modena il test
Inviato: lun lug 30, 2012 4:33 pm
eccomi qua, finalmente ho testato questa pista e posso dirne qualcosa.
arrivati nel paddock, si rimane colpiti piacevolmente dal numero di box e dalle infrastrutture.
il posteggio ha una unica torretta quadrinata di prese ma dalla schiera di 20 e passa box ci sono torrette e acqua in abbondanza. servizi doppi e docce completano bene la struttura. il bar è piccolino ma ha tutto quel che serve.
la pista è lunga 2 km con un bel rettilineo di 800 metri che permette velocità notevoli per via del curvone di ingresso, ma la cosa che colpisce maggiormente sono i dislivelli: non c'è un punto in piano, è fantastico! certo non un toboga, ma è comunque divertente.
asfalto perfetto, qualche cordolo messo a minchia e cordoli che mancano sono unici appunti che posso fare.
ma veniamo alla giornata..
la sicurezza in pista è sontuosa, una ambulanza in pista ( con soccorritori pronti) e una in pitlane, con commissari sparsi sul percorso.
si entra dopo il briefing della scuola pedersoli, completo di tutte le info. io prenoto immediatamente il pilota perchè mi faccia le linee, di razzolare per la pista non ne ho voglia.
mentre si cambia però entro a fare 3 giri, si 3 perchè esco dalla disperazione, non ci capisco nulla, giro da schifo mi sembra stretta.
faccio 3 giri dietro di lui per vedere le linee e cavolo la pista ora è enorme giro scorrevole e molliamo tutti gli altri. esco e gli dico se possiam andare da soli 2 giri perchè gli altri mi paion alle prime armi.. detto fatto. usciamo e mi ferma al box.
mi dice: scusa ma tu quante volte sei andato in pista? io: ma.. kartodromi a parte una 20ina ma nemmeno..
lui sbianca e mi dice che non c'è nulla da dire, se non alcuni punti in cui entro troppo forte e non riesco a raccordare la successiva. quando mi dice "hai del talento" guadagno 3 chili e almeno 2 secondi netti al giro.
rientro in pista tutto ringalluzzito, ora vado dietro a Borciani, che un pò scontento accetta 2 giri in solitaria.. saranno 7, ma quando devo passare davanti la mia moto sferraglia.. panico.
se rompo il motore mi sparo.
esco.
non c'è olio. CAZZZOOOOOOO.
ci giro 3 etti di motul 300, ne manca ancora, cosi il buon giugliacci mi offre un etto di 5100.
riaccendo sferraglia.
mi uccido.
il meccanico sentendo il rumore sbianca, non sa che pensare.
arriva il secondo meccanico, guarda un attimo.. " idioti, c'è il collettore del cilindro anteriore staccato".
dopo l'infarto si rientra in pista, il caldo è fotonico, ho messo il crono e devo spingere un pochino.. da commenti di abituè tempi da signori piloti è 1:08, un bravo amatore fa 1:15 con 1000-600..
all'uscita sono tutto un crampo.. non per la fatica, il caldo è troppo.. responso 1:18.. sti numerosi prepuzi umani alla prima volta con un bidet da 70 cv!
romanziamo il giro:
rettilineo si arriva in 5 piena, o appoggiando la sesta, inizia la salita staccata, giù tre marce nel tratto in discesa andando a lambire la linea bianca esterna e giù a cordolo a destra, gas subito in mano per farla allargare e scorrere, poi ci si butta a destra quasi fuori pista per preparare la sinistra che scende, rapido cambio di direzione a sinistra, gas in manodestra sinistra in salita, curvone a sinistra in cui si cerca quasi il fuori pista per entrare nel cavatappi. si deve rallentare molto, scalare per preparare la successiva destra in uscita. l'uscita quasi gomito a terra, la moto va messa dritta e dalla corda si deve dare tutto il gas in mano per uscirne in fretta larghi.
rettilineo, quarta, terza e giù a destra tirando la frenata sin detro la curva, poi riaperturaveloce per allargare, cambio di direzione per la penultima curva a sinistra in cui si va alla corda all'ultimo per preparare un curvone a destra infinito in salita. si entra si apre tutto, senti l'avvicinarsi del limitatore, marcia a moto in terra, si spalanca per fare velocità, quinta sesta e arriva la bandiera a scacchi.
la pista mi è piaciuta tanto e lo stesso a gabri.
è ben fatta, di qualità e con tutto quello che serve a divertirsi, tratto lento misto, curve veloci e un rettilineo con dosso e discesa finale. il cavatappino in discesa poi completa con un tratto complicato.
l'asfalto è perfetto, altro che la pessima copertura di san martino del lago, e il ritmo che ti imposta è perfetto, non come a cremona che sembra di esser in una pista senza senso: certo fai i 300 ma non ci capisci mai un cavolo..
più che promossa organizzatori disponibili e gentilissimi, pronti a venir incontro a chiunque e secondo le esigenze.
ci tornerò sicuramente anche per sfruttare l'ottimo insegnamento di Cecotti e per togliere un paio di secondi buoni!
arrivati nel paddock, si rimane colpiti piacevolmente dal numero di box e dalle infrastrutture.
il posteggio ha una unica torretta quadrinata di prese ma dalla schiera di 20 e passa box ci sono torrette e acqua in abbondanza. servizi doppi e docce completano bene la struttura. il bar è piccolino ma ha tutto quel che serve.
la pista è lunga 2 km con un bel rettilineo di 800 metri che permette velocità notevoli per via del curvone di ingresso, ma la cosa che colpisce maggiormente sono i dislivelli: non c'è un punto in piano, è fantastico! certo non un toboga, ma è comunque divertente.
asfalto perfetto, qualche cordolo messo a minchia e cordoli che mancano sono unici appunti che posso fare.
ma veniamo alla giornata..
la sicurezza in pista è sontuosa, una ambulanza in pista ( con soccorritori pronti) e una in pitlane, con commissari sparsi sul percorso.
si entra dopo il briefing della scuola pedersoli, completo di tutte le info. io prenoto immediatamente il pilota perchè mi faccia le linee, di razzolare per la pista non ne ho voglia.
mentre si cambia però entro a fare 3 giri, si 3 perchè esco dalla disperazione, non ci capisco nulla, giro da schifo mi sembra stretta.
faccio 3 giri dietro di lui per vedere le linee e cavolo la pista ora è enorme giro scorrevole e molliamo tutti gli altri. esco e gli dico se possiam andare da soli 2 giri perchè gli altri mi paion alle prime armi.. detto fatto. usciamo e mi ferma al box.
mi dice: scusa ma tu quante volte sei andato in pista? io: ma.. kartodromi a parte una 20ina ma nemmeno..
lui sbianca e mi dice che non c'è nulla da dire, se non alcuni punti in cui entro troppo forte e non riesco a raccordare la successiva. quando mi dice "hai del talento" guadagno 3 chili e almeno 2 secondi netti al giro.
rientro in pista tutto ringalluzzito, ora vado dietro a Borciani, che un pò scontento accetta 2 giri in solitaria.. saranno 7, ma quando devo passare davanti la mia moto sferraglia.. panico.
se rompo il motore mi sparo.
esco.
non c'è olio. CAZZZOOOOOOO.
ci giro 3 etti di motul 300, ne manca ancora, cosi il buon giugliacci mi offre un etto di 5100.
riaccendo sferraglia.
mi uccido.
il meccanico sentendo il rumore sbianca, non sa che pensare.
arriva il secondo meccanico, guarda un attimo.. " idioti, c'è il collettore del cilindro anteriore staccato".
dopo l'infarto si rientra in pista, il caldo è fotonico, ho messo il crono e devo spingere un pochino.. da commenti di abituè tempi da signori piloti è 1:08, un bravo amatore fa 1:15 con 1000-600..
all'uscita sono tutto un crampo.. non per la fatica, il caldo è troppo.. responso 1:18.. sti numerosi prepuzi umani alla prima volta con un bidet da 70 cv!
romanziamo il giro:
rettilineo si arriva in 5 piena, o appoggiando la sesta, inizia la salita staccata, giù tre marce nel tratto in discesa andando a lambire la linea bianca esterna e giù a cordolo a destra, gas subito in mano per farla allargare e scorrere, poi ci si butta a destra quasi fuori pista per preparare la sinistra che scende, rapido cambio di direzione a sinistra, gas in manodestra sinistra in salita, curvone a sinistra in cui si cerca quasi il fuori pista per entrare nel cavatappi. si deve rallentare molto, scalare per preparare la successiva destra in uscita. l'uscita quasi gomito a terra, la moto va messa dritta e dalla corda si deve dare tutto il gas in mano per uscirne in fretta larghi.
rettilineo, quarta, terza e giù a destra tirando la frenata sin detro la curva, poi riaperturaveloce per allargare, cambio di direzione per la penultima curva a sinistra in cui si va alla corda all'ultimo per preparare un curvone a destra infinito in salita. si entra si apre tutto, senti l'avvicinarsi del limitatore, marcia a moto in terra, si spalanca per fare velocità, quinta sesta e arriva la bandiera a scacchi.
la pista mi è piaciuta tanto e lo stesso a gabri.
è ben fatta, di qualità e con tutto quello che serve a divertirsi, tratto lento misto, curve veloci e un rettilineo con dosso e discesa finale. il cavatappino in discesa poi completa con un tratto complicato.
l'asfalto è perfetto, altro che la pessima copertura di san martino del lago, e il ritmo che ti imposta è perfetto, non come a cremona che sembra di esser in una pista senza senso: certo fai i 300 ma non ci capisci mai un cavolo..
più che promossa organizzatori disponibili e gentilissimi, pronti a venir incontro a chiunque e secondo le esigenze.
ci tornerò sicuramente anche per sfruttare l'ottimo insegnamento di Cecotti e per togliere un paio di secondi buoni!