test altroconsumo
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Re: test altroconsumo
Hyper.. ci sono delle tolleranze non è che i test siano diversi.
Le tolleranze sono una cosa normalissima nella produzione.. nulla è uguale al precedente. Di certo queste tolleranze devono essere (e lo sono) entro certi limiti.
Le tolleranze sono una cosa normalissima nella produzione.. nulla è uguale al precedente. Di certo queste tolleranze devono essere (e lo sono) entro certi limiti.
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Re: test altroconsumo
Non credo sia necessario tirare fuori riferimenti alla 6 sigma, ad ogni modo il concetto alla base dell'omologazione ad essere sbagliato: è come se si mettesse come orario di ingresso al lavoro le 8:30, ma se arrivi alle 8:45 va bene uguale... ma che senso ha?
Se si decide, dopo indagini di carattere medico, che il limite per l'omologazione del casco è TOT, perchè poi il casco che indosso può superare tale limite?
Certo, c'è la diversità del prodotto, e quindi non potrai essere mai certo al 100% che ciò che compri sia identico a ciò che è stato omologato.
Vero.
Ma che ci pensino le ditte che producono i caschi a GARANTIRE che nel rispetto delle tolleranze di lavorazione, TUTTI i caschi in vendita rispettino i limiti di omologazione: se il limite superiore è X, e sanno di avere una variabilità del 10%, che facciano caschi sicuri per 0.85*X, poi saranno certi che anche nel caso di caschi peggiori è garantito il rispetto dell'omologazione.
Far gravare sull'utente finale le tolleranze di lavorazione non ha alcun senso!!
Se si decide, dopo indagini di carattere medico, che il limite per l'omologazione del casco è TOT, perchè poi il casco che indosso può superare tale limite?
Certo, c'è la diversità del prodotto, e quindi non potrai essere mai certo al 100% che ciò che compri sia identico a ciò che è stato omologato.
Vero.
Ma che ci pensino le ditte che producono i caschi a GARANTIRE che nel rispetto delle tolleranze di lavorazione, TUTTI i caschi in vendita rispettino i limiti di omologazione: se il limite superiore è X, e sanno di avere una variabilità del 10%, che facciano caschi sicuri per 0.85*X, poi saranno certi che anche nel caso di caschi peggiori è garantito il rispetto dell'omologazione.
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Dove vai?
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Re: test altroconsumo
Il senso è chiamato "costo industriale"...
Basta essere onesti e ammettere gli errori. Sport che alcune persone non praticano. Specie se hanno una sola minuscola briciola di insignificante potere.Tequi ha scritto:pike è uno di quegli utenti che si diverte a fare il puntiglioso. Ce ne sono anche altri e sono tutti sulla rampa di lancio. Non abbiamo bisogno di gente che le cerca tutte per fare polemica.
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Re: test altroconsumo
Le tolleranze non gravano sull'utente finale. Dovrebbero (uso il condizionale perchè non lavoro in quel campo) essere comprese in un range che da solo non compromette nulla in quanto a sicurezza.Hyperion ha scritto:Non credo sia necessario tirare fuori riferimenti alla 6 sigma, ad ogni modo il concetto alla base dell'omologazione ad essere sbagliato: è come se si mettesse come orario di ingresso al lavoro le 8:30, ma se arrivi alle 8:45 va bene uguale... ma che senso ha?
Se si decide, dopo indagini di carattere medico, che il limite per l'omologazione del casco è TOT, perchè poi il casco che indosso può superare tale limite?
Certo, c'è la diversità del prodotto, e quindi non potrai essere mai certo al 100% che ciò che compri sia identico a ciò che è stato omologato.
Vero.
Ma che ci pensino le ditte che producono i caschi a GARANTIRE che nel rispetto delle tolleranze di lavorazione, TUTTI i caschi in vendita rispettino i limiti di omologazione: se il limite superiore è X, e sanno di avere una variabilità del 10%, che facciano caschi sicuri per 0.85*X, poi saranno certi che anche nel caso di caschi peggiori è garantito il rispetto dell'omologazione.
Far gravare sull'utente finale le tolleranze di lavorazione non ha alcun senso!!
Pensare di far uscire migliaia di pezzi tutti uguali è utopia.
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Re: test altroconsumo
Non è esatto, tequi. E' possibile.
Quasi sicuramente però è estremamente costoso.
Quasi sicuramente però è estremamente costoso.
Basta essere onesti e ammettere gli errori. Sport che alcune persone non praticano. Specie se hanno una sola minuscola briciola di insignificante potere.Tequi ha scritto:pike è uno di quegli utenti che si diverte a fare il puntiglioso. Ce ne sono anche altri e sono tutti sulla rampa di lancio. Non abbiamo bisogno di gente che le cerca tutte per fare polemica.
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Re: test altroconsumo
Pike.. anche le macchine a controllo numerico hanno delle tolleranze. Che poi sia possibile in assoluto sono d'accordo ma è assolutamente impensabile metterlo in pratica.
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Re: test altroconsumo
si ma non è questo il punto:tequi ha scritto:Pike.. anche le macchine a controllo numerico hanno delle tolleranze. Che poi sia possibile in assoluto sono d'accordo ma è assolutamente impensabile metterlo in pratica.
una cosa è la tolleranza dei processi industriali, un'altra è l'omologazione del pezzo!
se devo rientrare in un parametro vincolante, la media della tolleranza del processo produttivo dovrà essere spostata di un valore accettabile (vicino a 3 sigma) per avere pressochè la certezza di non avere parti difettose.
se guardate i test (sharp, soprattutto) vi accorgerete che non si tratta di errori produttivi, bensì di scelte pianificate di NON rientrare in dati parametri per mantenere bassi i costi di produzione.
che poi il casco sia omologato, ok.... ma riprendendo l'esempio della fiat 600, non è detto che sia sicuro.
la differenza qualitativa tra il mio schuberth e un modulare LIDL si vede a occhio nudo, dubito fortemente che messi alla prova siano uguali (soprattutto su urti ripetuti).
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Re: test altroconsumo
Sicuramente non sono uguali.. il problema è capire se non lo sono verso l'alto o verso il basso.
Le tolleranze imposte dalla legge tengono conto del mantenimento della sicurezza.
Di sicuro la legge sulle omologazioni andrebbe rivista perchè farle "programmate" non garantisce la buona fede da parte dei costruttori ma da qui a dire che altroconsumo faccia le cose come si deve ce ne passa..
Le tolleranze imposte dalla legge tengono conto del mantenimento della sicurezza.
Di sicuro la legge sulle omologazioni andrebbe rivista perchè farle "programmate" non garantisce la buona fede da parte dei costruttori ma da qui a dire che altroconsumo faccia le cose come si deve ce ne passa..
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Re: test altroconsumo
beh, secondo me è solo un'altra campana da sentire.
a me interessa che i test siano tutti uguali su tutti i caschi, e che siano rilevanti dal punto di vista della sicurezza. nel video sono spiegati i vari test e direi che ricadono in questa categoria.
ovvio che non vado a comprare un casco solo perchè altroconsumo dice che è più sicuro, e se avessi un Arai in casa non lo butterei dalla finestra il giorno dopo.
però non vedo perchè non siano dati utili per una scelta informata, soprattutto se rapportati a quelli sharp che danno più o meno gli stessi risultati.
a me interessa che i test siano tutti uguali su tutti i caschi, e che siano rilevanti dal punto di vista della sicurezza. nel video sono spiegati i vari test e direi che ricadono in questa categoria.
ovvio che non vado a comprare un casco solo perchè altroconsumo dice che è più sicuro, e se avessi un Arai in casa non lo butterei dalla finestra il giorno dopo.
però non vedo perchè non siano dati utili per una scelta informata, soprattutto se rapportati a quelli sharp che danno più o meno gli stessi risultati.
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Re: test altroconsumo
Non sono utili perchè se tu non mi dici come li hai tirati fuori e non mi permetti di mettere il naso nelle tue prove non sei affidabile e generi solo confusione.
Non capisco perchè questi "enti" non facciamo mai le cose alla luce del sole...
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Re: test altroconsumo
Enti??? E' una SRL!
E' una azienda!
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Re: test altroconsumo
Le virgolette queste sconosciute..
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Re: test altroconsumo
Quando ho scritto io le virgolette non c'erano... (credo)
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Re: test altroconsumo
C'erano anche prima..pike ha scritto:Quando ho scritto io le virgolette non c'erano... (credo)
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Re: test altroconsumo
Per restare in tema, voglio fare alcune riflessioni.
Penso che un casco possa essere scelto perché risulta maggiormente confortevole quando si guida per tanti km in inverno oppure in estate (situazioni diverse: appannamento-caldo), oppure possa essere scelto per esibirlo nel gruppo come uno status, oppure che non sbatacchi troppo quando siamo ben oltre i 200 (non è il caso delle SV), ma esso ci aiuta soltanto nelle cadute pressocché da fermo, perché se già siamo un pelino veloce ed impattiamo con la testa in fase di caduta (sia impatto “secco” sull’asfalto, sia impatto contro qualcosa durante una scivolata), non c’è niente da fare, semplicemente perché il nostro casco alloggia la nostra testa ed al suo interno un cervello che può tollerare impatti di limitata entità. Due apparenti banali scivolate del primo tipo hanno impedito a due persone che conosco molto bene di restare normali, nel senso che non sono più quelli di prima dell’incidente. Sono cambiati, non ricordano cose del loro passato, dimenticano quello che vorrebbero dire, in parte sono distaccati dal mondo circostante; lavorano ed hanno una vita di affetti, ma hanno smesso di vivere come prima. Con questo voglio dire che i test possono aiutare a capire quanta sperimentazione e tecnologia ci sono dietro ad un prodotto che usiamo per la nostra sicurezza, ma non è che il casco migliore possa sicuramente proteggerti da impatti rovinosi.
Noi possiamo limitare i nostri danni indossando un abbigliamento con adeguate protezioni, e di questo possiamo informarci molto bene leggendo le esperienze “sul campo” di altri motociclisti, grazie ai numerosi “forum” che sono un meraviglioso strumento di approfondimento (ad esempio della qualità di un casco), fatti da persone che sanno bene il tipo di pericolo affrontato guidando i nostri mezzi.
Pertanto, personalmente rivolgo maggiormente la mia attenzione alla lettura delle esperienze di queste persone che, non prendendo soldi da nessuno o “regali” per aver parlato bene di un prodotto fasullo, sono più credibili.
Penso che un casco possa essere scelto perché risulta maggiormente confortevole quando si guida per tanti km in inverno oppure in estate (situazioni diverse: appannamento-caldo), oppure possa essere scelto per esibirlo nel gruppo come uno status, oppure che non sbatacchi troppo quando siamo ben oltre i 200 (non è il caso delle SV), ma esso ci aiuta soltanto nelle cadute pressocché da fermo, perché se già siamo un pelino veloce ed impattiamo con la testa in fase di caduta (sia impatto “secco” sull’asfalto, sia impatto contro qualcosa durante una scivolata), non c’è niente da fare, semplicemente perché il nostro casco alloggia la nostra testa ed al suo interno un cervello che può tollerare impatti di limitata entità. Due apparenti banali scivolate del primo tipo hanno impedito a due persone che conosco molto bene di restare normali, nel senso che non sono più quelli di prima dell’incidente. Sono cambiati, non ricordano cose del loro passato, dimenticano quello che vorrebbero dire, in parte sono distaccati dal mondo circostante; lavorano ed hanno una vita di affetti, ma hanno smesso di vivere come prima. Con questo voglio dire che i test possono aiutare a capire quanta sperimentazione e tecnologia ci sono dietro ad un prodotto che usiamo per la nostra sicurezza, ma non è che il casco migliore possa sicuramente proteggerti da impatti rovinosi.
Noi possiamo limitare i nostri danni indossando un abbigliamento con adeguate protezioni, e di questo possiamo informarci molto bene leggendo le esperienze “sul campo” di altri motociclisti, grazie ai numerosi “forum” che sono un meraviglioso strumento di approfondimento (ad esempio della qualità di un casco), fatti da persone che sanno bene il tipo di pericolo affrontato guidando i nostri mezzi.
Pertanto, personalmente rivolgo maggiormente la mia attenzione alla lettura delle esperienze di queste persone che, non prendendo soldi da nessuno o “regali” per aver parlato bene di un prodotto fasullo, sono più credibili.
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Re: test altroconsumo
capisco e rispetto quello che dici. Ma non ha senso.Discolaccio ha scritto:Per restare in tema, voglio fare alcune riflessioni.
Penso che un casco possa essere scelto perché risulta maggiormente confortevole quando si guida per tanti km in inverno oppure in estate (situazioni diverse: appannamento-caldo), oppure possa essere scelto per esibirlo nel gruppo come uno status, oppure che non sbatacchi troppo quando siamo ben oltre i 200 (non è il caso delle SV), ma esso ci aiuta soltanto nelle cadute pressocché da fermo, perché se già siamo un pelino veloce ed impattiamo con la testa in fase di caduta (sia impatto “secco” sull’asfalto, sia impatto contro qualcosa durante una scivolata), non c’è niente da fare, semplicemente perché il nostro casco alloggia la nostra testa ed al suo interno un cervello che può tollerare impatti di limitata entità. Due apparenti banali scivolate del primo tipo hanno impedito a due persone che conosco molto bene di restare normali, nel senso che non sono più quelli di prima dell’incidente. Sono cambiati, non ricordano cose del loro passato, dimenticano quello che vorrebbero dire, in parte sono distaccati dal mondo circostante; lavorano ed hanno una vita di affetti, ma hanno smesso di vivere come prima. Con questo voglio dire che i test possono aiutare a capire quanta sperimentazione e tecnologia ci sono dietro ad un prodotto che usiamo per la nostra sicurezza, ma non è che il casco migliore possa sicuramente proteggerti da impatti rovinosi.
Noi possiamo limitare i nostri danni indossando un abbigliamento con adeguate protezioni, e di questo possiamo informarci molto bene leggendo le esperienze “sul campo” di altri motociclisti, grazie ai numerosi “forum” che sono un meraviglioso strumento di approfondimento (ad esempio della qualità di un casco), fatti da persone che sanno bene il tipo di pericolo affrontato guidando i nostri mezzi.
Pertanto, personalmente rivolgo maggiormente la mia attenzione alla lettura delle esperienze di queste persone che, non prendendo soldi da nessuno o “regali” per aver parlato bene di un prodotto fasullo, sono più credibili.
Le percezioni personali sono personali. E non tutti "sentono allo stesso modo". Posso essere caloroso o freddoloso. Sentire o meno la pressione del vento o il fruscio.
Le capocce non sono tutte uguali. Forme e dimensioni diverse...
I fisici neppure.
E chiaramente non esiste un incidente uguale ad un altro.
Io posso cadere a 300 e sbattere (strisiciando) la capoccia per terra e non farmi nulla. poi posso cadere da fermo beccando un marciapiede e lasciarci le penne.
I test devono essere precisi, rigorosi e ripetibili.
Poi per carità... se 200 utenti mi vengono a dire che hanno problemi con un casco ovviamente mi vado a documentare... ma se un test boccia un casco ed è ripetibile... bè... io ci penserei davvero 10 volte prima di acquistarlo.
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Re: test altroconsumo
oltre che "magnà e bève" vuoi contribuire?neeko72 ha scritto:oddio...un topic dove i 3 "temperapuntadelcazzo" del forum scrivono e discettano simultaneamente non me lo posso perdere....
Re: R: Re: test altroconsumo
Ricordo male o sei passato da ARAI ad HJC?neeko72 ha scritto:certo..comprate il casco che vi piace e che vi sta bene e che possibilmente sia di marchio noto e di fascia medio alta... e fottevene di Sharp e altroconsumo... tanto se sopravvivete a un impatto di testa è solo perché avete avuto kulo, non perché un casco ha passato o meno un test...fine del mio contributo... mo' potete continuare a misurare i peli del kulo dello yak tibetano...
Basta essere onesti e ammettere gli errori. Sport che alcune persone non praticano. Specie se hanno una sola minuscola briciola di insignificante potere.Tequi ha scritto:pike è uno di quegli utenti che si diverte a fare il puntiglioso. Ce ne sono anche altri e sono tutti sulla rampa di lancio. Non abbiamo bisogno di gente che le cerca tutte per fare polemica.
Re: R: Re: test altroconsumo
a volte, ti stimoneeko72 ha scritto:certo..comprate il casco che vi piace e che vi sta bene e che possibilmente sia di marchio noto e di fascia medio alta... e fottevene di Sharp e altroconsumo... tanto se sopravvivete a un impatto di testa è solo perché avete avuto kulo, non perché un casco ha passato o meno un test...fine del mio contributo... mo' potete continuare a misurare i peli del kulo dello yak tibetano...ch1c0 ha scritto:oltre che "magnà e bève" vuoi contribuire?neeko72 ha scritto:oddio...un topic dove i 3 "temperapuntadelcazzo" del forum scrivono e discettano simultaneamente non me lo posso perdere....
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Re: R: Re: test altroconsumo
Contributo miserrimo.neeko72 ha scritto:certo..comprate il casco che vi piace e che vi sta bene e che possibilmente sia di marchio noto e di fascia medio alta... e fottevene di Sharp e altroconsumo... tanto se sopravvivete a un impatto di testa è solo perché avete avuto kulo, non perché un casco ha passato o meno un test...fine del mio contributo... mo' potete continuare a misurare i peli del kulo dello yak tibetano...
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