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Re: Default Minnesota
un bel soffocotto?? 

"Ottenere cento vittorie su cento battaglie non è il massimo dell’abilità: vincere il nemico senza bisogno di combattere, quello è il trionfo massimo."
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Re: Default Minnesota
Azz. Cerca su gugol wolfstep + default...

Niente è per sempre. E non è detto che sia un male

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Re: Default Minnesota
Il default degli Stati Uniti by Beppe Grillo
Il 3 agosto 2011, quasi dieci anni dopo le Torri Gemelle, si potrebbe consumare la vendetta di Bin Laden. Gli Stati Uniti sono sull'orlo del default. Se il Congresso non troverà entro il 2 agosto un accordo per alzare il tetto del debito, fissato per legge a 14.294 miliardi di dollari, il Paese più potente del mondo andrà in bancarotta. Sembra fantaeconomia, ma è tutto vero. Cosa c'entra Osama con il debito pubblico americano? Prima dell'11 settembre, il debito era sotto controllo, inferiore ai 6.000 miliardi. Dopo gli attentati è esploso a causa delle spese militari per le guerre in Iraq e in Afghanistan. Oggi ha largamente superato i 14.000 miliardi. Una jihad economica di Al Qaeda. Gli Stati Uniti spendono ogni anno in armamenti circa 10 volte più di ogni altro Paese, pari a circa 680 miliardi di dollari (dato 2010). Le basi USA sono ovunque, dal Giappone all'Italia, dalla Bosnia alla Turchia, dal Perù alla Corea del Sud. E' paradossale che la Cina, il principale avversario economico dell'America, ne finanzi l'apparato militare (che la circonda...) con l'acquisto dei suoi titoli pubblici. Peraltro, le ultime aste dei titoli sono ormai surreali. I titoli si stanno trasformando in carta straccia. La Fed, la banca centrale americana, infatti, acquista il 70% dei titoli emessi dal Tesoro. Si stampano i titoli e se li comprano. Farebbero prima a venderne solo il 30%. Gli Stati Uniti, per continuare a vivere, hanno bisogno di chiedere in prestito ogni giorno 4,5 miliardi di dollari (*). Sono il mendicante più in vista del pianeta. Un barbone con la tripla A, ma non dovrebbe avere la tripla C? Su che basi le agenzie valutano il rating statunitense, la sua solidità? Sul numero di testate atomiche che possiede? Democratici e repubblicani stanno discutendo da mesi su come ridurre il debito. Sembrano la brutta copia del Parlamento italiano, e ce ne vuole. Da una riduzione di 4.000 miliardi in dieci anni si è passati a una di 2.000 miliardi. Semplificando, i democratici vogliono più tasse per le classi abbienti, i repubblicani tagli dello Stato sociale. Eppure la soluzione è semplice. Si tolgano dai scroti dal resto del mondo con i loro sommergibili atomici, ordigni nucleari, droni, basi militari, eserciti, portaerei, cacciabombardieri. Eviteranno il default e staranno meglio anche gli altri.
(*) fonte Financial Times
simpatico e vero!
Il 3 agosto 2011, quasi dieci anni dopo le Torri Gemelle, si potrebbe consumare la vendetta di Bin Laden. Gli Stati Uniti sono sull'orlo del default. Se il Congresso non troverà entro il 2 agosto un accordo per alzare il tetto del debito, fissato per legge a 14.294 miliardi di dollari, il Paese più potente del mondo andrà in bancarotta. Sembra fantaeconomia, ma è tutto vero. Cosa c'entra Osama con il debito pubblico americano? Prima dell'11 settembre, il debito era sotto controllo, inferiore ai 6.000 miliardi. Dopo gli attentati è esploso a causa delle spese militari per le guerre in Iraq e in Afghanistan. Oggi ha largamente superato i 14.000 miliardi. Una jihad economica di Al Qaeda. Gli Stati Uniti spendono ogni anno in armamenti circa 10 volte più di ogni altro Paese, pari a circa 680 miliardi di dollari (dato 2010). Le basi USA sono ovunque, dal Giappone all'Italia, dalla Bosnia alla Turchia, dal Perù alla Corea del Sud. E' paradossale che la Cina, il principale avversario economico dell'America, ne finanzi l'apparato militare (che la circonda...) con l'acquisto dei suoi titoli pubblici. Peraltro, le ultime aste dei titoli sono ormai surreali. I titoli si stanno trasformando in carta straccia. La Fed, la banca centrale americana, infatti, acquista il 70% dei titoli emessi dal Tesoro. Si stampano i titoli e se li comprano. Farebbero prima a venderne solo il 30%. Gli Stati Uniti, per continuare a vivere, hanno bisogno di chiedere in prestito ogni giorno 4,5 miliardi di dollari (*). Sono il mendicante più in vista del pianeta. Un barbone con la tripla A, ma non dovrebbe avere la tripla C? Su che basi le agenzie valutano il rating statunitense, la sua solidità? Sul numero di testate atomiche che possiede? Democratici e repubblicani stanno discutendo da mesi su come ridurre il debito. Sembrano la brutta copia del Parlamento italiano, e ce ne vuole. Da una riduzione di 4.000 miliardi in dieci anni si è passati a una di 2.000 miliardi. Semplificando, i democratici vogliono più tasse per le classi abbienti, i repubblicani tagli dello Stato sociale. Eppure la soluzione è semplice. Si tolgano dai scroti dal resto del mondo con i loro sommergibili atomici, ordigni nucleari, droni, basi militari, eserciti, portaerei, cacciabombardieri. Eviteranno il default e staranno meglio anche gli altri.
(*) fonte Financial Times
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Re: Default Minnesota
Peccato che l'economia americana si regge per un buon 50% sul comparto militare. Grillo non capisce un dolce prepuzio umano e non capirà mai un dolce prepuzio umano, a lui piace solo fare demagogia da due soldi.
Sarebbe da chiedere a questo santone/comico se sa quanto incide nel bilancio degli usa la spesa militare (parlo della parte attiva del bilancio), quante persone impiega, etc.
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Re: Default Minnesota
E visto che siamo in Italia, aggiungerei pure che anche noi siamo tra i numeri 1, nell'export di armamenti.tequi ha scritto:Peccato che l'economia americana si regge per un buon 50% sul comparto militare. Grillo non capisce un dolce prepuzio umano e non capirà mai un dolce prepuzio umano, a lui piace solo fare demagogia da due soldi.
Sarebbe da chiedere a questo santone/comico se sa quanto incide nel bilancio degli usa la spesa militare (parlo della parte attiva del bilancio), quante persone impiega, etc.
NOW: Waiting for...BOH!
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Re: Default Minnesota
sarà anche così ma non è bello comunquetequi ha scritto:Peccato che l'economia americana si regge per un buon 50% sul comparto militare. Grillo non capisce un dolce prepuzio umano e non capirà mai un dolce prepuzio umano, a lui piace solo fare demagogia da due soldi.
Sarebbe da chiedere a questo santone/comico se sa quanto incide nel bilancio degli usa la spesa militare (parlo della parte attiva del bilancio), quante persone impiega, etc.

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Re: Default Minnesota
Moralmente sono d'accordo che non sia bello ma Grillo non ne fa una questione morale ma una questione economica.. dice in buona sostanza che l'america è fallita (o sta fallendo) per colpa della spesa militare. La realtà è che non è ancora fallita proprio grazie a quella spesa. Quindi l'esatto contrario di quello che sostiene il grillo parlante.peppeunz ha scritto:sarà anche così ma non è bello comunquetequi ha scritto:Peccato che l'economia americana si regge per un buon 50% sul comparto militare. Grillo non capisce un dolce prepuzio umano e non capirà mai un dolce prepuzio umano, a lui piace solo fare demagogia da due soldi.
Sarebbe da chiedere a questo santone/comico se sa quanto incide nel bilancio degli usa la spesa militare (parlo della parte attiva del bilancio), quante persone impiega, etc.

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Re: Default Minnesota
Assolutamente verissimo, la macchina militare è sempre stata la panacea dell'economia Statunitense.tequi ha scritto: Moralmente sono d'accordo che non sia bello ma Grillo non ne fa una questione morale ma una questione economica.. dice in buona sostanza che l'america è fallita (o sta fallendo) per colpa della spesa militare. La realtà è che non è ancora fallita proprio grazie a quella spesa. Quindi l'esatto contrario di quello che sostiene il grillo parlante.
Ora dove andranno a scaricare un po di proiettili?

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Re: Default Minnesota
gli dò l'indirizzo della mia banca e della direzione generale...Elfo_SV ha scritto:Assolutamente verissimo, la macchina militare è sempre stata la panacea dell'economia Statunitense.tequi ha scritto: Moralmente sono d'accordo che non sia bello ma Grillo non ne fa una questione morale ma una questione economica.. dice in buona sostanza che l'america è fallita (o sta fallendo) per colpa della spesa militare. La realtà è che non è ancora fallita proprio grazie a quella spesa. Quindi l'esatto contrario di quello che sostiene il grillo parlante.
Ora dove andranno a scaricare un po di proiettili?
Re: Default Minnesota
Non ne farei una tragedia, non è la prima volta che il Minnesota va in shut down. Poi si mettono d'accordo sulle leggi di bilancio e rimettono in moto la macchina. Lo stesso per gli USA in generale.
"I've never really wanted to go to Japan. Simply because I don’t like eating fish. And I know that's very popular out there in Africa"
(Britney Spears)
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Re: Default Minnesota
ti conviene telefonare però perchè la posta non sai mai se arriva.GlaNdius650 ha scritto:gli dò l'indirizzo della mia banca e della direzione generale...Elfo_SV ha scritto:Assolutamente verissimo, la macchina militare è sempre stata la panacea dell'economia Statunitense.tequi ha scritto: Moralmente sono d'accordo che non sia bello ma Grillo non ne fa una questione morale ma una questione economica.. dice in buona sostanza che l'america è fallita (o sta fallendo) per colpa della spesa militare. La realtà è che non è ancora fallita proprio grazie a quella spesa. Quindi l'esatto contrario di quello che sostiene il grillo parlante.
Ora dove andranno a scaricare un po di proiettili?
Chiama Washington e chiedi di un certo Barack o qualcosa di simile dicono che il capoccia è lui.


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Re: Default Minnesota
siccome si parla tanto in questi giorni di sprechi, di taglio agli stipendi dei politici ecc, un articolo interessante che rispecchia quanto pensassi già io:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07 ... iu/146813/
L'auto blu non mi indigna più
Che grande spreco! Auto blu, telefoni blu, voli blu, nel blu dipinto di blu. Privilegi che fanno arrabbiare chi non ne gode e godere chi ne gode.
In questi giorni tutti parlano del vendicatore mascherato Spider Truman che denuncia gli sprechi dei politicanti come avevano fatto a loro tempo Stella e Rizzo ne La casta. Giustissimo, per carità. Ma di quanti soldi stiamo parlando? Centinaia di euro? Forse qualche migliaia? Tutto sommato poca cosa. Piccole cifre che hanno un grande impatto a livello di immagine perché denotano il politico come la persona che approfitta della sua posizione per risparmiare e farsi trattare bene a spese della comunità. Paradossalmente sono proprio queste piccole spese “quotidiane” che sollevano più indignazione, mentre cadono nel silenzio i veri scandali. Perché non si parla anche (non dico “solo”, ma “anche”) dei veri spechi, quelli dei milioni di euro. Perché arrabbiarsi per gli spiccioli caduti dentro un tombino e non dire nulla di chi getta camion pieni di oro nel burrone?
I veri sprechi non sono nei rubinetti aperti del Parlamento, ma nel mare che vi sta attorno. Lo Stato italiano, mentre taglia sull’istruzione e sulla cultura riversa ventitre miliardi (V-E-N-T-I-T-R-E-M-I-L-I-A-R-D-I) di euro nel bilancio della Difesa. Difesa di un paese costituzionalmente avverso alla guerra e la cui possibilità di essere invaso da forze straniere è pari a quella che La Russa sia ingaggiato come soprano nella Traviata di Muti.
Nei prossimi anni è già stato deciso, e approvato da Camera e Senato, l’acquisto di 131 caccia bombardieri Join Strike Fighter dal modico costo di 13 miliardi di euro. Sono caccia di quinta generazione capaci di raggiungere velocità superiori a quella del suono, di effettuare atterraggi in verticale e di bombardare con Cannoni GAU-12/U 25 mm, Bombe Mark 84, Mark 83, Mark 82, Mk.20, Rockeye II a grappolo, Paveway a guida laser, missili Aria-Aria Aim-120 Amraam, Aim-132 Asraam, Aim-9X Sidewinder, missili Aria-Terra Agm-154 Jsow, Agm-158 Jassm…
Ora: chi dobbiamo bombardare con tutta sta roba? A chi dobbiamo tirare in testa 13 miliardi di euro mentre tagliamo su tutte le voci di spesa socio-culturale e lasciamo a casa i professori precari? Non bastavano i soliti bombardieri che già sono in dotazione dell’esercito? Non mi risulta che ne abbiano abbattuti molti in combattimento negli ultimi 60 anni.
Le cifre di cui vi sto parlando sono solo una piccola parte. Sono dati pubblici. Sono consultabili da tutti eppure gli unici ad essersene accorti paiono i colleghi di Altreconomia Francesco Vignarca e Massimo Paolicelli. Perché? A chi importa se un parlamentare si fa portare allo stadio con l’auto blu spendendo 50 euro se ha appena votato per spendere qualche miliardo per un caccia per cui non ci sono nemmeno i soldi per farlo volare? E soprattutto: a chi vanno in tasca tutti questi soldi delle nostre tasse?
Questo è solo un esempio. Si spendono milioni in contributi ai più potenti gruppi economici del Paese e si buttano cifre astronomiche per progetti mai realizzati. Icona di questo spreco è diventato il ponte sullo stretto già costato 250 milioni di euro e non c’è nemmeno un mattone lanciato in mezzo al mare. Ma ve ne sono moltissimi altri…
La previsione – calandomi nei panni di Nostradamus vi leggo il futuro: sull’onda dell’indignazione i politici si taglieranno alcuni privilegi per poi ridarseli in un’altra forma meno appariscente. Tutti saranno così contenti, soprattutto chi si mangia le fette più grosse del mercato e i vari amici e amici di amici. Salveranno l’immagine e il portafoglio.
Insomma cari politici, rinunciare a qualche privilegio non vi renderà più poveri, ma almeno vi farebbe sembrare più simpatici.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07 ... iu/146813/
L'auto blu non mi indigna più
Che grande spreco! Auto blu, telefoni blu, voli blu, nel blu dipinto di blu. Privilegi che fanno arrabbiare chi non ne gode e godere chi ne gode.
In questi giorni tutti parlano del vendicatore mascherato Spider Truman che denuncia gli sprechi dei politicanti come avevano fatto a loro tempo Stella e Rizzo ne La casta. Giustissimo, per carità. Ma di quanti soldi stiamo parlando? Centinaia di euro? Forse qualche migliaia? Tutto sommato poca cosa. Piccole cifre che hanno un grande impatto a livello di immagine perché denotano il politico come la persona che approfitta della sua posizione per risparmiare e farsi trattare bene a spese della comunità. Paradossalmente sono proprio queste piccole spese “quotidiane” che sollevano più indignazione, mentre cadono nel silenzio i veri scandali. Perché non si parla anche (non dico “solo”, ma “anche”) dei veri spechi, quelli dei milioni di euro. Perché arrabbiarsi per gli spiccioli caduti dentro un tombino e non dire nulla di chi getta camion pieni di oro nel burrone?
I veri sprechi non sono nei rubinetti aperti del Parlamento, ma nel mare che vi sta attorno. Lo Stato italiano, mentre taglia sull’istruzione e sulla cultura riversa ventitre miliardi (V-E-N-T-I-T-R-E-M-I-L-I-A-R-D-I) di euro nel bilancio della Difesa. Difesa di un paese costituzionalmente avverso alla guerra e la cui possibilità di essere invaso da forze straniere è pari a quella che La Russa sia ingaggiato come soprano nella Traviata di Muti.
Nei prossimi anni è già stato deciso, e approvato da Camera e Senato, l’acquisto di 131 caccia bombardieri Join Strike Fighter dal modico costo di 13 miliardi di euro. Sono caccia di quinta generazione capaci di raggiungere velocità superiori a quella del suono, di effettuare atterraggi in verticale e di bombardare con Cannoni GAU-12/U 25 mm, Bombe Mark 84, Mark 83, Mark 82, Mk.20, Rockeye II a grappolo, Paveway a guida laser, missili Aria-Aria Aim-120 Amraam, Aim-132 Asraam, Aim-9X Sidewinder, missili Aria-Terra Agm-154 Jsow, Agm-158 Jassm…
Ora: chi dobbiamo bombardare con tutta sta roba? A chi dobbiamo tirare in testa 13 miliardi di euro mentre tagliamo su tutte le voci di spesa socio-culturale e lasciamo a casa i professori precari? Non bastavano i soliti bombardieri che già sono in dotazione dell’esercito? Non mi risulta che ne abbiano abbattuti molti in combattimento negli ultimi 60 anni.
Le cifre di cui vi sto parlando sono solo una piccola parte. Sono dati pubblici. Sono consultabili da tutti eppure gli unici ad essersene accorti paiono i colleghi di Altreconomia Francesco Vignarca e Massimo Paolicelli. Perché? A chi importa se un parlamentare si fa portare allo stadio con l’auto blu spendendo 50 euro se ha appena votato per spendere qualche miliardo per un caccia per cui non ci sono nemmeno i soldi per farlo volare? E soprattutto: a chi vanno in tasca tutti questi soldi delle nostre tasse?
Questo è solo un esempio. Si spendono milioni in contributi ai più potenti gruppi economici del Paese e si buttano cifre astronomiche per progetti mai realizzati. Icona di questo spreco è diventato il ponte sullo stretto già costato 250 milioni di euro e non c’è nemmeno un mattone lanciato in mezzo al mare. Ma ve ne sono moltissimi altri…
La previsione – calandomi nei panni di Nostradamus vi leggo il futuro: sull’onda dell’indignazione i politici si taglieranno alcuni privilegi per poi ridarseli in un’altra forma meno appariscente. Tutti saranno così contenti, soprattutto chi si mangia le fette più grosse del mercato e i vari amici e amici di amici. Salveranno l’immagine e il portafoglio.
Insomma cari politici, rinunciare a qualche privilegio non vi renderà più poveri, ma almeno vi farebbe sembrare più simpatici.

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Re: Default Minnesota
Certo che te ce l'hai con la spesa militare.. 

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Re: Default Minnesota
Gli sprechi allucinanti si vedono tutti i giorni:
Solo vicino al mio paese (Larino CB), hanno costruito una enorme centrale turbogas, roba di miliardi di euro, per chiuderla dopo pochi mesi e costruirne UN' ALTRA a 30 km, a Termoli, per poi chiudere pure quella.
Sia a Larino che a S.Martino(20 km) ci sono i palazzetti dello sport in costruzione da 10 ANNI ancora incompleti, ogni anno nuovi finanziamenti.
Per l'ospedale nuovo , tempo previsto di costruzione 5 anni, ci hanno messo 30 ANNI per fare un casermone di cemento orrendo che ora vogliono chiudere perchè i degenti sono pochi ed è inutile, già ora per partorire o per fare un gesso la gente deve andare a TERMOLI, e un ospedale di UN ETTARO nel paese viene quasi inutilizzato.
Solo vicino al mio paese (Larino CB), hanno costruito una enorme centrale turbogas, roba di miliardi di euro, per chiuderla dopo pochi mesi e costruirne UN' ALTRA a 30 km, a Termoli, per poi chiudere pure quella.
Sia a Larino che a S.Martino(20 km) ci sono i palazzetti dello sport in costruzione da 10 ANNI ancora incompleti, ogni anno nuovi finanziamenti.
Per l'ospedale nuovo , tempo previsto di costruzione 5 anni, ci hanno messo 30 ANNI per fare un casermone di cemento orrendo che ora vogliono chiudere perchè i degenti sono pochi ed è inutile, già ora per partorire o per fare un gesso la gente deve andare a TERMOLI, e un ospedale di UN ETTARO nel paese viene quasi inutilizzato.

Riso in bianco FINITO!!!!!



Re: Default Minnesota
Eh ma certo che13 miliardi di euro per dei supercaccia quando hanno bloccato le assunzioni nel settore pubblico (ospedali ragazzi: siamo in piena crisi posti letto e medici anche se nessuno ne parla) sono anche una bella cagata

4attack on Moto Morini Corsaro 1200 "Castigo"
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Re: Default Minnesota
4attack.. non mi fare il demagogo.. quelli sono accordi siglati e sottoscritti molto tempo fa che prevedono l'obbligo di farlo non la scelta. 
Sugli ospedali ed i posti letto ce ne sarebbero da dire.. per ospedali che sono in sofferenza ce ne sono altri che non hanno interi reparti vuoti.
Sul blocco delle assunzioni nel pubblico impiego sono assolutamente d'accordo. Facessero lavorare per bene quelli che ci sono poi se a pieno regime si accorgono che non bastano allora ne possono assumere altri.

Sugli ospedali ed i posti letto ce ne sarebbero da dire.. per ospedali che sono in sofferenza ce ne sono altri che non hanno interi reparti vuoti.
Sul blocco delle assunzioni nel pubblico impiego sono assolutamente d'accordo. Facessero lavorare per bene quelli che ci sono poi se a pieno regime si accorgono che non bastano allora ne possono assumere altri.

"Ottenere cento vittorie su cento battaglie non è il massimo dell’abilità: vincere il nemico senza bisogno di combattere, quello è il trionfo massimo."
Re: Default Minnesota
Non hai capito filippotequi ha scritto:4attack.. non mi fare il demagogo.. quelli sono accordi siglati e sottoscritti molto tempo fa che prevedono l'obbligo di farlo non la scelta.
Sugli ospedali ed i posti letto ce ne sarebbero da dire.. per ospedali che sono in sofferenza ce ne sono altri che non hanno interi reparti vuoti.
Sul blocco delle assunzioni nel pubblico impiego sono assolutamente d'accordo. Facessero lavorare per bene quelli che ci sono poi se a pieno regime si accorgono che non bastano allora ne possono assumere altri.
Hanno scelto di acquistare degli aerei
Hanno scelto di non vedere che bloccare il turnover negli ospedali significa poter solo ridurre i posti letto
Smembrare il servizio sanitario nazionale non è demagogia.
Scusami se mi permetto ma su questo argomento ho un pò più di esperienza di te:
l'età media nei reparti chirurgici ospedalieri si aggira attorno ai 55 anni.
Statisticamente è previsto un grosso numero di pensionamenti nei prossimi 5 anni.
Non permettere il turnover in un reparto chirurgico significa non formare chirurghi.
Cosa che succede da anni ormai, tant'è vero che un bel numero di colleghi va a formarsi all'estero.
E spesso ci rimane.
Non parlare di demagogia e non chiudere gli occhi e le orecchie.
Ed ascolta quello che ti dico, a tavola non puoi preoccuparti del vino se non hai il pane.
Buttare miliardi di euro e dimenticarsi dell'ordinario significa arretrare

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Re: Default Minnesota
So che hai più esperienza di me ma io ho padre e cognato che lavorano in ospedale.. qualcosa ne so. Se un po' mi conosci sai che raramente parlo senza essere informato.4attack ha scritto:Non hai capito filippotequi ha scritto:4attack.. non mi fare il demagogo.. quelli sono accordi siglati e sottoscritti molto tempo fa che prevedono l'obbligo di farlo non la scelta.
Sugli ospedali ed i posti letto ce ne sarebbero da dire.. per ospedali che sono in sofferenza ce ne sono altri che non hanno interi reparti vuoti.
Sul blocco delle assunzioni nel pubblico impiego sono assolutamente d'accordo. Facessero lavorare per bene quelli che ci sono poi se a pieno regime si accorgono che non bastano allora ne possono assumere altri.
Hanno scelto di acquistare degli aerei
Hanno scelto di non vedere che bloccare il turnover negli ospedali significa poter solo ridurre i posti letto
Smembrare il servizio sanitario nazionale non è demagogia.
Scusami se mi permetto ma su questo argomento ho un pò più di esperienza di te:
l'età media nei reparti chirurgici ospedalieri si aggira attorno ai 55 anni.
Statisticamente è previsto un grosso numero di pensionamenti nei prossimi 5 anni.
Non permettere il turnover in un reparto chirurgico significa non formare chirurghi.
Cosa che succede da anni ormai, tant'è vero che un bel numero di colleghi va a formarsi all'estero.
E spesso ci rimane.
Non parlare di demagogia e non chiudere gli occhi e le orecchie.
Ed ascolta quello che ti dico, a tavola non puoi preoccuparti del vino se non hai il pane.
Buttare miliardi di euro e dimenticarsi dell'ordinario significa arretrare
Sei al corrente di ospedali con organici a pieno che sono vuoti? Io si... il San Giacomo tanto per citarne uno di Roma (che ora stanno pensando di riaprire.. mah..).
Poi ci sono sicuramente realtà dove esiste il problema opposto.
Per farti un esempio.. se devo portare mia figlia all'ospedale la porto al Bambino Gesù.. me ne fotto se è pieno. Di certo non la porto al Sandro Pertini dove sicuramente troverei più facilmente posto.
Secondo te perchè faccio questa scelta? Ripeto, devono fare in modo di garantire uno standard di lavoro uguale per tutti (parlo della pubblica amministrazione) se a target raggiunto vedono che continuano ad essere in sofferenza procedono con nuove assunzioni. NOn posso pensare di prendere gente perchè c'è gente che non fa a dovere il proprio lavoro.
Certo che hanno scelto di prenderli. Se sei all'interno di un sistema non puoi fare come vuoi. Se firmi un contratto lo devi rispettare se non lo fai devi pagare caro e amaro (e non si tratta solo di penali ma di precluderti un certo tipo di business, che per quanto deprecabile è uno dei cardini su cui gira l'economia mondiale).
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