saluggia e il nucleare italico
Inviato: gio mar 31, 2011 10:40 am
parto da quello visto alle iene ieri sera.
A due chilometri dal centro abitato di poco più di duemila anime, in una serie di depositi realizzati in riva alla Dora Baltea, già oggi sono ospitati i combustibili esausti delle centrali - spente - di Trino Vercellese e di Caorso, oltre ad altri materiali la cui radioattività sarà un pericolo per un arco di tempo che varia fra i trecento e i tremila anni. Il Governo italiano conserva le barre di plutonio e uranio a bagno nell'acqua e in altri liquidi, al fine di favorire il raffreddamento del combustibile.
plutonio nelle quantità di 5 kg estratto dall'uranio esausto dopo un processo di liquefazione perchè rivendibile per la costruzione di armi atomiche... ma se le barre di uranio stoccate sono smaltite in francia e GB a costi elevatissimi per l'uranio liquido ancora stoccato nel deposito adiacente servirebbe la costruzione di un impianto di risolidificazione e in totale andrebbero spesi 200 milioni di euro..
I depositi però si trovano a poche decine di metri da un'ansa della Dora, tra l'altro in un avvallamento della pianura coltivata in prevalenza a riso. Nel 2000 un alluvione portò l'acqua a pochi passi dalle scorie liquide. " Se il livello del fiume fosse salito ancora di pochi centimenti - disse il Nobel per la fisica Carlo Rubbia - avremmo inquinato la Dora, il Pò e l'Adriatico, con un disastro di proporzioni assai maggiori rispetto a Chernobyl".
I depositi di Saluggia sono vecchi e l'autorizzazione di sicurezza per la conservazione delle scorie è scaduta nel 2005.
sono partiti quest'anno i trasferimenti verso francia a costi di cui non si sa molto ma solo per l'uranio esausto solido.. per quello liquido boh...
A due chilometri dal centro abitato di poco più di duemila anime, in una serie di depositi realizzati in riva alla Dora Baltea, già oggi sono ospitati i combustibili esausti delle centrali - spente - di Trino Vercellese e di Caorso, oltre ad altri materiali la cui radioattività sarà un pericolo per un arco di tempo che varia fra i trecento e i tremila anni. Il Governo italiano conserva le barre di plutonio e uranio a bagno nell'acqua e in altri liquidi, al fine di favorire il raffreddamento del combustibile.
plutonio nelle quantità di 5 kg estratto dall'uranio esausto dopo un processo di liquefazione perchè rivendibile per la costruzione di armi atomiche... ma se le barre di uranio stoccate sono smaltite in francia e GB a costi elevatissimi per l'uranio liquido ancora stoccato nel deposito adiacente servirebbe la costruzione di un impianto di risolidificazione e in totale andrebbero spesi 200 milioni di euro..
I depositi però si trovano a poche decine di metri da un'ansa della Dora, tra l'altro in un avvallamento della pianura coltivata in prevalenza a riso. Nel 2000 un alluvione portò l'acqua a pochi passi dalle scorie liquide. " Se il livello del fiume fosse salito ancora di pochi centimenti - disse il Nobel per la fisica Carlo Rubbia - avremmo inquinato la Dora, il Pò e l'Adriatico, con un disastro di proporzioni assai maggiori rispetto a Chernobyl".
I depositi di Saluggia sono vecchi e l'autorizzazione di sicurezza per la conservazione delle scorie è scaduta nel 2005.
sono partiti quest'anno i trasferimenti verso francia a costi di cui non si sa molto ma solo per l'uranio esausto solido.. per quello liquido boh...