yoda ha scritto: ↑lun giu 27, 2022 7:20 pm
C'era un pò di olio, non so qual'e la tua definizione di tanto, ma per pulirlo mi è bastato un foglio di rotolone. Non era comunque solo unto, c'era una microscopica pozzettina... molto piccola.
Ecco, la pozzettina per me è definizione di tanto...
In effetti il tubo che proviene dal coperchio della testata sfoga nell'airbox, proprio a ridosso delle farfalle.
Le domande che mi pongo sono 2: 1) Yamaha (l'officina) continua a dire che nel mio modello il problema è stato risolto con l'apposizione di un "canister"... solo che io il tubo che dalla testa va nell'airbox, e l'olio residuo dentro, li ho visti con i miei occhi... 'sto canister a che serve?
Il canister è un separatore, che serve a separare (appunto) la parte liquida da quella gassosa dei gaso che passano nel circuito di blow-by (in questo caso), ovvero il circuito che riporta in aspirazione i gas che trafilano dalla camera di combusione nel basamento. Un minimo di blow-by è fisiologico, ma capita che quando il carico tangenziale degli anelli sia basso (o quando il motore è usurato, ma non credo sia questo il caso), questo aumenti... e nel tuo caso, rispetto alle regole di buona progettazione, è un po' troppo.
2) il problema del sensore dell'olio l'avevo avuto perché il tubo scollegato era finito in un punto cieco dell'airbox e praticamente non sfogava, per quello saliva la pressione. Se io lo scollegassi, tappassi il foro nell'airbox, e collegassi al tubo un contenitore per raccogliere i vapori dell'olio, come si usa da una vita, non credo che succederebbe nulla. La domanda però è: ma perché ci devo pensare io?
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Scherzi a parte, un separatore di base dovrebbe esserci, e viene progettato come compromesso tra efficienza di separazione e capacità di aspirazione... evidentemente nel caso specifico hanno privilegiato un po' troppo la seconda soluzione...