Posto fisso? E’ monotono
Re: Posto fisso? E’ monotono
Ragazzi..anche senza la moto o l'auto vivere da soli con 800€ al mese..e vivere serenamente è impossibile. La volta che ti capita la stronzata (dentista?ti si rompe la lavatrice?) rimani per terra. In questo momento 800€ al mese per 40h alla settimana in una qualsiasi città del centro-nord (ma quasi sicuramente anche del sud) sono un ricatto.
Crescere...e rimanere bambini sempre:-)
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R: Posto fisso? E’ monotono
Dico rapidamente la mia (che se mi dilungo arrivo tardi a lavoro):
Non è solo questione di soldi, ciò che andrebbe verificato è il rapporto tempo/salario.
800 euro per 180 ore mensili sono 4 euro all'ora netti: è francamente uno stipendio da fame, dovrebbe essere illegale pagare cosi poco per lunghi periodi, con un salario minimo garantito su tutti i rapporti lavorativi.
Certo che se uno ha un part time e basta,800 euro sono già una cifra accettabile perché ha il tempo di trovarsi altro.
Comunque il lavoro c'è per chi ha la qualifica adatta, si tende a sottovalutare la scelta universitaria ben sapendo che sarà quella e SOLO quella a garantire un ingresso sul mercato del lavoro in futuro.
Non è giusto ma è così purtroppo...
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Non è solo questione di soldi, ciò che andrebbe verificato è il rapporto tempo/salario.
800 euro per 180 ore mensili sono 4 euro all'ora netti: è francamente uno stipendio da fame, dovrebbe essere illegale pagare cosi poco per lunghi periodi, con un salario minimo garantito su tutti i rapporti lavorativi.
Certo che se uno ha un part time e basta,800 euro sono già una cifra accettabile perché ha il tempo di trovarsi altro.
Comunque il lavoro c'è per chi ha la qualifica adatta, si tende a sottovalutare la scelta universitaria ben sapendo che sarà quella e SOLO quella a garantire un ingresso sul mercato del lavoro in futuro.
Non è giusto ma è così purtroppo...
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Re: Posto fisso? E’ monotono
lowy ha scritto:solo una cosa, possiamo finirla con sta stronzata de "il lavoro c'è, basta cercarlo?"
qua a torino NON c'è, a fare le pulizie NON ti prendono, alla nettezza urbana idem, ho fatto pure richiesta alle poste, ma assumono ovviamente solo a tempo stradeterminato...
avete provato oltre i 50km di raggio da casa?neeko72 ha scritto:superquotone al cubo... io dal 31 luglio avro mandato curriculum a metà palestre di roma e provincia...
non so, leggo che le economie di Australia e Canada sono molto floride in questi anni...oppure la stessa Germania, dove i valori più bassi di disoccupazione si sono registrati proprio nel 2011
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Re: Posto fisso? E’ monotono
peppeunz ha scritto:lowy ha scritto:solo una cosa, possiamo finirla con sta stronzata de "il lavoro c'è, basta cercarlo?"
qua a torino NON c'è, a fare le pulizie NON ti prendono, alla nettezza urbana idem, ho fatto pure richiesta alle poste, ma assumono ovviamente solo a tempo stradeterminato...avete provato oltre i 50km di raggio da casa?neeko72 ha scritto:superquotone al cubo... io dal 31 luglio avro mandato curriculum a metà palestre di roma e provincia...
non so, leggo che le economie di Australia e Canada sono molto floride in questi anni...oppure la stessa Germania, dove i valori più bassi di disoccupazione si sono registrati proprio nel 2011
io ci ho provato, peccato solo che non conosca il tedesco, o che il mio inglese purtroppo sia solo scolastico e prevalentemente autodidatta, ma soprattutto nel mio settore, che è il commercio, non è facile trovare lavoro, soprattutto quando si supera la soglia dei 30/35 anni, e se poi hai anche esperienza è quasi la fine...
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Re: Posto fisso? E’ monotono
Scusate, ma la soluzione al problema del lavoro non può e non deve essere: "non trovi lavoro in italia? emigra".
Posso capire per gente "in carriera", che punta a traguardi importanti nella vita lavorativa, me se davvero la soluzione per lavori di basso e medio profilo è fare le valigie, allora c'è parecchio di cui parlare...
Io sostengo con fermezza che il lavoro è un diritto, ed è più importante la continuità della busta paga che non l'entità; questo non vuol dire che sono per il posto fisso alla vecchia maniera, ma che la mobilità deve essere garantita dallo stato (hai perso il lavoro qui? tempo 12 mesi massimo ti si ritrova di qua).
La preoccupazione ora come ora non è guadagnare poco, ma essere sicuri di guadagnare tra 2-5-10 anni; e senza questo non si fanno progetti a lungo termine (mutuo), ovvero salta anche l'istituzione di base su cui si fonda l'italia: la famiglia.
Per il discorso di 800 €; sostengo che si possa vivere con tranquillità, ma non è questo ciò di cui voglio parlare.
E' che se ad un cassiere, il cui unico compito è di spostare degli oggetti da sinistra a destra e sentire un bip, deve prendere più di 800 €, non so... un programmatore che sa 3 linguaggi quanto deve prendere? 3000 €? Eppure ne conosco a pacchi che hanno contratti a progetto sui 1000 €...
Il tempo delle vacche grasse è finito; per quanto mi riguarda, basta una migliore spartizione delle risorse, un taglio agli sprechi, ed una maggiore attenzione contro l'evasione e ce la possiamo fare tranquillamente, senza stravolgimenti nella normale vita quotidiana.
Posso capire per gente "in carriera", che punta a traguardi importanti nella vita lavorativa, me se davvero la soluzione per lavori di basso e medio profilo è fare le valigie, allora c'è parecchio di cui parlare...
Io sostengo con fermezza che il lavoro è un diritto, ed è più importante la continuità della busta paga che non l'entità; questo non vuol dire che sono per il posto fisso alla vecchia maniera, ma che la mobilità deve essere garantita dallo stato (hai perso il lavoro qui? tempo 12 mesi massimo ti si ritrova di qua).
La preoccupazione ora come ora non è guadagnare poco, ma essere sicuri di guadagnare tra 2-5-10 anni; e senza questo non si fanno progetti a lungo termine (mutuo), ovvero salta anche l'istituzione di base su cui si fonda l'italia: la famiglia.
Per il discorso di 800 €; sostengo che si possa vivere con tranquillità, ma non è questo ciò di cui voglio parlare.
E' che se ad un cassiere, il cui unico compito è di spostare degli oggetti da sinistra a destra e sentire un bip, deve prendere più di 800 €, non so... un programmatore che sa 3 linguaggi quanto deve prendere? 3000 €? Eppure ne conosco a pacchi che hanno contratti a progetto sui 1000 €...
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Dove vai?
So ‘na sega! Lo zingaro quando gli gira… gira!
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Re: Posto fisso? E’ monotono
Sono d'accordo sul fatto che lo stipendio andrebbe commisurato a mansioni ed impieghi. Un programmatore che sa tre linguaggi probabilmente DOVREBBE prendere più di mille euro (almeno suppongo, perchè non sono nel ramo).
Potrei anche essere d'accordo con la tua affermazione che le "vacche grasse" sono finite (io probabilmente sono arrivato tardi è ho visto solo quelle magre, perchè quelle grasse me le ricordo al max fino alla fine degli anni '80 e primi '90) e sarei anche d'accordo nel dire che possiamo redistribuire equamente le risorse e ACCONTENTARCI tutti di MENO risorse disponibili.
Poi guardo la realtà dove lavoro come dipendente in ambito privato: vedo una corsa sfrenata alla riduzione degli organici pur continuando a fare utili, vedo colleghi rinnovati ormai da 3 anni e lasciati a casa per essere rimpiazzati da altrettanti nuovi colleghi con stesse mansioni e, guarda caso, stessa prospettiva "a termine", non vedo implementazione nè attenzione alla professionalità (sempre relativa ai rispettivi ruoli).
Il mercato richiede flessibilità, ci dicono.
Il mercato, nella fattispecie, è il datore di lavoro privato, che è sulla piazza per FARE UTILI: se domani potrà liberarsi di "Tizio indeterminato" che lavora per 1000 in favore di "Caio determinato" che farà la stessa cosa per 800...beh...lo farà; se dopodomani troverà un "Sempronio determinato" per 700, beh...Caio andrà a casa in favore di Sempronio e così via fino a che tutto il sistema non si stabilizzerà ad un livello talmente minimo a cui non oso pensare!
Che il datore sostenga il lavoratore uscente verso altro impiego? Sono un po' sfiduciato verso la realizzazione effettiva di tale possibilità...temo, purtroppo, che come al solito saranno gli ammortizzatori sociali (cioè la solita "collettività") a doversi fare carico di questa flessibilità...
MI auguro di essere smentito dalla riforma del lavoro che stanno discutendo in questi giorni...
Potrei anche essere d'accordo con la tua affermazione che le "vacche grasse" sono finite (io probabilmente sono arrivato tardi è ho visto solo quelle magre, perchè quelle grasse me le ricordo al max fino alla fine degli anni '80 e primi '90) e sarei anche d'accordo nel dire che possiamo redistribuire equamente le risorse e ACCONTENTARCI tutti di MENO risorse disponibili.
Poi guardo la realtà dove lavoro come dipendente in ambito privato: vedo una corsa sfrenata alla riduzione degli organici pur continuando a fare utili, vedo colleghi rinnovati ormai da 3 anni e lasciati a casa per essere rimpiazzati da altrettanti nuovi colleghi con stesse mansioni e, guarda caso, stessa prospettiva "a termine", non vedo implementazione nè attenzione alla professionalità (sempre relativa ai rispettivi ruoli).
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Il mercato, nella fattispecie, è il datore di lavoro privato, che è sulla piazza per FARE UTILI: se domani potrà liberarsi di "Tizio indeterminato" che lavora per 1000 in favore di "Caio determinato" che farà la stessa cosa per 800...beh...lo farà; se dopodomani troverà un "Sempronio determinato" per 700, beh...Caio andrà a casa in favore di Sempronio e così via fino a che tutto il sistema non si stabilizzerà ad un livello talmente minimo a cui non oso pensare!
Che il datore sostenga il lavoratore uscente verso altro impiego? Sono un po' sfiduciato verso la realizzazione effettiva di tale possibilità...temo, purtroppo, che come al solito saranno gli ammortizzatori sociali (cioè la solita "collettività") a doversi fare carico di questa flessibilità...
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Re: Posto fisso? E’ monotono
Non il datore di lavoro, ma lo stato!!caiusmarcus ha scritto:Che il datore sostenga il lavoratore uscente verso altro impiego? Sono un po' sfiduciato verso la realizzazione effettiva di tale possibilità...temo, purtroppo, che come al solito saranno gli ammortizzatori sociali (cioè la solita "collettività") a doversi fare carico di questa flessibilità...
MI auguro di essere smentito dalla riforma del lavoro che stanno discutendo in questi giorni...
Lo stato deve prendersi la briga di ricollocare le persone che perdono il posto di lavoro, senza distinzione tra giovani e meno giovani (perchè di solito si parla di disoccupazione giovanile, ma uno che a 50 anni perde il lavoro... lì sono dolori... almeno un giovane non ha nè figli da mantenere, nè un mutuo da pagare, ed ha la possibilità di essere formato, mentre uno di mezza età...).
E ridurre al minimo gli ammortizzatori sociali... che non servono a niente nel lungo periodo: uno perde il lavoro, che lo stato si interessi alla sua formazione per reinserirlo in un tempo ragionevole, durante il quale prende i sussidi di disoccupazione.
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