rifugiati climatici e riflessione

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TkMatt
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Re: rifugiati climatici e riflessione

Messaggio da TkMatt » lun mag 14, 2012 11:31 pm

concordo. tutti dobbiamo metterci impegno. il mondo cambia quando tutti cambiano. ma si deve iniziare da qualche parte. e poi cmq il tuo ragionamento, flame, mi sembra di parte. Irrealizzabili questi cambiamenti? Io dico solo che noi siamo dalla parte di quelli che stanno bene e non ci conviene promuovere, nella sostanza, i cambiamenti di cui sopra. Perchè? Per un motivo molto semplice. Perchè garantire a tutti cibo, sanità, lavoro e uguaglianza sociale vuol dire che noialtri dobbiamo scendere parecchio in basso, rinunciando a molto di quanto siamo stati abituati a credere ci sia dovuto. E' una questione puramente matematica. E' per questo che facevo un discorso basato sulla popolazione mondiale. Dovessimo garantire condizioni di benessere a 1 miliardo di persone , allora potremmo ragionare in un certo modo. Il problema è che siano 7 miliardi e siamo pericolosamente sbilanciati nel rapporto benessere/popolazione. Una grandissima maggioranza della popolazione non in grado di accedere al benessere della stretta minoranza. C'è quindi da ragionare sia sui numeri totali che sugli squilibri. Non si tratta di "esportare la democrazia". Sono sempre stato contrario all'imposizione del proprio stile di vita. Il problema è fondamentalmente di conoscenza. Semplicemente spiegare come stanno le cose ed evitare di tenere sotto al fango stati e nazioni gente sfruttandoli. Probabilmente si tratta di cambiamenti epocali e probabilmente sono irrealizzabili senza un enorme sconvolgimento data da guerre/epidemie etc ma io credo che si debba tentare.

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