[PROVATA] Africa Twin 1100 Adventure Sports DCT
Inviato: mer lug 07, 2021 12:44 pm
Come è stato per il test del V-Strom 1050 XT, questa non sarà una vera e propria recensione, non avrebbe granchè senso, ma voglio comunque condividere con voi quello che mi è piaciuto e quello che non mi è piaciuto di questa moto. Comunque sarà una cosa lunga...
Premesso che questa volta, rispetto al V-Strom 1050 XT, giocavo in casa poichè il test si è svolto nella mia città, partendo da una concessionaria abbastanza fuori dal paese e vicina a belle strade di campagna che conosco stra-bene, e con un concessionario molto più flessibile sui tempi di restituzione, quindi devo dire che me la sono goduta abbastanza.
Partiamo da quello che ho provato: Africa Twin 1100 Adventure Sports DCT 2021 con tanto di mono Airtender (ero più curioso di provare questo sistema che tutto il resto della moto ).
A primo impatto la moto è snella ma grande, alta, con questo 21” anteriore enorme (per i miei standard) ma sottile (è un 90/90 se ben ricordo). Non sapevo davvero cosa aspettarmi, soprattutto perchè nei precedenti test di altre moto con il 19” davanti non mi sono trovato granchè bene, temevo anche peggio con il 21”.
Salito in sella trovo una miriade di pulsanti sul blocchetto sinistro e non pochi sul destro (quasi tutti per il DCT però). Comodissimo il display touch per evitare di fare freccia-freccia-enter-freccia-enter-back-freccia ecc, tipo le combo come alla play station. Posizionata molto bene la strumentazione e tutto ben leggibile, non sono mai dovuto andare a cercare niente, è tutto là a portata di sguardo.
Ma, ma, subito una cosa mi balza all'occhio e già non mi piace. Il plexy ha il bordo esattamente all'altezza del mio sguardo. Provo ad abbassarlo, ma era già al minimo. Caxx. Lo alzo al max, così almeno mi tolgo il bordo di mezzo, ma guardarci attraverso non mi piace (è un mio limite, in moto davanti a me devo avere aria, spazio). Lasciandolo basso avrei dovuto guidare col collo teso tipo giraffa, sarebbe stato tremendo. Ah, sono alto 186cm, per darsi una regolata.
Tocco perfettamente terra e la moto è bilanciatissima anche spostandola da ferma, la triangolazione pedane-sella-manubrio mi piace. Anche la passeggera è rimasta contenta della posizione riservatale, anche se mi riferisce un po' di aria sul casco essendo posizionata in maniera molto diversa (forse più in alto) che sull'SV.
Motore: spinge molto molto fluido, davvero ottimo ai medi, sfruttabilissimo. Manca un po' di carattere, però il sound abbastanza pieno e gradevole già con il terminale originale mitiga un po' la cosa. Nonostante sia un bicilindrico parallelo da1100cc resta compatto tra le gambe e non disturba nelle manovre da fermi. Non ho avuo mai la sensazione di avere i carter in mezzo alle scatole mettendo giù i piedi.
L'engine brake regolabile è una buona cosa, ma non fondamentale, a mio avviso è ok a 2/3 (standard), ma non ci ho smanettato troppo. Controllo trazione non provato (sapete com'è... ).
Cambio DCT: fluido, preciso, comodo. In D è buono solo per il casa-lavoro in una giornata malinconica, mette una marcia ogni metro e tiene il motore sempre bassissimo di giri. Mi è piaciuto molto in S1, a mio avviso la modalità “giusta” per gustarsi un po' la moto, in S2 ok quando si è con il passeggero, essendo un filino meno aggressivo nelle cambiate ne giova il confort di coppia.
Però... alcune logiche (soprattutto quando va a scalare nelle frenate più cattive) non me lo fanno amare. Per capirci: la prenderei manuale.
Freni: ottimi. Anche se la leva non “mura”, la corsa a vuoto è minima e la frenata molto efficace e modulabile, con un primo attacco cattivo il giusto. Quasi perfetti per il mezzo e il suo uso, penso siano ok anche a pieno carico.
D'altra parte si sa che Honda i freni li sa fare, non come... cof cof Suzuki cof cof...
Nelle prime frenate a freddo muggivano un po', ma vabbè... la moto aveva 420km in tutto, ci può stare che sia tutto da rodare bene.
Ciclistica e sospensioni. Partiamo da una cosa: quanto fosse merito dell'airtender e quanto fosse merito delle sospensioni attive non lo saprei scindere al 100%, mettiamoci anche l'accoppiata 18”-21” e tutto quello che è passato sotto alle ruote è stato filtrato alla grande, davvero un “cuscino d'aria”. Anche la passeggera è rimasta favorevolmente colpita, molto più che sul v-strom (che per lei era già oro colato).
La gommatura poco generosa ne fa una moto molto agile per la mole (e avevamo anche poca benzina nel grosso serbatoio), la confidenza che sa regalare è tanta, al punto che mi sono ritrovato a svicolare nel traffico dopo pochi minuti come non faccio neanche con l'sv che conosco ormai da 12 anni.
In una strada (che conosco benissimo) con un paio di rampini in salita abbastanza cattivi sono andato liscio come non avrei mai pensato, al punto che dopo lo scollino cui è seguita una curva a sinistra ampia e con ottima visibilità, mia moglie mi ha invitato a calmarmi.
Passeggero: semplicemente, non lo sentivo. Non lo sentivo nelle manovre a bassa velocità, non lo sentivo nelle curve più ampie, non lo sentivo mai. Per non parlare della comodità di premere “1 casco, 2 caschi, bagagli” direttamente sul display senza sporcarsi neanche un ditino o pensare ad altro e la moto precarica/regola/aggiusta di conseguenza. Adorabile.
Insomma da guidare è bella, e l'anteriore 90/90-21” pensavo desse meno sensazione di appoggio, meno sicurezza e più vaghezza, e invece nei limiti di quello che è, si va tranquilli che non ci saranno scherzi là davanti.
Come finiture e costruzione mi è piaciuta di più rispetto al modello precedente. Su tutto il telaietto posteriore imbullonato e non saldato e le maniglie posteriori fuse bene e che non sembrano fatte in garage con due avanzi di tubo saldato.
Ora andiamo a vedere quello che veramente mi ha lasciato “scottato” di questa moto... il calore proveniente dai due radiatori. La zona del ginocchio e dell'interno coscia destro chiedevano pietà, e il sinistro se la passava solo poco poco meglio. Bastava prendere un po' di coda che la situazione era (per come sono abituato io) surreale. Per carità, dal display la temperatura è sempre stata sotto controllo, ma non era confortevole guidare aprendo ogni tanto le gambe per cercare di raccogliere un po' d'aria “fresca”...
In un confronto diretto con il V-Strom1050 XT provato di recente l'AT ne esce vincitrice senza pensarci troppo su. Vince per confort, per equilibrio, per guida, per freni, perde solo nel motore.
Ultime due cose:
non so se realmente prenderei una Adventure Sports. La vedo una moto “sprecata” da usare tutti i giorni per farci casa-lavoro, commissioni ecc e farla sgranchire solo nel weekend. Sarei più propenso a una Standard con cambio manuale a cui aggiungere un piccolo bauletto e poco altro; la vedo forse più sfruttabile a 360°.
Quando però poi leggo 14.990€ per la Standard (senza un ciufolo, proprio base base base)... beh, storco la bocca, mi gratto un orecchio e penso “con 500€ in meno mi prendo una Multistrada950, che esteticamente è moooooooooooolto più bella, e poi ha il 120/70 ”.
Premesso che questa volta, rispetto al V-Strom 1050 XT, giocavo in casa poichè il test si è svolto nella mia città, partendo da una concessionaria abbastanza fuori dal paese e vicina a belle strade di campagna che conosco stra-bene, e con un concessionario molto più flessibile sui tempi di restituzione, quindi devo dire che me la sono goduta abbastanza.
Partiamo da quello che ho provato: Africa Twin 1100 Adventure Sports DCT 2021 con tanto di mono Airtender (ero più curioso di provare questo sistema che tutto il resto della moto ).
A primo impatto la moto è snella ma grande, alta, con questo 21” anteriore enorme (per i miei standard) ma sottile (è un 90/90 se ben ricordo). Non sapevo davvero cosa aspettarmi, soprattutto perchè nei precedenti test di altre moto con il 19” davanti non mi sono trovato granchè bene, temevo anche peggio con il 21”.
Salito in sella trovo una miriade di pulsanti sul blocchetto sinistro e non pochi sul destro (quasi tutti per il DCT però). Comodissimo il display touch per evitare di fare freccia-freccia-enter-freccia-enter-back-freccia ecc, tipo le combo come alla play station. Posizionata molto bene la strumentazione e tutto ben leggibile, non sono mai dovuto andare a cercare niente, è tutto là a portata di sguardo.
Ma, ma, subito una cosa mi balza all'occhio e già non mi piace. Il plexy ha il bordo esattamente all'altezza del mio sguardo. Provo ad abbassarlo, ma era già al minimo. Caxx. Lo alzo al max, così almeno mi tolgo il bordo di mezzo, ma guardarci attraverso non mi piace (è un mio limite, in moto davanti a me devo avere aria, spazio). Lasciandolo basso avrei dovuto guidare col collo teso tipo giraffa, sarebbe stato tremendo. Ah, sono alto 186cm, per darsi una regolata.
Tocco perfettamente terra e la moto è bilanciatissima anche spostandola da ferma, la triangolazione pedane-sella-manubrio mi piace. Anche la passeggera è rimasta contenta della posizione riservatale, anche se mi riferisce un po' di aria sul casco essendo posizionata in maniera molto diversa (forse più in alto) che sull'SV.
Motore: spinge molto molto fluido, davvero ottimo ai medi, sfruttabilissimo. Manca un po' di carattere, però il sound abbastanza pieno e gradevole già con il terminale originale mitiga un po' la cosa. Nonostante sia un bicilindrico parallelo da1100cc resta compatto tra le gambe e non disturba nelle manovre da fermi. Non ho avuo mai la sensazione di avere i carter in mezzo alle scatole mettendo giù i piedi.
L'engine brake regolabile è una buona cosa, ma non fondamentale, a mio avviso è ok a 2/3 (standard), ma non ci ho smanettato troppo. Controllo trazione non provato (sapete com'è... ).
Cambio DCT: fluido, preciso, comodo. In D è buono solo per il casa-lavoro in una giornata malinconica, mette una marcia ogni metro e tiene il motore sempre bassissimo di giri. Mi è piaciuto molto in S1, a mio avviso la modalità “giusta” per gustarsi un po' la moto, in S2 ok quando si è con il passeggero, essendo un filino meno aggressivo nelle cambiate ne giova il confort di coppia.
Però... alcune logiche (soprattutto quando va a scalare nelle frenate più cattive) non me lo fanno amare. Per capirci: la prenderei manuale.
Freni: ottimi. Anche se la leva non “mura”, la corsa a vuoto è minima e la frenata molto efficace e modulabile, con un primo attacco cattivo il giusto. Quasi perfetti per il mezzo e il suo uso, penso siano ok anche a pieno carico.
D'altra parte si sa che Honda i freni li sa fare, non come... cof cof Suzuki cof cof...
Nelle prime frenate a freddo muggivano un po', ma vabbè... la moto aveva 420km in tutto, ci può stare che sia tutto da rodare bene.
Ciclistica e sospensioni. Partiamo da una cosa: quanto fosse merito dell'airtender e quanto fosse merito delle sospensioni attive non lo saprei scindere al 100%, mettiamoci anche l'accoppiata 18”-21” e tutto quello che è passato sotto alle ruote è stato filtrato alla grande, davvero un “cuscino d'aria”. Anche la passeggera è rimasta favorevolmente colpita, molto più che sul v-strom (che per lei era già oro colato).
La gommatura poco generosa ne fa una moto molto agile per la mole (e avevamo anche poca benzina nel grosso serbatoio), la confidenza che sa regalare è tanta, al punto che mi sono ritrovato a svicolare nel traffico dopo pochi minuti come non faccio neanche con l'sv che conosco ormai da 12 anni.
In una strada (che conosco benissimo) con un paio di rampini in salita abbastanza cattivi sono andato liscio come non avrei mai pensato, al punto che dopo lo scollino cui è seguita una curva a sinistra ampia e con ottima visibilità, mia moglie mi ha invitato a calmarmi.
Passeggero: semplicemente, non lo sentivo. Non lo sentivo nelle manovre a bassa velocità, non lo sentivo nelle curve più ampie, non lo sentivo mai. Per non parlare della comodità di premere “1 casco, 2 caschi, bagagli” direttamente sul display senza sporcarsi neanche un ditino o pensare ad altro e la moto precarica/regola/aggiusta di conseguenza. Adorabile.
Insomma da guidare è bella, e l'anteriore 90/90-21” pensavo desse meno sensazione di appoggio, meno sicurezza e più vaghezza, e invece nei limiti di quello che è, si va tranquilli che non ci saranno scherzi là davanti.
Come finiture e costruzione mi è piaciuta di più rispetto al modello precedente. Su tutto il telaietto posteriore imbullonato e non saldato e le maniglie posteriori fuse bene e che non sembrano fatte in garage con due avanzi di tubo saldato.
Ora andiamo a vedere quello che veramente mi ha lasciato “scottato” di questa moto... il calore proveniente dai due radiatori. La zona del ginocchio e dell'interno coscia destro chiedevano pietà, e il sinistro se la passava solo poco poco meglio. Bastava prendere un po' di coda che la situazione era (per come sono abituato io) surreale. Per carità, dal display la temperatura è sempre stata sotto controllo, ma non era confortevole guidare aprendo ogni tanto le gambe per cercare di raccogliere un po' d'aria “fresca”...
In un confronto diretto con il V-Strom1050 XT provato di recente l'AT ne esce vincitrice senza pensarci troppo su. Vince per confort, per equilibrio, per guida, per freni, perde solo nel motore.
Ultime due cose:
non so se realmente prenderei una Adventure Sports. La vedo una moto “sprecata” da usare tutti i giorni per farci casa-lavoro, commissioni ecc e farla sgranchire solo nel weekend. Sarei più propenso a una Standard con cambio manuale a cui aggiungere un piccolo bauletto e poco altro; la vedo forse più sfruttabile a 360°.
Quando però poi leggo 14.990€ per la Standard (senza un ciufolo, proprio base base base)... beh, storco la bocca, mi gratto un orecchio e penso “con 500€ in meno mi prendo una Multistrada950, che esteticamente è moooooooooooolto più bella, e poi ha il 120/70 ”.