ch1c0 ha scritto:sbalbi ha scritto:ma guarda un po il centro in cui lavoro ricava il 30% del suo fabbisogno elettrico dql fotovoltaico. e siamo solo all'inizio. continuaimo ad opporci a cambiamenti epocali necessari, vedremo quando il petrolio sara' a 200 dollari al barile o quando distruggeremo interi continenti per cavare l'olio di schisto. ma la mia generazione sara' ben piu lungimirante della vostra. la terza rivoluzione industriale e' l'unico modo per uscire da questa crisi
davvero non capisco perchè bisogna sempre leggere nei commenti qualcosa di sbagliato/vattivo/ o odioso.
Bene... se il tuo centro ricava ed usa il 30% di energia dalle rinnovabili (scegli tu quale) sono contentissimo. E non ti nascondo che per quello che mi riguarda bisognerebbe investire davvero sulle rinnovabili e pannellare tutto il pannellabile... oltre che ridurre gli sprechi per davvero (doppi vetri, coibentazione cazzuta, caldaie efficienti e via così).
Ovviamente poi con il discorso del petrolio costosino però mi aspetto che tnon si vendano più macchine/moto che facciano meno di 25 km/l (e non mi pare uan utopia....)
Ciò premesso però, rimane il fatto che ci sono delle INDUSTRIE che hanno bisogno di potenza (i veri MW) anche quando non c'è sole e/o vento. Idem i trasporti... i treni per esempio viaggiano moltissimo anche di notte... E per questo tipo di utenze, le rinnovabili (sole/vento)
non sempre vanno bene... e il "NON SEMPRE" è un problema non trascurabile.
Idem gli aerei... quelli hanno bisogno di CHEROSENE (lo chiamano AVIO credo) e ad oggi a parte alcuni esperimenti, non ci sono alternative.
Quello che vorrei fare capire, è che se è vero che bisogna puntare tutto sul rinnovabile, PER ORA bisogna anche adattarsi (e perciò investire) a tecnologie che FUNZIONANO ad ogni ora e con ogni condizione atmosferica...
attualmente i trasporti non possono farne a meno.
una rete intelligente di energie solari, eolico e geotermico posizionati su ogni area morta, ossia su tutti i tetti di ogni edificio, collegati a sistemi di accumulo di energia quali impianti idroelettrici in parallelo, in grado di immagazzinare acqua per i momenti di "buio" per poi ripomparla quando l'energia è in eccesso posson sopperire per buona parte. uniti poi a termovalorizzatori a cdrq, impianti a biomassa e gassificatori si può arrivare molto lontano.
per ora non stiamo investendo su nulla se non restare attaccati a filosofie degli anni 40-50!!!
quanto ci costa non fare questo cambiamento netto?? quanto potremo andare avanti basandoci su qualcosa che si sta esaurendo e distruggendo le risorse ambientali senza alternative? e quando finirà tutto? che faremo? esauriremo tutte le nostre ricchezze per aggrapparci ai paradigmi di sviluppo vecchi di 70 anni?
pure l'esercito usa ha capito l'antifona e sta convertendo ogni base americana a centrale solare e eolica per poter avere energia anche in assenza di energie tradizionali. noi? investimento zero, pianificazione zero.
e la risposta è: ci servono tecnologie che funziono sempre?
ma sempre cosa che se non finisco in termini fisici, termineranno per motivi di convenienza economica??? svegliamoci subito e trasformiamo ciò che ora sembra limitato a quello che ci condurrà all'unico futuro di trasformazione completa del nostro mondo.
altrimenti estinguiamoci mantenendo questo sistema in piedi. l'isola di pasqua dovrebbe insegnare ma le storielle senza lieto fine si dimenticano in fretta.