Bah !!!
Sono tornato a casa molto perplesso.
L'unica cosa che posso dire per certo è che la notturna è una PHEEGATA !!
Dalle 20 in poi la temperatura torna ad essere accettabile (Adria di pomeriggio è un CALVARIO

) e l'illuminazione è perfetta. fa un po' strano vedere il buio intorno a te, vedere nero dove solitamente vedi azzurro, ma crea un'atmosfera particolare.
Da rifare senz'altro
Venendo alla moto, beh... ci sono molti punti interrogativi, ma credo che la maggior parte vengano più dal pilota che dalla moto.
Parto dall'inizio.
La moto era configurata con mono FG con molla rigidissima (105N/mm), pompa Brembo RCS con pinze di serie e pasticche SBS DC, pedane arretrate e forcella con olio nuovo, sfilata 7mm.
Dopo aver visto che la molla del mono era davvero TROPPO dura (lavorava solo la gomma, di fatto), ho optato per rimontare il mono Kayaba originale.
Arrivo in pista e noto con piacere che la frenata non è affatto male; sì, non è ultrapotente ma il feeling alla leva è buono, e solo dopo 5-6giri cattivi comincia a diventare spugnosa. Direi ch eva bene, specie in considerazione del fatto che a breve arriverà una più consona coppia di pinze Nissin
Noto inoltre che il mono non lavora per niente male; mi aspettavo decisamente peggio, invece ha fatto il suo dovere senza mai uno scompenso, garantendo sempre tanta trazione e mantenendo l'assetto in maniera più che dignitosa.
Il problema mi veniva dall'avantreno
In inserimento, appena mollati i freni, e poi in percorrenza, la forcella salta come un canguro, sollevandosi tanto e saltellando in modo davvero scomposto. Ho progressivamente tolto precarico alle molle e aumentato il freno in estensione, fino ad arrivare al precarico tutto aperto e all'idraulica tutta chiusa, il problema è diminuito ma non è mai sparito, dandomi fastidio per tutto il tempo.
Inoltre, miseriaccia, questa moto non riesco proprio a tenerla alla corda !!!!
Stavo a un metro dal cordolo, quando col mio CBR ci sto cucito addosso. La riapertura del gas, poi, brusca e pronta com'è, non fa che amplificare il problema, portandoti fuori traiettoria e disturbando l'assetto già compromesso dalla forcella.
In aggiunta a questo c'è da considerare che non riuscivo a farla scorrere: un 4 cilindri (a cui sono abituato), tollera bene anche una staccata assassina e un ingresso con due marce scalate, scorrendo ugualmente; facendo la stessa cosa con l'SV mi piantavo in mezzo alla curva, col possente freno motore che mi impallava a centro curva o che mi rendeva "gnucca" la moto nei cambi di direzione, come la S dopo il tornantino.
Sono sicuro che non è colpa della moto ma del suo pilota: devo imparare a staccare diversamente, frenando e mollando i freni prima del solito e facendola scorrere di più.
In ultimo, le pedane arretrate mi facevano incastrare il tallone contro le staffe delle marmitte, e non riuscivo a usare le gambe come avrei voluto. Ne è la riprova il fatto che invece dei consueti crampi alle cosce di ogni "dopopistata" ho un gran male a spalle e braccia.
Che dire? Sono ancora un po' freddino, ma devo fare qualche aggiustamento al tiro e poi vedere come va.
Piuttosto... qualcuno di voi ha qualche dritta su cosa fare con questa forcella? Sembrava di avere delle molle rigidissime. Non so se cambiare molle o se provare a cambiare i tubolari di impaccamento, per modificare il precarico
