino Chessa è da allora, dal sorriso pieno di promesse di Jfk, che aspetta che la giustizia si confermi tale, anche nei suoi confronti.
«Per il processo Chessa - annuncia, ieri mattina, in aula, il presidente del collegio giudicante, Vito Morra - sentiremo il nuovo perito il 29 novembre». L'avvocato che da qualche anno segue le sorti del povero orunese, Lorenzo Soro, allarga le braccia. «Lo vedi? - dice a chi, incuriosito, gli chiede notizie della faccenda - Questo è un fascicolo che si trascina dal '61. E non è mai stato accertato che l'imputato avesse davvero rubato quelle pecore». Fa un sorriso di circostanza, Soro. Persino lui che è pratico di aule di giustizia, questa proprio non riesce a mandarla giù.
Quando si dice "processo breve"
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Quando si dice "processo breve"
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E comunque se qui c'è uno stronzo, quello sono io, e basta. Parola di Gippé
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Re: Quando si dice "processo breve"
Fino a quando i giudici non saranno resi responsabili delle loro azioni che ti aspetti..
"Ottenere cento vittorie su cento battaglie non è il massimo dell’abilità: vincere il nemico senza bisogno di combattere, quello è il trionfo massimo."
Re: Quando si dice "processo breve"
Non è solo quello. Io penso che aiuterebbe tanto, ma non è solo quello...tequi ha scritto:Fino a quando i giudici non saranno resi responsabili delle loro azioni che ti aspetti..
L'italia sembra diventato il paese di incularello... dove nessuno porge le terga ma tutti il pisello. (e chiedendo gratis terga altrui)
Basta essere onesti e ammettere gli errori. Sport che alcune persone non praticano. Specie se hanno una sola minuscola briciola di insignificante potere.Tequi ha scritto:pike è uno di quegli utenti che si diverte a fare il puntiglioso. Ce ne sono anche altri e sono tutti sulla rampa di lancio. Non abbiamo bisogno di gente che le cerca tutte per fare polemica.
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Re: Quando si dice "processo breve"
per carità nessuno dice che sia solo quello ma trovami un altro settore lavorativo dove uno non è responsabile di ciò che fa.. 

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Re: Quando si dice "processo breve"
bella domanda retoricatequi ha scritto:per carità nessuno dice che sia solo quello ma trovami un altro settore lavorativo dove uno non è responsabile di ciò che fa..

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Re: Quando si dice "processo breve"
A me vengono in mente i commercialisti: li paghi per farti fare il 730 e se poi hanno sbagliato paghi di nuovo tu.tequi ha scritto:per carità nessuno dice che sia solo quello ma trovami un altro settore lavorativo dove uno non è responsabile di ciò che fa..
Bella fregatura.
Ogni cosa (il cristallo dello specchio, ad esempio) era infinite cose, perché io la vedevo distintamente da tutti i punti dell’universo. (Jorge Luis Borges, L’Aleph)
Re: Quando si dice "processo breve"
mmmm prenderei un po' con le pinze sti articoli di giornale
comunque in 50 anni quante perizie psichiatriche han fatto? e perchè nessun perito dice si lo era, si non lo era? c'è qualcosa che non torna
ho come la sensazione che l'articolo non dica qualcosa tanto per fare notizia
tanto per dire se un imputato non è in grado di intendere o di volere durante il processo (anche se per caso lo era al momento del fatto) e quindi non è in grado di partecipare coscientemente allo stesso, questo viene sospeso e con esso la prescrizione
e rimane sospeso finché:
a) l'imputato guarisce
b) l'imputato muore
comunque in 50 anni quante perizie psichiatriche han fatto? e perchè nessun perito dice si lo era, si non lo era? c'è qualcosa che non torna
ho come la sensazione che l'articolo non dica qualcosa tanto per fare notizia
tanto per dire se un imputato non è in grado di intendere o di volere durante il processo (anche se per caso lo era al momento del fatto) e quindi non è in grado di partecipare coscientemente allo stesso, questo viene sospeso e con esso la prescrizione
e rimane sospeso finché:
a) l'imputato guarisce
b) l'imputato muore
Re: Quando si dice "processo breve"
Tutta o quasi la dirigenza del publico impiego.tequi ha scritto:per carità nessuno dice che sia solo quello ma trovami un altro settore lavorativo dove uno non è responsabile di ciò che fa..
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Re: Quando si dice "processo breve"
Loro per legge dovrebbero essere responsabili.. i giudici per legge non sono responsabili. C'è una bella differenza.rospo23 ha scritto:Tutta o quasi la dirigenza del publico impiego.tequi ha scritto:per carità nessuno dice che sia solo quello ma trovami un altro settore lavorativo dove uno non è responsabile di ciò che fa..
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Re: Quando si dice "processo breve"
no filì...non diciamo stronxate...tequi ha scritto:Loro per legge dovrebbero essere responsabili.. i giudici per legge non sono responsabili. C'è una bella differenza.rospo23 ha scritto:Tutta o quasi la dirigenza del publico impiego.tequi ha scritto:per carità nessuno dice che sia solo quello ma trovami un altro settore lavorativo dove uno non è responsabile di ciò che fa..
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Re: Quando si dice "processo breve"
Beh.. non mi pare che per legge ci sia una responsabilità da parte dei giudici. Se un dirigente fa danno ad una azienda questo è responsabile direttamente. Almeno così la so io..Essevuista Inside ha scritto:no filì...non diciamo stronxate...tequi ha scritto:Loro per legge dovrebbero essere responsabili.. i giudici per legge non sono responsabili. C'è una bella differenza.rospo23 ha scritto: Tutta o quasi la dirigenza del publico impiego.
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Re: Quando si dice "processo breve"
Prlo di responsabilità professionale chiaramente... 

"Ottenere cento vittorie su cento battaglie non è il massimo dell’abilità: vincere il nemico senza bisogno di combattere, quello è il trionfo massimo."
Re: Quando si dice "processo breve"
sulla carta esiste anche per i giudicitequi ha scritto:Prlo di responsabilità professionale chiaramente...
non hai votato il referendum 23 anni fa o giù di lì?

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Re: Re: Quando si dice "processo breve"
Ok sono vecchio ma non sono mica zagor...enjoyash ha scritto:sulla carta esiste anche per i giudicitequi ha scritto:Prlo di responsabilità professionale chiaramente...
non hai votato il referendum 23 anni fa o giù di lì?

Perché non viene applicato? È fallace la legge o altro? C'è sempre da imparare..

"Ottenere cento vittorie su cento battaglie non è il massimo dell’abilità: vincere il nemico senza bisogno di combattere, quello è il trionfo massimo."
Re: Re: Quando si dice
tequi ha scritto:Ok sono vecchio ma non sono mica zagor...enjoyash ha scritto:sulla carta esiste anche per i giudicitequi ha scritto:Prlo di responsabilità professionale chiaramente...
non hai votato il referendum 23 anni fa o giù di lì?
Perché non viene applicato? È fallace la legge o altro? C'è sempre da imparare..
La cosa peggire è che spesso per destituirli (pensionarli) dall'incarico vengono liquidati con cifre da capogiro.
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Re: Re: Quando si dice
Quella è una clausula contrattuale che fa parte del contratto da dirigenti. Di solito si concorda una penale di uscita nel caso di licenziamento (i dirigenti non hanno tutele sotto questo punto di vista).rospo23 ha scritto:
La cosa peggire è che spesso per destituirli (pensionarli) dall'incarico vengono liquidati con cifre da capogiro.
"Ottenere cento vittorie su cento battaglie non è il massimo dell’abilità: vincere il nemico senza bisogno di combattere, quello è il trionfo massimo."
Re: Re: Quando si dice
Il punto è proprio questo nessuno viene licenziato ma proprio nessuno ecco perchè ho parlato di pensionamento,tra l'altro e su questo non sbaglio la dirigenza italiana che ha incarichi ad alto livello soprattutto nel pubblico è molto ma molto avanti con l'età i pochi giovani dirigenti lavorano nel privato e li si che sono caxxi.tequi ha scritto:Quella è una clausula contrattuale che fa parte del contratto da dirigenti. Di solito si concorda una penale di uscita nel caso di licenziamento (i dirigenti non hanno tutele sotto questo punto di vista).rospo23 ha scritto:
La cosa peggire è che spesso per destituirli (pensionarli) dall'incarico vengono liquidati con cifre da capogiro.
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Re: Re: Quando si dice
Scusa Rospo.. mica ho capito.rospo23 ha scritto:Il punto è proprio questo nessuno viene licenziato ma proprio nessuno ecco perchè ho parlato di pensionamento,tra l'altro e su questo non sbaglio la dirigenza italiana che ha incarichi ad alto livello soprattutto nel pubblico è molto ma molto avanti con l'età i pochi giovani dirigenti lavorano nel privato e li si che sono caxxi.tequi ha scritto: Quella è una clausula contrattuale che fa parte del contratto da dirigenti. Di solito si concorda una penale di uscita nel caso di licenziamento (i dirigenti non hanno tutele sotto questo punto di vista).
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Che vuol dire pensionamento?? Se sono pensionati per raggiunti requisiti non prendono proprio nulla (liquidazione esclusa).
Sull'età media della dirigenza hai ragione ma ti assicuro che nel privato la solfa cambia poco però c'è anche da dire che per diventare un dirigente di alto livello hai anche bisogno di esperienza e quella si fa con gli anni.
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Re: Quando si dice "processo breve"
Si forse mi sono espresso male,volevo comunque dire che spesso proprio vista l'età avanzata preferiscono uscire in silenzio dalla scena andando in pensione ma ,il danno resta. Detto ciò e anche vero che in Italia abbiamo grandi dirigenti,uno su tutti Draghi.Forse faccio un discorso che mi va contro visti i mie 50 anni però basta con le vecchie muffe bisogna dare spazio ai giovani con nuove idee e grande motivazione,motivazione che spesso da più frutti di una ricca esperienza che giace sugli allori del passato.
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Re: Quando si dice "processo breve"
lo sono già e da sempre è stato così!tequi ha scritto:Fino a quando i giudici non saranno resi responsabili delle loro azioni che ti aspetti..
vuoi un processo breve?
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