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da pasqualz » sab giu 23, 2012 6:36 pm
Chissà perchè ogni volta che si tocca il tasto "limiti di velocità" a me girano leggermente le pal..pebre.
Il mio ultimo soggiorno in ospedale è stato causato da un idiota che non si è fermato allo stop. Con me c'erano altri due motosventurati, uno vittima della conversione a U e l'altro del "freccia a sinistra e ti frego a destra"...che c'entra con la velocità?
Si, è vero, la velocità diminuisce il tempo a disposizione per parare gli eventuali idiotismi ma, come ogni buon ed esperto guidatore, che sia in bici, moto, auto o camion (ho guidato anche questi) non baso le mie azioni sui tempi di reazione ma sulla previsione di quanto può accadere davanti (e dietro) di me.
Purtroppo ogni previsione si basa su una logica comune, che l'idiota supera ampiamente per inventarne di nuove ed altamente produttive per la pubblica sanità e le pompe funebri.
Per cui si assiste ad un fiorire di iniziative quali la conversione ad U, possibilmente al sopraggiungere di altri veicoli, su strade e superstrade, il tutto con striscia continua possibilmente doppia. Ad inchiodate senza ragione alcuna o a guida lumacale per poi scattare improvvisamente quando l'invertebrato si vede oggetto di (onta suprema) sorpasso.
Altri, in agguato all'incrocio, attendono solo che si arrivi a distanza d'inchiodata per uscire e mettersi davanti a te per poi proseguire con esasperante lentezza (ma, testa di c...o, se non c'avevi fretta non potevi aspetta'?).
Cosa si fa per ovviare a tutto ciò? Non multa e frustate con nerbo di bue, o calci nelle terga per, che so, 200-400 metri o tirate di orecchie da far invidia ad un cocker, NO, niente di tutto questo. Siamo in Italia e quindi si spara nel mucchio.
Tutti a 40 all'ora. Strada deserta? 50 all'ora e zitto.
Ma io a 50 (anni fa ovvio) ci arrivavo in bicicletta. Oggi col cinquantino.
Non è che uno vuol correr, per quello ci sono le piste, ma almeno andare sciolti, in fin dei conti la moto è bella proprio per il senso di libertà e di agilità che ti da. Se devo stare intruppato come in un battaglione di SS e no eh!
Non è proprio cosa.
Preferisco rischiare lo spiaccicamento da uomo libero piuttosto che segnare il passo fino alla pensione (che tanto non arriverà).
A parte che guidare guardando il tachimetro anzichè la strada e tenersi pronti all'inchiodata da autovelox non mi sembra il massimo della sicurezza.
Che dietro ad una curva possa esserci (quasi) di tutto d'accordo (tenderei ad escludere leoni, jene, dischi volanti, natanti e palloni aerostatici e forse qualcos'altro), ma più la curva è cieca, più sei costretto a rallentare, quindi in uscita non sei lo shuttle, un certo tempo ce l'hai. Poi c'è l'imprevedibile. Ma essendo imprevedibile non voglio considerarlo.
E' il fato, il destino. E contro di quello non si combatte. Lo si accetta e nel frattempo si vive ogni giorno come se fosse l'ultimo e si pensa come se si vivesse in eterno.
per aspera ad astra
corruptissima re publica plurimae leges